NASA pianifica lo studio della propulsione elettrica solare nello spazio

NASA ha identificato e selezionato 5 aziende con cui collaborare per sviluppare e realizzare il concetto di propulsione elettrica solare nello spazio.
Questa funzionalità è ritenuta molto interessante per le future missioni nello spazio profondo.

Le società selezionate, le cui singole negoziazioni contrattuali con NASA sono in corso, sono le seguenti :

– Analytical Mechanics Associates Inc., Hampton
– Ball Aerospace & Technologies Corp., Boulder
– The Boeing Company, Huntington Beach
– Lockheed Martin Space Systems Company, Littleton
– Northrop Grumman Systems Corp., Redondo Beach

Il budget complessivo stanziato per questo progetto ammonta a circa 3 milioni di dollari. Ogni azienda non potrà ricevere più di 600.000 dollari di stanziamento.

Ogni azienda dovrà produrre una relazione di dettaglio; NASA utilizzerà tali studi per pianificare ed implementare una futura missione dimostrativa di propulsione elettrica solare nello spazio, ritenendo tale soluzione tecnologica una soluzione affidabile ed a basso costo per muovere carichi e quindi garantire la presenza umana nello spazio.

Il dipartimento NASA denominato Exploration Technology Development Program sarà l’ente finanziatore per lo studio di fattibilità, mentre lo Space Technology Office del NASA Glenn Research Center a Cleveland si occuperà della gestione dei contratti.

Fonte: NASA

C’è una contraddizione di fondo in queste due frasi. I pannelli solari hanno senso fino a Marte, o poco più in là. Poi la costante solare (inversamente proporzionale alla distanza dal sole al quadrato) diventa troppo bassa. Forse parlano di propulsione elettrica alimentata da RTG?

E’ la traduzione del comunicato

http://www.nasa.gov/home/hqnews/2011/sep/HQ_11-299_Solar_Electric.html

Mi verrebbe voglia di scrivere ai referenti e chiedere delucidazioni :smiley:

Beh, c’è una sonda che sta andando verso Giove alimentata solo da pannelli solari, è vero che per la propulsione servirebbero altri watt, ma già ora non credo sia irrealizzabile, e sicuramente con i passi da gigante che si stanno facendo con queste tecnologie le prospettive sono buone. In ogni caso credo che tutto quello che sta oltre la Luna sia considerato “spazio profondo”…

Ah ok… per me spazio profondo è dopo i pianeti…

E comunque, la propulsione elettrica con i suoi ISP altissimi può fornire una bella spinta “costante” fino a quando il sole lo permette, e “passare la palla” ad altre tecnologie una volta terminata la lunga fase di accelerazione… no?

Probabilmente in futuro, il ricorso a reattori nucleari, sarà d’obbligo (almeno per missioni manned).

Ipotizzavo tempo fa, che il rubbiatron si presterebbe molto bene, date le ridotte dimensioni e la sicurezza intrinseca del progetto ( sicurezza relativa, parliamo comunque di elementi radiottivi potenzialmente devastanti ).
Il principio di funzionamento del rubbiatron, è interessante perchè permetterebbe di mettere in orbita e allontanare il satellite-veicolo, prima di mettere in moto la reazione.
Ciò minimizzerebbe i rischi di dispersione di materiali nocivi in caso di incidenti al lancio e data la geometria e dimensione del reattore, permetterebbe di stipare il materiale fissile ( in questo caso torio) in un contenitore blindato…

Certo, di rubbiatron, sulla terra non ne esiste neanche uno funzionante a tutt’oggi (salvo i reattori in costruzione in India), ma il progetto è valido e molto vantaggioso.

semmai si vorra applicare tali sistemi di propulsione a veicoli manned, e prevedibile che dovranno fornire una spinta “decente” e quindi che necessiteranno di grandi quantita di energia, fornibili allo stato attuale ( e penso moooolto futuro) solo dalla fissione atomica (senza speculare sulla fusione, anchessa mooolto di la a venire)

Però significa portarsi dietro il doppio della massa, per accomodare sia i pannelli solari che l’eventuale altra forma di generazione di energia… non so, forse potrebbe anche essere conveniente, bisognerebbe vedere i dettagli…