Nasa: a Human Adventure

Il ponte di comando dell’Atlantis.


E per concludere, il famoso regolo calcolatore e il celeberrimo filtro per la CO2 dell’Apollo.


Grazie Luca, hai creato un bellissimo diario (indelebile ricordo per i presenti, e senz’altro apprezzato da tutti gli altri).
Pregusto con gioia la prossima occasione per incontrarci, e magari visitare altre interessanti exhibition.

La prossima occasione si avvicina.

La medaglia di “ardito del forum” oggi spetta indiscutibilmente a Mark, che ha provato sulla propria pelle (rectius, stomaco) le sollecitazioni della centrifuga… senza neppure uscirne con un colorito da shrek, i.e. verde !

E chi se la perde ? :beer:

A me faceva male la cervicale solo a vederla girare quella centrifuga! :vomit: :ambulance:

Prorogata fino al 18 marzo!

Io ho un regolo calcolatore identico, che un giorno mi regalò mio babbo (perito classe 1929).
Mi diceva sempre: “con un regolo calcolatore puoi eseguire qualsiasi tipo di calcolo”. E poi mi faceva vedere che era rapidissimo. In effetti il regolo funziona perfettamente, anzi un giorno x passatempo voglio cimentarmi. Devo solo trovare il libretto di istruzioni :grin:.

Ecco le mie foto della mostra https://photos.app.goo.gl/ELg3n2NGnagJ6HYI2

Grazie Paolo, bellissime immagini che completano l’ottimo reportage fotografico di inizio febbraio di Luca.
Entrambi encomiabili fotografi… ho visitato insieme a Luca, Veronica e Mark Watney la mostra, ma i miei scatti impallidiscono rispetto alle vostre immagini !! :beer:

Grazie ma le mie sono semplici foto fatte con uno smartphone.

Paolo che Smartphone hai? Così butto via la mia reflex :grin:
Stupende! Ma pure agli altri, grazie del fantastico reportage! Mostra davvero superlativa

Livio, ho uno smartphone Google Pixel 2 XL.

Caro Paolo oltre ad avere un buon smartphone occorre anche saperle fare le foto. E tu le sai fare bene. E’ un piacere vedere le foto che hai scattato perché si vedono in ogni dettaglio. :clap:

Anch’io ho provato la “minicentrifuga”.L’esperienza è durata 3 o 4 minuti direi, ma sono stati più che sufficienti a farmi star male ,più che altro giramenti di testa,presto passati.Mi domando se ,questi miei giramenti di testa,siano anche dovuti allo stretto raggio di rotazione della “giostra”(direi 3 metri).La mia domanda è:" Influisce il raggio di rotazione di una centrifuga riguardo lo stare più o meno male dopo l’esperienza?" Comunque,mi sa tanto ,che in una molto ipotetica mia esperienza in assenza di gravità ,starei malissimo!

A Torino, ai tempi di Experimenta, c’era il “rotor” che credo fosse una cosa simile: un cilindro ad asse verticale, stavi in piedi contro la parete interna, e il raggio era di 1,5 o 2 m.
Il sistema sicuro per stare male (almeno per me) era fare rapidi movimenti di testa al massimo dei g. Il sistema vestibolare proprio non ci capiva più nulla :slight_smile: sennò le forze di Coriolis sono trascurabili, se tieni lo sguardo di fronte a te e non sbatacchi la testa a destra-sinistra come ho fatto io non dovresti patire. Bisogna spiegare al cervello il cambiamento del sistema di riferimento, e funziona. Come riprogrammare la IMU :smiley:

Si influisce per la forza di Coriolis.
La forza di Coriolis la visualizzi facendo ruotare lungo il suo asse una pentola piena di liquido, generalmente mercurio: ogni particella del liquido è in uno stato di equilibrio dinamico in cui la forza centrifuga è proporzionale alla distanza dal centro. Tutto il mercurio però ruota con lo stesso periodo, come un’unica massa. Viene una parabola perfetta. Se aumenti il raggio, puoi diminuire il vettore velocità tangenziale ed avrai una ripartizione più uniforme della forza di Coriolis, una parabola meno concava.
Ma se il raggio é piccolo avrai i piedi molto pesanti, perciò tutto il sangue affluirà lì, facendoti provare una sensazione di giramento di testa. Ma non pensare che gli astronauti che arrivano a 3-4g siano dei superuomini, e tu no, perché hanno un trucco: vestono la tuta anti-g, che spreme le gambe comprimendole. Tuta che a te comune visitatore non ti é dato indossare. :point_up:

No, perdonami livio ma tutto questo è errato e le forze di Coriolis non centrano nulla, quella è semplicemente la forza centrifuga. Le forze di Coriolis si verificano solo in un oggetto in movimento su un corpo in rotazione, cosa che evidentemente una centrifuga non ha.
In una centrifuga con braccio corto è più facile “patire” perché le accelerazioni e decelerazioni nella rotazione avvengono abbastanza repentinamente e il corpo non è sottoposto semplicemente alla forza centrifuga ma anche a quella tangenziale alla rotazione, cosa che spesso disorienta.
E’ errato ache il fatto che nella centrifuga i piedi subiscono “maggiore accelerazione”, il seggiolino è posto con lo schienale parallelo all’asse di rotazione e i piedi si trovano circa alla stessa distanza da esso rispetto alla testa, quindi il sangue non confluirà li e non c’è rischio di “giramenti di testa” per mancanza di sangue alla testa, i giramenti sono provocati dal disorientamento dovuto alle accelerazioni che non sono perfettamente perpendicolari al seggiolino in fase di accelerazione e decelerazione della rotazione.
Perdonami ma anche la storia delle tute anti-g è una sciocchezza, le accelerazioni sopportate dagli astronauti sono per lo più sull’asse “dorso-schiena” e le tute anti-g non avrebbero alcun vantaggio, infatti non le utilizzano… Queste sono utilizzate dai piloti di velivoli ad alte prestazioni per sopportare maggiormente le accelerazioni “testa-piedi”, le quali “forzano” il sangue nelle parti basse del corpo, cosa che viene contrastata con il loro utilizzo.

Ok. Ho fatto un bel pò di confusione :agree:
Tute anti-g ne ho viste utilizzate nelle centrifughe, ma a questo punto non aerospaziali