Nuove tecnologie per atterraggi lunari su terreno non preparato

Interessante articolo su una tecnologia per atterraggi su terreni non preparati che Masten Space Systems sta sviluppando, con il sostegno finanziario di NASA e in collaborazione con SpaceX.
In pratica si tatta di aggiungere un “iniettore” di materiale all’ugello del motore a razzo dello stadio di discesa. Questo materiale verrebbe poi fuso dal calore degli esausti del razzo che, di fatto, lo “spruzzerebbero” sulla superficie lunare. Li’ si indurirebbe velocemente andando a creare una “crosta” solida, agevolando un atterraggio che non sollevi pietrisco e nubi di polvere selenica.

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Bello, praticamente costruiscono la piazzola di atterraggio qualche secondo prima dell’atterraggio stesso :slight_smile:

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Se non ricordo male, anni fa (praticamente nell’epoca post-Apollo) la NASA condusse dei test con i campioni riportati a terra durante i quali bastava spruzzare acqua sulla regolite per ottenere un ottimo cemento “lunare”.

Onestamente non ho reference su questa cosa, però mi sembra vada nella direzione degli articoli. Anche se qui l’idea è quella di ridurre, se non proprio eliminare, l’inevitabile nube di polvere che si crea durante l’allunaggio, mentre i test della NASA avevano finalità costruttive.

Sperando che si indurisca effettivamente a sufficienza e per tempo… Non sarebbe bello ritrovarsi con le appendici di atterraggio cementate al terreno alla ripartenza.

Con mia grossa sorpresa ho trovato addirittura una pagina di Wikipedia dedicata al “Lunacrete” (Lunar-Concrete ovvero “Cemento Lunare”):

In fondo sono elencati gli articoli scientifici a supporto.

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Mi era capitato di leggerlo ma la maggiore perplessita’ e’ la necessita’ per produrlo di acqua che sulla Luna, anche se non e’ scontato, potrebbe essere molto preziosa.

Nell’articolo si cita la possibilita’ di un cemento basato sullo zolfo che non richiede l’utilizzo di acqua ma ha altri difetti.

Nelle mie fantasticherie mi sono chiesto se non si potrebbero produrre materiali da costruzione vetrosi, ceramici e metalli in assenza di acqua.

L’articolo di Wikipedia peraltro contiene l’osservazione che in effetti l’acqua usata per produrre il cemento non viene consumata ma viene chimicamente legata nella struttura del materiale, ammesso che non se ne perda sotto forma di gas.

Ma e’ un argomento che probabilmente supera i confini del topic, sarebbe piu’ adatto per un 3d su un ipotetica colonizzazione lunare cosa ancora leggermente prematura. Peraltro non mi dispiacerebbe avere pareri altrui sulla cosa, almeno in prospettiva e in teoria.

Sono d’accordo, magari Marco può spostare il tutto in un nuovo 3d.

Per quanto riguarda il “prematuro” non sono d’accordo, una colonia lunare è tecnologicamente alla portata dell’Umanità di oggi, sempre meno “prematuro” dei voli pindarici sulla terraformazione di Marte (oggetto di un corposo 3d a parte)… :wink:

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Un messaggio è stato spostato in un nuovo argomento: Stabilire una colonia Lunare

Vi linko l’articolo sul sito della NASA (STMD: NIAC) che lessi mesi fa e dove ci sono anche dei disegni:

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Master Space ha completato lo studio del “FAST Landing Pad”, dimostrando la fattibilità del concetto di realizzare una piattaforma di atterraggio “quasi-istantanea” durante la fase di discesa sulla superficie lunare

qui il link all’articolo pubblicato sul sito di Masten Space

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Esiste, da un po’, anche una pagina Masten dedicata al progetto con una spiegazione di massima sul come funziona il sistema. Io (scherzando) avevo proposto di spruzzare particelle di acqua durante la fase di allunaggio, loro (seriamente) hanno proposto di spruzzare particelle di ossido di alluminio durante la fase di allunaggio allo scopo di compattare il suolo lunare prima del contatto:

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