Ho letto questo articolo su OGGI SCIENZA
http://oggiscienza.it/2015/10/13/scienza-complotto-facebook-bufale-disinformazione-social/
che parla delle dinamiche che avvengono nelle “conversazioni” sui social.
Anche se FAIT non è FB direi che ogni tanto queste dinamiche si vedono anche qui, post che passano subito allo sberleffo, utenti di serie A ( quelli che dicono quello che vorremo dire noi o di cui ci “fidiamo” a prescindere ) e serie B ( quelli che dicono una cosa diversa da quella che pensiamo noi, o che riteniamo meno affidabili ) etc.
Che ne pensate?
Secondo voi questa modalità di discussione che permette sicuramente più libertà di parola ( nessuno più prenderti a schiaffi su un social ) ma altrettanto, se non di più, si presta a fraintendimenti è il mezzo giusto per diffondere informazioni scientifiche?
Visto che i contenuti web sono usufruibili da una platea con livelli di istruzione, mentalità, lingua etc etc diversissimi è possibile utilizzare un linguaggio comune? O per dirla con parole più semplici è possibile farsi capire in maniera assolutamente non fraintendible?
il motivo per cui uno sui social o sui forum scrive o interviene non sempre è dettato dalla voglia di capire o capirsi con i propri interlocutori
quindi in molti casi non c’è sintesi o grammatica comune che tenga
per tutto il resto c’è pazienzacard
Qui c’é sicuramente la “barricata” verso i complottisti, come dice l’articolo. Ma é giusto che sia così perché questo non é un social, ma una discussione tecnica ad una rivista di divulgazione. Per il social, ci si linka tra chi vuole su FB
No. Anzi, sono stato frainteso, forse no. Ma anche sì, dipende.
La lingua parlata e scritta è sempre ambigua; per capire bene devi conoscere la persona ed il contesto. E poi ancora… e mi fermo qui.
Solo il linguaggio matematico dovrebbe essere completo, autoconsistente e libero da fraintesi; poi arriva un Goedel qualsiasi, e rovina tutto.
Che anche la lingua parlata possa dare adito a fraintendimenti è risaputo
Quello che chiedevo io se il mezzo (il forum, il social) sono loro stessi causa di fraintendimento a causa ( per dirne una ) della asincornicità della comunicazione o se, grazie all’anonimato ( o quasi ) che spesso questi permettono si è portati a dire di più o comunque a dire le cose in modo diverso da come le diremmo faccia a faccia?
Ma a cosa serve commentare se non vuoi farti capire?
E’ solo la smania del commento? Del dire “ho scritto anche io” ?
Ma a cosa serve commentare se non vuoi farti capire? E' solo la smania del commento? Del dire "ho scritto anche io" ?
Sì. Anche. Il web è terreno perfetto per psicotici & borderline.
Poi alcuni pensano di essere letti nel pensiero, non si rendono conto di non essere comprensibili.
La seconda che hai detto.
P.S.
Dovevo pur commentare anch’io
il fatto poi che è gratis può aiutare
Si.
Senza alcuna ombra di dubbio, il non parlarsi di persona , lo stesso utilizzo della forma scritta e la " dematerializzazione" dell’ interlocutore, portano ad un comportamento molto differente rispetto ad una conversazione faccia a faccia.
Piccolo esempio: In uno dei miei primi post su questo forum, un utente mi rispose con una fragorosa risata, risata che, naturalmente, non si sarebbe mai nemmeno sognato di fare in faccia ad uno sconosciuto in una conversazione" dal vivo".
In particolare poi, noto spesso che si tende a percepire come veri e propri attacchi personali, critiche rivolte magari ad un contesto più generale, e a rispondere in maniera aggressiva a frasi che possano mettere, anche in minima misura, in cattiva luce ciò che riteniamo" nostro" ( squadra di calcio, partito politico, associazione, convinzioni ecc…).
Anche su questo forum , dove le tesi antiscientifiche e complottiste vengono stroncate all’ istante, lasciando così una parte di pubblico che alla fin fine non ha idee così distanti, spesso le discussioni non portano ad un avvicinamento delle posizioni , ma ad uno scontro che porta un idea a prevalere sull’ altra.
Fortunatamente questa é solo una parte della vita sul forum, nel senso che , nella maggior parte dei casi, ci si riesce a capire . Chi è meno esperto ha la possibilità di imparare da chi ne sa di più, chi trova una cosa interessante la condivide con gli altri, chi ha domande ottiene quasi sempre delle risposte ecc…