Il 4 febbraio la NASA invierà attraverso le strutture del Deep Space Network verso la Stella Polare la canzone “Across the Universe” dei Beatles, contenuta nell’album “Let it be”. La trasmissione del brano in Mp3 viaggerà nello spazio per 431 anni luce per celebrare i 50 anni dal lancio del primo satellite USA, l’Explorer-1, i 45 del Deep Space Network ed i 40 dell’incisione del brano, nei celebri studi di Abbey Road. Paul McCartney e Yoko Ono hanno espresso il proprio compiacimento per un gesto che considerano espressivo di una fratellanza universale.
Le case discografiche, invece, sono sempre state poco interessate alla fratellanza universale. Dalla voce Voyager Golden Record di Wikipedia:
Sagan had originally asked for permission to include "Here Comes the Sun" from the Beatles' album Abbey Road. While the Beatles favoured it, EMI opposed it and the song was not included.
Eheh. Viene da chiedersi per quale motivo la NASA continua a “spedire” nello spazio materiale riguardante la nostra civiltà (se proprio voglamo considerare i Beatles come i più significativi rappresentanti della razza umana. Io al loro posto avrei preferito inviare il Requiem di Mozart…) se non ci fosse anche la più pallida possibilità qualcuno riceva “il messaggio”.
Personalmente vedo questa trovata più come un’iniziativa diretta a rabbonire un pochino il Gongresso che insieme al GAO in questi giorni sta spulciando dettagliatamente l’attività dell’agenzia riguardo ai tagli fatti dalla stessa nel settore della ricerca sientifica spaziale a favore dell’esplorazione.
La mia ovviamente non è una critica ( e chi sono io per criticare la NASA?..) è soltanto il mio modo di vedere le cose. In effetti l’esplorazione ha costi altissimi, tempi lunghissimi e ricadute apprezzabili scarse nel breve/medio periodo. La ricerca scientifica ha invece caratteristiche esattamente speculari.
Quindi anche se il mio cuore vuol credere al gesto poetico che un freddo e tecnologico ente spaziale compie nella speranza o nella vaga consapevoilezza che prima o poi lassù qualcuno apprezzerà ascoltando e muovendosi al tempo del bel pezzo del quartetto di Liverpool, la mia ragione non riesce a dare torto al Congresso e al GAO.
Per me, i più grandi in assoluto. Across The Universe si deve tra l’altro al genio di John Winston Lennon, la cui vita è stata spezzata da un figlio di p…a paranoico nell’ormai lontano 1980. L’america rende quindi omaggio anche a lui, dopo avere tentato di espellerlo dal paese per le sue critiche a Nixon. Una specie di risarcimento?
Credo anch’io!
Purtroppo la Polare è una variabile cefeide supergigante e qualunque pianeta nei paraggi andrebbe soggetto a forti sbalzi di temperatura, varia infatti la luminosità in circa 4 giorni del 16%! Senza contare che la variazione è dovuta anche ad un cambio di diametro!
E’ anche un sistema multiplo e questo forse è il motivo più plausibile per la scelta.
Con un segnale potente e perciò con un campo stretto si prendono 3 eventuali sistemi planetari, ammesso che ci siano.
La relativa vicinanza permette anche di far arrivare un segnale abbastanza potente in tempi brevi.
Purtroppo è fuori dal piano galattico ed il segnale, di altre stelle, ne incontrerà ben poche.
Wow…non sono l’unica beatlesiana allora :-)… La notizia mi ha fatto molto piacere e non ho pensato in prima battuta che dietro questa scelta ci fosse qualcos’altro… leggendovi però mi pare di capire che anche alla NASA non fanno mai niente per niente. Probabilmente avete in parte ragione ma mi resta lo stesso l’illusione che sia stata inviata anche e soprattutto per questioni sentimentali diciamo. Di sicuro è la canzone appropriata per viaggiare nello spazio…di certo non è paragonabile al Requiem di Mozart (che per l’altro ho ascoltato una volta ma è una musica troppo distante dai miei gusti…preferisco per dire i notturni di Chopin) come qualcuno ha detto ma nell’ambito della musica pop i Beatles stanno come Mozart alla musica classica :-)… Un saluto a tutti e …Peace and love da Claudia
Io credo non ci sia nessuna “dietrologia” per questa iniziativa se non la mera pubblicità acchiappata al volo ad ogni importante anniversario (e qui ce ne sono almeno tre concomitanti).
Già, concordo…l’avranno fatto solo come celebrazione del loro anniversario senza pensare più di tanto a quel che potevano “costruirci” sopra!
Tra l’altro mi sembra che McCartney abbia apprezzato molto l’iniziativa…e come dargli torto
P.S: non sono sparito del tutto,ogni tanto riesco a leggervi…solo che il mio computer è da settimane a riparare causa virus e vari spyware,quindi non ho potuto molto partecipare nell’ultimo mese.
non che partecipi mai più di tanto (la mia grande ignoranza su tutte le questioni tecniche e su molto altro domina)però leggo (quando il papi porta il portatile a casa) e piano piano mi sto facendo una cultura…grazie a voi! :-({|=
P.P.S: c’è qualche info sulla missione Kepler del 2009 che mi interessa molto?quella caratterizzata da un telescopio per l’osservazione di exopianeti (tra le altre cose è dotato di coronografo…e forse dovrebbe per questo essere uno dei primi con questo strumento,ma non so se sia giusto e se possa aiutare…)
Se ne parla su questo Newton in un bellissimo articolo di Giovanna Tinetti. E anche su Le Scienze di questo mese in un breve paragrafo.
Grazie!
Credo che la scelta sia puramente simbolica. Se si volessero “contattare” altri mondi abitati si sceglierebbero stelle più vicine. Per quanto riguarda la stella polare, un’eventuale risposta non arriverebbe prima di 862 anni!
So anch’io che il nucleo galattico è in un’altra direzione, ma pensavo ci fossero altre motivazioni scientifiche…
Se è solo simbolico, a me, me pare 'na str…
Da quando è che sono cominciate le prime trasmissioni radio?
La prima di una certa potenza è la trasmissione transatlantica del 12 dicembre 1901 fatta dal nostro grande, unico, mitico, Guglielmo Marconi!
Perciò è 107 anni che inviamo “messaggi radio” in tutte la direzioni.
Bassa potenza, ma di fatto, questo è il raggio dal Sole in cui possiamo essere individuati…(ora si scateneranno i radioamatori ;-))
Il problema purtroppo, in questi casi, è il “mare” di lunghezze d’onda in cui siamo affogati!
Distanze e tempi fanno il resto.
Sicuramente sono trovate pubblicitarie, ritengo infatti che sia più sensato da parte nostra, un attento ascolto!