Caccia aperta su Europa ed Encelado
Non per fare polemica, ma mi sembra che il titolo che hai dato al thread sia un po’ troppo ottimistico. Questa scoperta (se ho ben capito) amplia le possibilità di ricerca di vita extraterrestre, ma non dice nulla sulla sua eventuale presenza.
Concordo, il titolo mi pare un poco esagerato. Già la clorofilla A assorbe nel rosso scuro; non mi stupisce che esista un adattamento che sposta l’assorbimento nell’infrarosso. E dato che la “clorofilla” non è una singola molecola ma una varietà di almeno 7 tipi, e che il funzionamento a livello quantistico non è ancora ben compreso, è ben possibile che esistano adattamenti ad ambienti estremi. Da qui le conclusioni mi sembrano un pò’ stiracchiate
Mah, diciamo che in effetti siamo sempre più consci che noi non stiamo ricercando tracce di vita -in senso lato- sugli esopianeti, ma tracce di vita molto simile a quella di cui abbiamo più esperienza diretta… che con ogni probabilità è molto più rara della prima.
Non so, chiacchierare su un riassunto di ANSA non mi sembra molto adatto al forum, ma dato che ANSA non mette il link alla fonte, eccolo: http://science.sciencemag.org/content/360/6394/1210
Riformulato.
Secondo voi,ipoteticamente parlando,la scoperta di forme di vita su un altro corpo del sistema solare,darebbe maggiore impulso all’esplorazione spaziale (per lo meno quella automatica) o non sortirebbe alcun effetto in questo senso?
Secondo me sarebbe una scoperta epocale che sicuramente avrebbe risvolti importanti sull’esplorazione spaziale, in primis credo su come raffinare le tecniche per non contaminarla, e per raccoglierla (posto che sia una forma di vita semplice) per esaminarla.
darebbe un impulso enorme, tra l’altro a seconda di ‘cosa’ si trova verrebbero avvalorate o meno teorie come la panspermia, l’abiogenesi spontanea che poi finirebbero per indirizzare ulteriori ricerche ed esplorazioni mirate…
onestamente ci spero di campare abbastanza perchè su Marte od Europa od altrove nel sistema solare venga confermata la presenza di forme di vite semplici attuale o passata
Raccoglierla per esaminarla potrebbe essere pericoloso.
Forse in un laboratorio in orbita (ma ci vorrebbe tutto un modulo apposito da agganciare alla ISS (“Exolab”).
Perchè può fare male? Non dovrebbe accadere, perchè è vero che per noi sarebbe un agente patogeno dal quale non sapremmo difenderci, ma è altrettanto vero che un eventuale agente patogeno non saprebbe come attaccarci.
Non dirlo ai nativi americani che hanno avuto la sfiga di incontrare Cortez e gli altri. [emoji85]
Credo proprio che con le moderne tecnologie da laboratorio, che arrivano a farci maneggiare in sicurezza agenti patogeni da guerra batteriologica, sia possibile tenere isolato un eventuale campione senza rischio per chi lo manipola.
Non dico che non sia un problema, ma che e’ un problema gestibile. Andrebbero pensati protocolli di sicurezza e di decontaminazione adeguati naturalmente, per esempio per evitare che materiale depositato sulle tute spaziali entri in contatto con l’interno del veicolo spaziale…
Ma qui scivoliamo facilmente OT e nella pseudo-fantascienza.
La manipolazione dei patogeni è una tematica spinosa quando il patogeno arriva in laboratorio in provetta. Non so come sarebbe gestibile una eventuale contaminazione di un oggetto che rientrasse contaminato. Realizzare un laboratorio analisi in stile GMP in una stazione non credo sarebbe fattibile.
Ci sono dei vantaggi ad avere un volume ridotto, ma il guaio è che non avendo possibilità di diluire eventuali contaminanti (non c’è aria esterna da utilizzare) se c’è un problema al sistema il rischio è molto alto. In ogni caso anche sulla terra queste cose si fanno sotto cappa, in ambienti a gradienti di pressione controllata e con airlock…per cui una cosa più simile ad una stazione spaziale che non a una casa, anche da qui.
Ed eccone un’altra: https://www.space.com/41005-saturn-moon-enceladus-complex-organic-molecules.html
Per contro, ho letto di recente l’annuncio della scoperta di una nuova modalità geologica di produzione del metano.