NASA prolunga fino al 2021 il contratto per l'HST

NASA ha esteso fino al 2021 il contratto per le operazioni scientifiche dell’HST. Fantastico… avremo almeno tre anni di possibili operazioni congiunte fra HST e JWST :slight_smile:

Bellissima notizia! Questo vuol dire che se pur vecchio, visti i suoi tanti anni di attività, è comunque ancora iin buona forma e in grado di fare ricerche su ricerche; speriamo che possa funzionare sempre al meglio e che, magari, con l’arrivo della nuova capsula Orion non decidano di fargli una missione di manutenzione per prolungare ulteriormente la sua vita operativa.

Qui si aprirebbe un nuovo scenario perchè le Servicing Missions con lo Shuttle portavano nella stiva grandi hardware per sostituire quelli di bordo di Hubble.
Pensa un po’ ad una missione con Orion (per l’equipaggio) ed una Dragon o un HTV giapponese per sfruttare il trunk cargo non pressurizzato.
:nerd:

Spettacolo !
Una missione congiunta per dare nuova vita all’occhio nel cielo sinora più significativo nella storia dell’umanità.
Imho meriterebbe senz’altro un intervento di questo tipo… continuiamo a sognare e sperare !

2021 sono “solo” 4,5 anni in +, magari ce la fanno senza manutenzione…

Secondo me al primo problema serio HST verrà abbandonato, non facciamoci illusioni. L’ultima volta è stato riparato perchè a terra c’era un prototipo ingegneristico della Science Instrument Command and Data Handling unit che è stato reso ready to fly con qualche mese di lavoro, ma non era previsto un ricambio. Non c’è nessun mezzo spaziale in grado di raggiungere la sua orbita (540 km circa) e trasportare i payloads necessari; i payloads stessi, nel senso di pezzi di ricambio o nuovi strumenti, non esistono, non sono stati progettati e/o non sono più disponibili; e i telescopi a terra si sono evoluti al punto da superare le limitazioni imposte dalla turbolenza atmosferica. Senza contare la complessità delle operazioni di manutenzione, che richiedevano la presenza del braccio robotico dello Shuttle.
Resta, a terra, la limitazione osservativa imposta dalla ristrettezza della finestra nella luce visibile. E infatti, come già detto altre volte, JWST osserverà essenzialmente nell’infrarosso. Per cui fra qualche anno, sempre sperando che non si rompa prima, festeggeremo la fine delle operazioni di HST, sicuramente una straordinaria pietra miliare nella storia dell’astronomia e delle missioni spaziali.

Permettimi, ma la Orion sarà in grado di raggiungere l’orbita dove ora sta operando l’HST; che poi non si farà una nuova missione di riparazione è uqasi certa.

Riguardo alle tue affermazioni in merito ai telescopi a terra, su questo ho molti dubbi! Se così fosse a che scopo prolungare le attività in orbita con lo HST? Non sarebbe stato allora meglio utilizzare quelli a terra che hanno costi inferiori?

Topo, il perché, Marco lo ha scritto: per l’infrarosso. E pure se ora arriverà JWST che é 10 volte più potente in tal senso, il cielo é molto grande :smile:

Ribadisco: " Se con i telescopi a terra e con l’infrarosso si riesce a fare meglio, perchè continuare a spendere soldi per prolungare la vita dello HST; non sarebbe allora meglio dirigere quei fondi ad altri progetti o strumenti più performanti?".

A parer mio l’HST ha ancora grandi possibilità e aspettative ed è per questo che proseguono nel suo utilizzo. Può competere e dar filo da torcere ai telescopi ubicati su tutto il globo terrestre.

Topopesto, se i telescopi a terra o l’HST sono così performanti (e lo sono) perché si continuano a costruire i 114/900, gli Schmidt-Cassegrain da 11" o i migliaia di telescopi professionali sparsi per il mondo?

