Obsolescenza e procurement di portaerei e carri armati

Se la fine delle portaerei è così imminente allora perchè anche loro ne stanno costruendo (o vorrebbero farlo)? :slightly_smiling_face:

I discorsi come questo mi ricordano molto quelli sulla fine dell’era dei carri armati a causa della comaprsa di armi AT portatili. Eppure, nonostante che discorsi del genere vengano fatti regolarmente praticamente dalla fine della WWII, i carri sono ancora presenti sui campi di battaglia (e con un peso decisivo). Per le portaerei il discorso non è troppo diverso.

Il futuro della portaerei non è affatto a rischio, è ancora la “regina dei mari” e lo sarà ancora per molto tempo a venire.
Il dibattito, semmai, non è se costruire o meno altre portaerei ma di quale tipo.

Negli Stati Uniti il gigantismo delle CVN viene periodicamente messo in discussione, negli anni '70 del secolo scorso si palesavano navi piccole ed equipaggiate con caccia VTOL le cosiddette SCS (Sea Control Ship), ed adesso si vorrebbero portaerei di dimensioni più contenute equipaggiate con caccia VTOL (F-35B) e convertiplani (V-22).
In effetti la nuova classe Ford (CVN-78) è arrivata a costare l’astronomica cifra di 13 miliardi di dollari trascinandosi appresso tutta una serie di critiche. Pertanto il Pentagono sta guardando a navi di dimensioni e (soprattutto) costi contenuti, come la nostra Cavour (C-550) che ha riscosso notevole interesse nelle recenti qualificazioni alle operazioni con gli F-35B al largo della costa di Norfolk.

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OT i carriarmati sono a forte rischio adesso che le armi AT si chiamano droni volanti

difatti si fanno sviluppi soprattutto sui mezzi a supporto della fanteria che però non sono veri a propri carri ma oggetti che si possono difendere atti al trasporto truppe

Che il sistema di procurement del DoD andrebbe rivisto è pacifico. Che la soluzione al gigantismo sia una moltitudine di mini portaerei è IMVHO qualcosa di molto discutibile. In una nave così piccola è difficile se non impossibile infilarci una catapulta, a meno di compromessi estremi. Questo porterebbe inevitabilmente al solo uso di velivoli STOVL ed elicotteri, in pratica la stessa componente imbarcata dalle LHD. Cosa che restringerebbe enormemente il numero e tipo di velivoli imbarcabili, oltre che alle prestazioni degli stessi. Tutto questo non ha senso, sarebbe un passo indietro significativo in fatto di capacità operative e strategiche. Anche perchè ricordo di aver letto tempo fa quello a cui ti riferisci, ma l’idea (se ricordo bene) era quella di coadiuvare le massicce CVN, non sostituirle.

Il fatto che nessuna marina con capacità ed ambizioni da blue water navy intenda sbarazzarsi di questi colossi dei mari è un segnale piuttosto chiaro: gli USA, beh, sono gli USA. I cinesi passo dopo passo stanno seguendo la stessa strada, con la/le Type 003 (CATOBAR, propulsione convenzionale) e in un futuro più lontano le Type 004 (CATOBAR, propulsione nucleare, di stazza analoga alle attuali Nimitz/Ford). I francesi, dopo la De Gaulle, pianificano anche loro di dotarsi di un’altra CVN. I russi… fanno annunci e presentano modellini, e poco altro, perché son senza quattrini e un vero use case che giustifichi una nave del genere, per il momento si limitano a tenere quel dinosauro acciaccato della Admiral Kuznetsov per non perdere quel poco di know how e capacità aeree imbarcate che gli sono rimaste. I paesi in grado di permettersi CV (e annesso CSG) sono pochi visti gli enormi costi derivanti dall’acquisizione e mantenimento di queste forze.

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UCAV e loitering munitions sono “la fine dei carri armati” esattamente come lo è stato l’avvento dei cacciabombardieri e più in generale piattaforme da CAS ad ala fissa e rotante decenni fa (spoiler: non lo sono state).

Anche perchè veicoli più leggeri sarebbero ugualmente se non più vulnerabili a tali sistemi. Intendiamoci, l’avvento degli stessi è stata una rivoluzione ed avrà conseguenze tattiche e strategiche di ampissimo respiro in futuro, ma non va a risolvere quello che è lo use case degli MBT, ovvero la necessità di una piattaforma mobile molto ben protetta e con una massiccia potenza di fuoco. L’avvento e la proliferazione di UAV/UCAV e loitering munitions comporterà quasi certamente una corsa sia ad innovazioni tecnologiche che nuove tattiche e dottrine per contrastare la nuova minaccia. Appunto come è stato per l’avvento degli ATGM ed RPG (e gli israeliani ne sanno qualcosa).

Ma stiamo decisamente andando OT :sweat_smile:

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Le grandi portaerei erano già “a rischio” negli anni settanta, quando i sovietici dedicarono interi reggimenti di bombardieri al lancio di missili antinave grandi come suv proprio per contrastarle (il sistema AEGIS nacque proprio in risposta allo scenario con decine di missili antinave lanciati in contemporanea)…

Eppure sono ancora qua…

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Recentemente non c’e’ stata, e si spera non ci sara’, nessuna guerra con belligeranti non troppo asimmetrici per metterle alla prova. Anche la linea maginot era ancora li fino a che non si e’ visto che non funzionava.

E’ perfettamente plausibile che sistemi di armi su cui investono ancora parecchio si rivelerebbero alla prova dei fatti inefficienti e/o vulnerabili.

Pero’ non volevo partecipare a questo 3d in quanto a parte l’OT l’idea di usare una portaerei per lanci spaziali continua a sembrarmi insensata.

Mi sto convincendo che gli stati si inventano le soluzioni per spendere i soldi, invece di spendere soldi per avere soluzioni. Capisco i posti di lavoro ecc ecc pero’ non possiamo restare benestanti a lungo facendo cose insensate. Ci vuole una selezione, e se non la fa il mercato dovrebbe farla il decisore, senza pieta’, perche’ per salvare un dinosauro dissangui orde di mammiferi.

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Non sono d’accordo.

Il “Peppino” (come viene affettuosamente chiamata dal suo equipaggio) è dotato di una vasta gamma di apparati HW/SW che gli consentono una capacità C3 (Comando, Controllo e Comunicazione) che, ovviamente, è molto utile in una nave destinata non solo al lancio in se ma anche al controllo dei parametri di lancio di un qualsivoglia vettore.

Una piattaforma civile magari costerebbe meno come scafo in se, ma quanto costerebbe il suo allestimento?

Apparati comunque destinati ad usi militari, dovresti svuotarla completamente e riallestirla coi sistemi necessari al lancio di vettori spaziali… Forse giusto i collegamenti satellitari si salverebbero…
Oltretutto servirebbe in ogni caso una seconda nave, non credo proprio che lascerebbero gente a bordo durante il lancio…