NASA sta per acqusitare altri posti sui voli Sojuz nel 2020 (e anche ESA?)

Ma perché si dice che, probilmente, l’equipaggio a 3 resterà tale fino ad ottobre ‘20? Capisco che non sono ancora programmate le date per le missioni con crew Dragon/Starliner, ma mi sembra molto piú probabile che queste riescano finalmente a partire entro l’ estate 20. Tra l’altro, non doveva essere di lunga durata (sulla ISS) già il primo equipaggio di starliner?

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Ciao @Luciano_Davidovich, seguo con costanza le vicende riguardo la Stazione Spaziale Internazione, per questo cercherò di risponderti in modo oggettivo basandomi sui fatti/eventi che sono successi.

Come avrai avuto modo di leggere e sentire, la certificazione di un nuovo veicolo per il trasporto degli astronauti è un processo lungo e laborioso, dove l’imprevisto è dietro l’angolo. Pensa al guasto dello scorso aprile ai SuperDraco di Crew Dragon, oppure altre criticità “minori” che richiedono parecchio tempo per essere risolte. Dopo il test senza equipaggio di Crew Dragon a marzo, sembrava realistico un volo umano entro la fine dell’anno, invece la storia ha preso un’altra piega.

Al momento l’unica certezza e l’unico modo per raggiungere la Stazione è la Sojuz ma la prossima, la MS-17, partirà ad ottobre 2020 per dare il cambio all’equipaggio che partirà ad aprile. Ecco… la NASA, ed è sono una mia supposizione, vuole “cautelarsi” e preparare al meglio l’equipaggio della Expedition 62, visto che non puoi fare ancora affidamento su una data sicura/realistica, riguardo l’entrata in servizio di CST-100 Starliner e Crew Dragon. Certo, i piani posso sempre essere corretti in corso d’opera. Non ci resta che aspettare l’esito positivo della certificazione di entrambe le capsule per avere una data del lancio del primo equipaggio commerciale verso Stazione.

Se hai altri dubbi oppure se non ho risposto in maniera esplicita ad una tua domanda, chiedi pure :wink:

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Dubbi? Ecco il mio:
Può essere che alla NASA non vogliano commissionare ancora ai russi qualcosa per cui sperano di poter pagare ditte americane o è che anche volendo i russi non riuscirebbero a preparare un’altra Soyuz prima della MS-17?
(Se ci potessero riuscire montando la capsula Soyuz su un Falcon nicchierebbero?)

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Come detto anche nei post precedenti, occorrono due anni per produrre una nuova Sojuz, per cui, se non è già in produzione, i russi non sono in grado di renderne disponibile una prima di quelle già programmate.

La possibilità di montare una Sojuz su un Falcon non si può prendere in considerazione nemmeno come puro esercizio teorico. D’altra parte, ora che il Sojuz 2 è certificato il volo umano, per Roscosmos è più facile reperire un vettore in più piuttosto che una capsula.

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Un portavoce NASA ha confermato alla TASS e a Ria Novosti che la discussione per l’acquisto di nuovi posti Sojuz (quelli di cui si è precedentemente parlato e ai quali si riferisce questo thread) è in corso e che sarà rilasciata una comunicazione ufficiale (chiarendo anche il numero, uno o due) quando l’accordo sarà concluso.

In precedenza Rogozin aveva dichiarato che sperava di firmare il contratto tra marzo e aprile, possibilmente prima della partenza della Sojuz MS-16 il 9 aprile. Ne ha parlato anche nella intervista che abbiamo già citato altrove (a proposito di Nauka), dove ha confermato che esiste una trattativa anche con ESA

Fino ad ora, gli europei hanno volato sulla quota della NASA. Ad agosto, abbiamo avviato i negoziati con il CEO dell’ESA Jan Woerner. Vogliono stringere accordi diretti con Roscosmos sui voli dei loro astronauti.

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Sembra che la trattativa si sia conclusa. Il posto in più sarebbe uno e sarebbe quello sulla Sojuz MS-17 in ottobre. Pare quindi che si sia riunciato al posto sulla Sojuz MS-18 nel 2021, ma è notizia da verificare.

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Sulla MS-18 era prevista Kathleen Rubins. Se perderà quel sedile potrebbe aggiungersi all’equipaggio della CFT-1. Ipotesi mia.

Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it

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L’astronauta in questione è Kathleen Rubins.

Ora c’è da capire chi volerà sulla MS-18 al posto di Kathleen.

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Effetto Crew Dragon. Sembra che si stia ancora trattando tra Roscosmos e NASA, ma non più per l’acquisto di seggiolini, bensì per la “distribuzione dei passeggeri”. Lo rivela l’agenzia TASS, che riporta una dichiarazione del rappresentante di Roscosmos in Kazakistan, Anatoly Krasnikov:

“Al momento, sono in corso trattative tra la società statale Roscosmos e la NASA sulla fornitura reciproca di posti per i voli verso la ISS. Siamo cioè in una situazione in cui i cosmonauti russi voleranno sulle astronavi americane e i cosmonauti americani continueranno i voli sulle nostre astronavi. È chiaro che c’è davvero un bisogno urgente di questi accordi, visto che è stato introdotto un nuovo sistema di trasporto per consegnare le persone alla Stazione Spaziale Internazionale”

Krasnikov ha anche ricordato che “un certo numero di paesi stanno mostrando interesse nell’utilizzare il sistema di trasporto russo per i voli dei loro cittadini verso la ISS”.