La realtà è che il tempo osservativo di un telescopio costa, e che i grandi telescopi terrestri sono prenotati per anni. Ci sono molte ricerche che possono essere fatte dall’HST, anche se non è più al top assoluto. Per cui, finchè ci sarà, lo si userà, anche perchè a questo punto le strutture sono ben rodate e i costi ammortizzati. Ma non c’è la convenienza per progettare un’altra missione di supporto, e, come già detto più volte, non è stato progettato un nuovo telescopio nel visibile, perchè quello che l’HST ha fatto nel visibile oggi si fa da terra. Non è che ci siano chissà quali aspettative, si continua a usare uno strumento fantastico, molte volte per approfondire osservazioni fatte con altri strumenti, nelle poche bande non copribili da altri telescopi (ad esempio in UV, vedere le aurore boreali su Giove che son girate nei giorni scorsi).

Poi tantissime ricerche (ad esempio, fenomeni transienti e esopianeti col metodo dei transiti) vengono fatte da terra con telescopi medi, piccoli o piccolissimi, anche dai professionisti. Vedi APACHE dell’OAVdA, o Dragonfly.

Permettimi, ma i telescopi da te citati sono più ad uso amatoriale che professionale. Vorrei proprio vedere, con uno dei telescopi da te indicato, un professionista che cerca di eguagliare quanto fatto dallo HST.

Quelli professionali sono tipo HST e quelli che hanno un diametro di più di 2m. Non siamo più al tempo di Cassini!

Sicuramente hanno esteso la vita operativa dello HST perchè c’è ancora tanta ricerca da fare e tanta richiesta, ma allora potrebbero pur fare una nuova missione di supporto e cercare di estendere ulteriormente la sua vita operativa per i prossimi 5-10 anni.

Dovresti visitare più spesso qualche osservatorio astronomico. Molti telescopi di classe amatoriale (es. fino a 40-50cm) vengono usati da astronomi professionisti per diversi tipi di ricerche e lavori scientifici.

Invece siamo tornati ai tempi di Cassini :slight_smile: La rivoluzione tecnologica degli ultimi decenni ha reso nuovamente produttivi telescopi di classe medio-piccola che sembravano obsoleti.

Ragionando di numeri, l’ESO ha appena firmato quello che probabilmente è il più grande contratto mai affidato per l’astronomia terrestre. Per la costruzione di E-ELT (duomo e struttura del telescopio) si spendono 400 milioni di €. Supponiamo che il costo totale di E-ELT sia nell’ordine di 1 miliardo di €.
HST è costato, a costi attualizzati al 2010, 2,5 miliardi di ; e la sua gestione (sempre fino al 2010) è costata 10 miliardi di . Immagino che la cifra includa le 4 missioni Shuttle, a circa 500 milioni di $ l’una, ma su questo Wiki non è chiara.

E per fortuna, come dice Paolo, siamo tornati ai tempi di Cassini, con le piccole aperture si fa nuovamente scienza.

Qualcuno con 5 strumenti da 40cm, poche centinaia di migliaia di euro, fa ricerca di pianeti extra solari e li trova anche…

http://apacheproject.altervista.org/wp-content/uploads/2011/09/Fig.-2-The-Telescopes.jpg

Mica gente seria, quella lì. Specie quello col berrettino nero :stuck_out_tongue_winking_eye:

pensa che quello col berretto nero ora è stato pure fatto coordinatore del cicap valle d’aosta… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Son d’accordo quando si dice “è superato da quelli a terra, ma considerate le liste d’attesa è meglio tenerlo disponibile fin che dura”.
E difficilmente si potrebbe fare una missione di repair con la Orion, a meno di non dover solo fare un refuel del sistema RCS…
Ma se si rompesse una ruota di reazione? sarebbe possibile cambiarla/portarla su con solo una Orion?
Andare a toccare ottiche e strumenti la vedo complicata, ma le ruote mi sembra fossero state pensate per poter essere sostituite… o no?

Ecco a cosa serve oggi un telescopio “medio” come HST, ma con un potere risolvente notevole: a risolvere 117 milioni di stelle in Andromeda, misurate con sei filtri, dall’IR all’UV.

http://www.astro.washington.edu/groups/phat/Home.html

Sono quasi commosso nel vedere tutte quelle stelle e rendermi conto che non sono nella nostra galassia. Avanti ora: diamo loro dei nomi :slight_smile: