NASA sta per acqusitare altri posti sui voli Sojuz nel 2020 (e anche ESA?)

Secondo RIA Novosti sarebbero in corso trattative tra NASA e Roscosmos per l’acquisto di nuovi posti sui voli Sojuz del 2020.

Come è noto, l’ultimo acquisto è stato è quello di due posti di cui si parla in questo articolo:

Gli effetti di questo contratto si esauriranno nel 2020 con il volo della Sojuz MS-16, al momento previsto per la prossima primavera (15 aprile secondo astronautibot, 30 marzo stando a RIA Novosti).

https://ria.ru/20191002/1559340327.html

Non è del tutto chiaro se questi posti serviranno ad integrare i ritardi del Commercial Crew o se ci si riferisca semplicemente alla redistribuzione degli astronauti sulle capsule dei due paesi (americani su Sojuz e russi su veicoli USA) necessaria per mantenere la continuità degli equipaggi sulle due sezioni della ISS.

Ieri, comunque, RIA Novosti aveva annunciato che nel 2020 i voli Sojuz saranno ridotti da 4 a 2 all’anno, in ragione del diminuito fabbisogno a seguito dell’entrata in servizio dei veicoli americani (le Progress resteranno 3 all’anno).

https://ria.ru/20191001/1559298826.html

L’agenzia TASS riporta su questo punto una dichiarazione di ieri di Rogozin, secondo il quale il numero di Sojuz è comunque destinato ad aumentare, perché presto partiranno i turisti spaziali “con cui abbiamo già un contratto” e forse anche astronauti ESA. “L’Agenzia spaziale europea sta discutendo con noi un accordo diretto sulla consegna dei suoi astronauti”. Questa mi pare una novità interessante.
Notare che non si parla di Nauka (che era la scusa ufficiale per la riduzione dei cosmonauti russi sulla ISS a due).

https://tass.ru/kosmos/6948536

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Nauka gli serve se vogliono farci stare dei turisti “che non ingombrino”

Sperem

Ma dove sarebbero tutte queste Sojuz disponibili quando fino ad ieri Dart Rogozin diceva che ci vogliono tre anni dal momento della richiesta al completamento di tale veicolo spaziale? :thinking:

Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it

Ecco un recente aggiornamento sulla questione dei posti per gli astronauti statunitensi sulla Sojuz.

In una intervista rilasciata da Jim Bridenstine a Spaceflight Now durante l’International Astronautical Congress a Washington, ha affermato che l’astronauta giapponese Akihiko Hoshide potrebbe essere costretto a lasciare il suo posto sulla Sojuz MS-16, per far spazio ad un astronauta della NASA. Questo perché i veicoli commerciali Crew Dragon e CST-100 Starliner non saranno operativi al 100% non prima della metà del 2020, inoltre la NASA ha tutti gli interessi di garantire sulla Stazione la presenza di almeno un loro astronauta. Secondo Jim Bridenstine la JAXA, e gli altri partner, capiranno questa difficile decisione che non andrà ad intaccare i rapporti tra le varie Agenzie. Per la JAXA ed il Giappone avere un rappresentante del paese sarebbe stato importante perché la missione si sarebbe svolta durante le prossime Olimpiadi estive, organizzate proprio nel paese del Sol Levante.

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In che modo li possono costringere?
Ed in che modo la JAXA potrebbe non prendersela, offre qualcosa in cambio?

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@Flanker Il “problema” é che in questa Sojuz, due posti sono stati prenotati/occupati dai russi. Inoltre, come viene detto nell’articolo che ho linkato qui sopra, é la NASA che si occupa di redistribuire i posti vacanti sulle Sojuz ai suoi partner (JAXA, ESA e CSA-ASC) in base al loro contributo all’ International Space Station Program.

Vedremo miracolosamente che basta un russo (Nauka spostato a fine anno dopo ms-17…)

I japu i soldi li hanno e figuriamoci se i russi si perdono l’occasione di vendere due seggiolini

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Sì, lo sostituisce Chris Cassidy.

La conferma di Cassidy al posto di Akihiko Hoshide viene anche dai media russi. La TASS (solo nella versione russa) riporta anche la dichiarazione di un rappresentante del Johnson Space Flight Center secondo il quale

L’astronauta giapponese non è mai stato formalmente nominato come membro di questo equipaggio, quindi non si tratta di una sostituzione.

Povero Akihiko. Non è mai esistito. :cry:

https://tass.ru/kosmos/7064764

Ieri, intanto, parlando ai media a margine di una conferenza, Rogozin ha dichiarato di aver ricevuto una lettera da Brindenstine (che ha definito “calda nella forma e nel contenuto”) in cui l’Amministratore NASA ha informato Roscosmos del ritardo nell’inizio dei voli delle navi commerciali statunitensi a causa di ulteriori test per ricontrollare il sistema salvataggio di emergenza. “Di conseguenza - ha aggiunto Rogozin - la parte americana potrebbe richiedere posti supplementari nel 2020-2021”.

Il capo di Roscosmos ha detto di essersi già lamentato con il suo collega per non aver saputo prevedere questi ritardi. Comunque, “Procediamo secondo i principi della partnership e decideremo come soddisfare queste richieste”. Anche se ciò danneggerà l’attività scientifica della sezione russa della ISS (immagino che ciò significhi che qualche russo cederà il posto a un astronauta americano).

