NASA prenota un Atlas V certificato per materiale nucleare per Mars 2020

Non sapevo che ci fosse una certificazione particolare per i carichi nucleari. È solo una questione di affidabilità?

A occhio direi di sì. Non credo che un RTG montato nel fairing possa produrre interazioni elettromagnetiche tali da infastidire i sistemi di un lanciatore…

Penso anch’io che sia un requisito di affidabilità. L’RTG è costruito in modo tale da sopravvivere ad un rientro distruttivo, senza rilasciare plutonio, ma occorrono precauzioni aggiuntive.
Anche per calmare l’opinione pubblica, sempre critica quando si lanciano carichi pericolosi. Per chi volesse giocarci ricordo che il plutonio è pericoloso più per la velenosità chimica che per quella radiologica.

Per fortuna non si trova dal droghiere sotto casa :slight_smile:

1:10

Questo vale anche per l’isotopo Pu238 che si usa negli RTG?

Esimio collega, mi permetto di ricordarle che “isotopo” significa allo stesso posto nella tavola periodica, e quindi di pari proprietà chimiche. A parte questo, il plutonio decade per emissione di particelle alfa e per fissione spontanea. Per cui è anche radiotossico, nel senso che la radioattività emessa dalle particelle alfa si deposita nei tessiti immediatamente circostanti. Poi ha il brutto vizio di essere infiammabile, e comunque chimicamente molto reattivo.

Ma certo illustrissimo! :stuck_out_tongue_winking_eye:
Non volevo porre l’accento sul fatto che le proprietà chimiche dell’isotopo 238 fossero diverse, ma sul fatto che sono diverse quelle radiologiche. Il Pu238 è estremamente radioattivo, ha un tempo di dimezzamento ridicolo (qualcosa tipo 70-80 anni), è proprio per questo che lo usano per gli RTG.
Perciò mi chiedevo se anche per questo isotopo il problema più grosso fosse la velenosità chimica, o se in questo caso la radioattività prendesse il sopravvento :wink:

Se leggi in giro vedi che la velenosità del Pu è probabilmente sopravvalutata, non ci sono state morti dovute certamente a questo. Forse hai ragione, è decisamente più radioattivo e quindi più pericoloso come radiotossicità. Insomma, una brutta bestia da trattare.
Suggerisco di spendere qualche minuto per leggere https://en.wikipedia.org/wiki/Hanford_Site
Ricordo un bell’articolo di Le Scienze, forse una dozzina di anni fa, sul deserto radioattivo di Hanford.

Il Pu-238 viene scelto perché decade principalmente in alpha quindi la sua radiazione è molto energetica e facile da schermare con un problema ridotto di raggiX e gamma per frenamento.
Da quello che mi ricordo di radioprotezione gli isotopi che emettono in alpha sono pericolosi dal punto di vista radiologico solo se ingeriti mentre non sono molto pericolosi dal punto di vista radiologico anche se molto energetici (l’Americio veniva (viene) usato nei rilevatori di fumo).
Per il Plutonio sapevo che il discorso era differente perché molto tossico, quindi la sua pericolosità dovrebbe derivare principalmente da questo da questo (e dal fatto che con un impianto di fertilizzazione si può ottenere il 239 :slight_smile: ) i miei ricordi sono sbagliati?

No, tutto corretto. Le particelle alfa (che sarebbero nient’altro che l’atomo di Elio privato degli elettroni) sono schermate dallo strato corneo della pelle e/o dalle cellule morte della pelle senza dare alcuna radiazione di frenamento. Il problema sorge se viene ingerito o inalato, in quanto le mucose interne non hanno né strato di cellule morte né strato corneo protettivo. La tossicità del plutonio è dovuta al fatto che si sostituisce al calcio in alcuni legami ossei, di fatto quindi fissandosi nelle ossa e provocando gravi danni da esposizione radioattiva. Oltre che nelle ossa ha la capacità di fissarsi nel fegato, dove viene separato, raccolto e concentrato (con le conseguenti problematiche che tutti immaginate).