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Effettivamente si sta venendo a creare una situazione al quanto particolare. Gli Stati Uniti con la sola Crew Dragon riescono a portare su 4 persone, quelle necessarie per sfruttare al massimo il loro segmento. La Russia, invece, è in difetto di posti letto sulla Stazione rispetto alla capacità di trasporto della Sojuz. Ricordo che le uniche due cuccette dell’equipaggio si trovano nel modulo Zvezda, mentre la Sojuz può mandare in orbita 3 persone alla volta. In questo caso la presenza di Nauka avrebbe fatto molto comodo, perché avrebbe fornito la terza camera da letto mancante.

Adesso per Roskosmos ci sono (almeno) due possibilità concrete:

  1. Far volare la Sojuz con due soli cosmonauti, di conseguenza a costi maggiori;
  2. Sfruttare meglio l’handover (passaggio di consegne) tra due Expedition così da dare la possibilità ad un passeggero pagante un breve soggiorno sulla Stazione, similarmente a quanto successo con Hazzaa Al Mansoori.

Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione!

P.S.: La seconda ipotesi è poi quella citata da @robmastri

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Lanceranno Nauka entro giugno anche per questo…

nel frattempo nauka, un russo non riesce a dormire nel modulo orbitale del suo sojuz? il modulo orbitale è stato progettato per ospitare i 3 passeggeri durante il viaggio, quindi deve creare una bella stanza. Ho sentito che i cosmonauti dormivano nell’ATV perché meno rumorosi di zvezda

I cosmonauti “standard” sulla stazione sono diventati 2 solo di recente. Prima era normale fossero 3. La mancanza di una cuccetta dedicata non sembra fosse un problema prima.
Lo scopo di questi accordi credo sia soprattutto poter garantire che la ISS abbia sempre almeno un astronauta in grado di gestire il rispettivo segmento in ogni incremento.
Nell’ipotetica situazione in cui russi e americani viaggiassero sempre con mezzi separati, nel caso la Sojuz dovesse tornare a terra per un’emergenza, non resterebbe nessun cosmonauta a bordo a poter gestire il segmanto Russo. Lo stesso specularmente se la Crew Dragon dovesse tornare prima del previsto, non ci sarebbe nessun astronauta a gestire l’USOS.
Tra l’altro dubito che si stia iniziando ora a parlare di questo accordo visto che (non ricordo chi l’ha postata e dove, sorry) si è già vista una bozza di equipaggi per i prossimi 2 anni di expedition. Probabilmente ora che la Dragon è realtà si va a mettere i puntini sulle i.

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Non riesco a capire questa cosa.
Se ISS e’ internazionale, perche’ c’e’ questa divisione per nazione?

La divisione non è per nazione ma tra segmento US (che include anche Columbus e JEM) e segmento Russo.

La prima è sotto la responsabilità di MCC-H (Mission Control Center Houston) e la seconda sotto MCC-M (Mosca). E allo stesso modo, gli astronauti e cosmonauti sono addestrati nel dettaglio solo per la parte di loro competenza (anche se hanno un addestramento “user level” per tutta la stazione)

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Per me questo non significa “internazionale”, ma solo assemblaggio di oggetti.
Non ne capisco il senso.

Il comandante della ISS (responsabile della sicurezza dell’equipaggio) è uno solo, e si alterna tra un astronauta ed un cosmonauta. Lo stesso vale a terra, con un’alternanza tra MCC-H ed MCC-M per la responsabilità della sicurezza dell’equipaggio in caso di emergenza. E le decisioni importanti per la sicurezza dell’equipaggio e del veicolo vengono prese insieme.

Dopodiché, ci sono alcune funzioni che solo la sezione russa ha (come ad esempio i propulsori per rialzare l’orbita) ed altre che sono prevalentemente nella sezione americana (ad esempio la sezione russa ha pochi pannelli solari, e prende energia elettrica da quelli americani). Così come alcune (poche) attività vengono svolte da astronauti e cosmonauti insieme, da una o dall’altra parte.

Ma tutto questo viene contabilizzato molto attentamente, e alla fine dell’anno si regolano i conti. Internazionale vuol dire che si lavora insieme, ma non vuol dire “ciò che è mio è anche tuo”. Comunque il fatto di aver messo Americani e Russi a lavorare insieme per un progetto del genere per 20 anni è già qualcosa che era impensabile negli anni 70-80.

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Capisco quello che intendi, non è internazionale nel modo più efficiente e più filosofico; è internazionale nel modo possibile (in senso politico ovviamente).

Anche il fatto che un segmento sia imbullonato in pollici e un altro in centimetri (rendendo necessarie due distinte cassette degli attrezzi) ci dimostra che margini di miglioramento sono possibili. A proposito, hanno intenzione di superare questo fatto sul Lunar Gateway?? mi sa di no…

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La ISS fu sostanzialmente portata su dai Proton russi e dagli Shuttle USA.

In pratica più che internazionale è una joint venture Russia-USA+alleati.

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