Si è anche venuto a sapere qualcosa in più in merito al mistero di queste Sojuz che devono essere ordinate con due anni di anticipo e poi saltano sempre fuori dal cilindro. Non si tratta solo di rimodulazione degli equipaggi. Rogozin ha confermato il tempo necessario per la costruzione di un nuovo veicolo, però ha aggiunto:

Ieri ho dato ordine di allocare fondi aggiuntivi da parte di Roscosmos per costruire altre due navi [Sojuz]. Le capacità di produzione del nostro impianto [RSC Energia] sono di quattro navi all’anno, ma possono essere realizzate fino a cinque navi. Esistono tali opportunità, e le useremo.

Delle due Sojuz in più l’una - ha detto - sarà utilizzata (nel 2021) per scopi turistici. L’altra servirà per garantire agli americani il trasporto sulla ISS.

https://tass.ru/kosmos/7065810
https://tass.ru/kosmos/7065836

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Povero Rogozin che limita l’attivita scientifica per incassare 85M$…

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Lui però fa l’eroe:

In precedenza volevamo formarli [gli equipaggi] esclusivamente con cosmonauti e ingegneri di volo russi. Ora capiamo che non si tratta vendere posti, ma di fornire capacità di volo, che è un argomento molto più serio, ed è specificamente collegato con questa situazione critica, in cui gli americani potrebbero trovarsi senza i loro astronauti a bordo della ISS, il che potrebbe semplicemente portare alla paralisi del loro segmento.

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Conferenza stampa dell’equipaggio.

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Nuovo articolo di Marco Carrara pubblicato su AstronautiNEWS.it

Ma perché si dice che, probilmente, l’equipaggio a 3 resterà tale fino ad ottobre ‘20? Capisco che non sono ancora programmate le date per le missioni con crew Dragon/Starliner, ma mi sembra molto piú probabile che queste riescano finalmente a partire entro l’ estate 20. Tra l’altro, non doveva essere di lunga durata (sulla ISS) già il primo equipaggio di starliner?

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Ciao @Luciano_Davidovich, seguo con costanza le vicende riguardo la Stazione Spaziale Internazione, per questo cercherò di risponderti in modo oggettivo basandomi sui fatti/eventi che sono successi.

Come avrai avuto modo di leggere e sentire, la certificazione di un nuovo veicolo per il trasporto degli astronauti è un processo lungo e laborioso, dove l’imprevisto è dietro l’angolo. Pensa al guasto dello scorso aprile ai SuperDraco di Crew Dragon, oppure altre criticità “minori” che richiedono parecchio tempo per essere risolte. Dopo il test senza equipaggio di Crew Dragon a marzo, sembrava realistico un volo umano entro la fine dell’anno, invece la storia ha preso un’altra piega.

Al momento l’unica certezza e l’unico modo per raggiungere la Stazione è la Sojuz ma la prossima, la MS-17, partirà ad ottobre 2020 per dare il cambio all’equipaggio che partirà ad aprile. Ecco… la NASA, ed è sono una mia supposizione, vuole “cautelarsi” e preparare al meglio l’equipaggio della Expedition 62, visto che non puoi fare ancora affidamento su una data sicura/realistica, riguardo l’entrata in servizio di CST-100 Starliner e Crew Dragon. Certo, i piani posso sempre essere corretti in corso d’opera. Non ci resta che aspettare l’esito positivo della certificazione di entrambe le capsule per avere una data del lancio del primo equipaggio commerciale verso Stazione.

Se hai altri dubbi oppure se non ho risposto in maniera esplicita ad una tua domanda, chiedi pure :wink:

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Dubbi? Ecco il mio:
Può essere che alla NASA non vogliano commissionare ancora ai russi qualcosa per cui sperano di poter pagare ditte americane o è che anche volendo i russi non riuscirebbero a preparare un’altra Soyuz prima della MS-17?
(Se ci potessero riuscire montando la capsula Soyuz su un Falcon nicchierebbero?)

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Come detto anche nei post precedenti, occorrono due anni per produrre una nuova Sojuz, per cui, se non è già in produzione, i russi non sono in grado di renderne disponibile una prima di quelle già programmate.

La possibilità di montare una Sojuz su un Falcon non si può prendere in considerazione nemmeno come puro esercizio teorico. D’altra parte, ora che il Sojuz 2 è certificato il volo umano, per Roscosmos è più facile reperire un vettore in più piuttosto che una capsula.

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Un portavoce NASA ha confermato alla TASS e a Ria Novosti che la discussione per l’acquisto di nuovi posti Sojuz (quelli di cui si è precedentemente parlato e ai quali si riferisce questo thread) è in corso e che sarà rilasciata una comunicazione ufficiale (chiarendo anche il numero, uno o due) quando l’accordo sarà concluso.

In precedenza Rogozin aveva dichiarato che sperava di firmare il contratto tra marzo e aprile, possibilmente prima della partenza della Sojuz MS-16 il 9 aprile. Ne ha parlato anche nella intervista che abbiamo già citato altrove (a proposito di Nauka), dove ha confermato che esiste una trattativa anche con ESA

Fino ad ora, gli europei hanno volato sulla quota della NASA. Ad agosto, abbiamo avviato i negoziati con il CEO dell’ESA Jan Woerner. Vogliono stringere accordi diretti con Roscosmos sui voli dei loro astronauti.

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Sembra che la trattativa si sia conclusa. Il posto in più sarebbe uno e sarebbe quello sulla Sojuz MS-17 in ottobre. Pare quindi che si sia riunciato al posto sulla Sojuz MS-18 nel 2021, ma è notizia da verificare.

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