Nuova revisione Orion - versione 607

E’ stata completata l’ultima revisione alla capsula Orion per allineare i requisiti del programma lunare con quelli ingegneristici.
La versione per la ISS della capsula è praticamente al termine delle revisioni con tutti i requisiti già raggiunti, si sta ora lavorando alla versione lunare dell’Orion e con questa ultima review si dovrebbe aver raggiunto la gran parte degli obiettivi.
Una variazione del progetto era innanzitutto richiesta dall’aumento delle prestazioni del vettore Ares I che era passato da un’orbita di immissione prevista di -30x100nmi a quella attuale di -11x100nmi.
Un “riallineamento” era stato necessario dato che circa metà dei requisiti di lancio della capsula non venivano rispettati nella versione precedente, erano soprattutto sistemi ridondanti e di sicurezza.
Già prima l’Ares I poteva lanciare un Orion Lunare ma sarebbero venuti meno alcuni requisiti di sicurezza.
La buona notizia è che l’ISP del nuovo propulsore J2-XD dovrebbe essere maggiore del previsto raggiungendo un valore compreso fra 452 e 458sec. anzichè i 448 previsti.
Con il completamento della versione “base” della capsula, la Zero Base Vehicle senza i sistemi di ridondanza, si integreranno ora tutti i sistemi di sicurezza previsti.
Dal prossimo mese di dovrebbe iniziare la Orion Design Analysis Cycle 2 (ODAC 2) per completare la configurazione finale della capsula.
Si stanno studiando anche alcune alternative importanti come una LAS che non utilizzi propellenti solidi ma un monopropellente liquido oppure un propulsore ibrido solido-liquido. Con la nuova ogiva ci sarebbe posto per un piccolo serbatoio di idrazina per una possibile LAS a propellente liquido (nella foto un possibile concept).
Sempre in revisione il problema degli airbag che si vorrebbero mantenere e per questo si stanno cercando alternative al contratto iniziale per riuscire a mantenere il sistema all’interno dei parametri di peso previsti.
Altre novità sono la decisione di preparare la capsula prima del volo nel MPPF (Multi-Payload Processing Facility), e di integrare il LAS nel VAB.
In valutazione anche un possibile sistema di integrazione del primo stadio per evitare di dover costruire due Mobile Launch Platform per l’Ares I e in revisione anche la progettazione del sistema di fuga dalla rampa che potrebbe essere indipendente dalla piattaforma di lancio.

Cito quest’altra “piccola” novità che, a pelle, mi ha lasciato un pò perplesso:

“There will be no hold down posts for Ares I, as gravity alone will keep the vehicle on the pad.”

Metteranno un cartello di limite di velocità per il vento :smiley:

Non ho ben capito a cosa si riferisca, probabilmente è da intendere che non ci saranno ritegni laterali (tipo soyuz) o bulloni esplosivi.

Io interpreto che non ci saranno proprio ritegni o bulloni, a differenza degli attuali SRB.
Ares I sarà solo “appoggiato” alla MLP ?

Sembra di capire anche a me così…

Mi sembra alquanto improbabile che si debba tenere un vettore in equilibrio sulla rampa.
Cosa succederebbe durante il trasporto in rampa?

:scream: Mi sembra strano che un veicolo così stretto e lungo venga lasciato in balia del vento. Eppure alla NASA hanno una certa esperienza in ribaltamenti, come si evince dalla foto sotto :twisted:
Non vorrei dover fare un mega TT anti-ribaltone ad ogni roll-out :stuck_out_tongue_winking_eye:

:smiley: :smiley: :smiley:

So già che cosa penserà Albyz… :stuck_out_tongue_winking_eye:
Ma per quale motivo se non il solito problema del “peso eccessivo” della capsula potrebbe far realizzare il LAS con propulsione ibrida o liquida invece che la più “testata” e di rapida accensione (vedi Soyuz) solido? :kissing_heart:
Non voglio invece nemmeno commentare il fatto che il vettore sarebbe soltanto “appoggiato” sulla rampa… tanto pare ridicola… voglio sperare quindi si tratti di una errata interpretazione dei soliti insider NASA… :roll_eyes:

Se non fosse che ci sono qualche milione di dollari di danni, la foto di Spock sarebbe esilarante…

Se non altro per i due tecnici che sembrano la coppia di pensionati che guardano i cantieri e fanno i commenti:“Io l’avrei messo più in qua, in quel modo lì si vedeva che cadeva…”
Gli mancano solo le biciclette… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Ma che sonda era? :kissing_heart:

P.S.: è esilarante lo stesso… :slight_smile: :slight_smile: :slight_smile:

Dawn…se non ricordo male (Paolo Ulivi perdonami se sbaglio…).
Piuttosto l’ipotesi del razzo “appoggiato” mi sembra davvero inquietante, spero si tratti di un malinteso perché tecnicamente “non sta in piedi”…ops… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Il motivo è proprio quello della riduzione dei pesi, ma come già detto più volte è perfettamente normale che in un progetto aerospaziale prima si faccia la progettazione e poi anche in questo caso si riducano i pesi riducibili mantenendo le stesse capacità.
Nessuno ha mai detto che il peso sia una cosa raggiunta e intoccabile, nel senso che si andrà avanti anche con il mezzo già in servizio a continuare a limare grammo su grammo perchè ogni grammo guadagnato è un enorme costo in meno e un aumento di payload. Con lo shuttle lo si sta facendo ancora oggi dopo oltre 20 anni di gloriosa attività… e nessuno mi pare si sia mai scandalizzato troppo… :wink:

Quella a me pare la foto di un satellite della serie NOAA, caduto accidentalmente presso i labs della Lockeed Martin.
Fu stabilito che riparare il danno fosse più caro che costruire un satellite ex novo.
Domani controllo meglio e confermo o smentisco.

Non ricordo bene, perchè non ho conservato l’articolo (che faceva riferimento ad un altro articolo) ma mi sembra che abbia ragione l’admin: era un satellite meteorologico. L’incidente mi sembra che sia avvenuto perchè il team di un altro satellite ha asportato i bulloni di fermo di questo perchè loro erano rimasti senza (ricordate il “faster, cheaper and better” ? :disappointed:) e poi non hanno avvertito la squadra che curava questo (che comunque per la fretta non ha effettuato i dovuti controlli). Insomma, un gran pasticcio #-o ](*,)
Admin, se sbaglio correggimi.

Yep!
http://dwoolstar.blogspot.com/2004/02/ooops-i-dropped-my-satellite.html