Sulla MS-18 era prevista Kathleen Rubins. Se perderà quel sedile potrebbe aggiungersi all’equipaggio della CFT-1. Ipotesi mia.
Nuovo articolo di Vincenzo Chichi pubblicato su AstronautiNEWS.it
L’astronauta in questione è Kathleen Rubins.
Ora c’è da capire chi volerà sulla MS-18 al posto di Kathleen.
Effetto Crew Dragon. Sembra che si stia ancora trattando tra Roscosmos e NASA, ma non più per l’acquisto di seggiolini, bensì per la “distribuzione dei passeggeri”. Lo rivela l’agenzia TASS, che riporta una dichiarazione del rappresentante di Roscosmos in Kazakistan, Anatoly Krasnikov:
“Al momento, sono in corso trattative tra la società statale Roscosmos e la NASA sulla fornitura reciproca di posti per i voli verso la ISS. Siamo cioè in una situazione in cui i cosmonauti russi voleranno sulle astronavi americane e i cosmonauti americani continueranno i voli sulle nostre astronavi. È chiaro che c’è davvero un bisogno urgente di questi accordi, visto che è stato introdotto un nuovo sistema di trasporto per consegnare le persone alla Stazione Spaziale Internazionale”
Krasnikov ha anche ricordato che “un certo numero di paesi stanno mostrando interesse nell’utilizzare il sistema di trasporto russo per i voli dei loro cittadini verso la ISS”.
Effettivamente si sta venendo a creare una situazione al quanto particolare. Gli Stati Uniti con la sola Crew Dragon riescono a portare su 4 persone, quelle necessarie per sfruttare al massimo il loro segmento. La Russia, invece, è in difetto di posti letto sulla Stazione rispetto alla capacità di trasporto della Sojuz. Ricordo che le uniche due cuccette dell’equipaggio si trovano nel modulo Zvezda, mentre la Sojuz può mandare in orbita 3 persone alla volta. In questo caso la presenza di Nauka avrebbe fatto molto comodo, perché avrebbe fornito la terza camera da letto mancante.
Adesso per Roskosmos ci sono (almeno) due possibilità concrete:
- Far volare la Sojuz con due soli cosmonauti, di conseguenza a costi maggiori;
- Sfruttare meglio l’handover (passaggio di consegne) tra due Expedition così da dare la possibilità ad un passeggero pagante un breve soggiorno sulla Stazione, similarmente a quanto successo con Hazzaa Al Mansoori.
Sarà interessante vedere come si evolverà la situazione!
P.S.: La seconda ipotesi è poi quella citata da @robmastri
Lanceranno Nauka entro giugno anche per questo…
nel frattempo nauka, un russo non riesce a dormire nel modulo orbitale del suo sojuz? il modulo orbitale è stato progettato per ospitare i 3 passeggeri durante il viaggio, quindi deve creare una bella stanza. Ho sentito che i cosmonauti dormivano nell’ATV perché meno rumorosi di zvezda
I cosmonauti “standard” sulla stazione sono diventati 2 solo di recente. Prima era normale fossero 3. La mancanza di una cuccetta dedicata non sembra fosse un problema prima.
Lo scopo di questi accordi credo sia soprattutto poter garantire che la ISS abbia sempre almeno un astronauta in grado di gestire il rispettivo segmento in ogni incremento.
Nell’ipotetica situazione in cui russi e americani viaggiassero sempre con mezzi separati, nel caso la Sojuz dovesse tornare a terra per un’emergenza, non resterebbe nessun cosmonauta a bordo a poter gestire il segmanto Russo. Lo stesso specularmente se la Crew Dragon dovesse tornare prima del previsto, non ci sarebbe nessun astronauta a gestire l’USOS.
Tra l’altro dubito che si stia iniziando ora a parlare di questo accordo visto che (non ricordo chi l’ha postata e dove, sorry) si è già vista una bozza di equipaggi per i prossimi 2 anni di expedition. Probabilmente ora che la Dragon è realtà si va a mettere i puntini sulle i.
Non riesco a capire questa cosa.
Se ISS e’ internazionale, perche’ c’e’ questa divisione per nazione?
La divisione non è per nazione ma tra segmento US (che include anche Columbus e JEM) e segmento Russo.
La prima è sotto la responsabilità di MCC-H (Mission Control Center Houston) e la seconda sotto MCC-M (Mosca). E allo stesso modo, gli astronauti e cosmonauti sono addestrati nel dettaglio solo per la parte di loro competenza (anche se hanno un addestramento “user level” per tutta la stazione)
Per me questo non significa “internazionale”, ma solo assemblaggio di oggetti.
Non ne capisco il senso.
Il comandante della ISS (responsabile della sicurezza dell’equipaggio) è uno solo, e si alterna tra un astronauta ed un cosmonauta. Lo stesso vale a terra, con un’alternanza tra MCC-H ed MCC-M per la responsabilità della sicurezza dell’equipaggio in caso di emergenza. E le decisioni importanti per la sicurezza dell’equipaggio e del veicolo vengono prese insieme.
Dopodiché, ci sono alcune funzioni che solo la sezione russa ha (come ad esempio i propulsori per rialzare l’orbita) ed altre che sono prevalentemente nella sezione americana (ad esempio la sezione russa ha pochi pannelli solari, e prende energia elettrica da quelli americani). Così come alcune (poche) attività vengono svolte da astronauti e cosmonauti insieme, da una o dall’altra parte.
Ma tutto questo viene contabilizzato molto attentamente, e alla fine dell’anno si regolano i conti. Internazionale vuol dire che si lavora insieme, ma non vuol dire “ciò che è mio è anche tuo”. Comunque il fatto di aver messo Americani e Russi a lavorare insieme per un progetto del genere per 20 anni è già qualcosa che era impensabile negli anni 70-80.
Capisco quello che intendi, non è internazionale nel modo più efficiente e più filosofico; è internazionale nel modo possibile (in senso politico ovviamente).
Anche il fatto che un segmento sia imbullonato in pollici e un altro in centimetri (rendendo necessarie due distinte cassette degli attrezzi) ci dimostra che margini di miglioramento sono possibili. A proposito, hanno intenzione di superare questo fatto sul Lunar Gateway?? mi sa di no…
La ISS fu sostanzialmente portata su dai Proton russi e dagli Shuttle USA.
In pratica più che internazionale è una joint venture Russia-USA+alleati.