Sembra essere stato un esperimento del 2008 e mi chiedeva se “i miei amici spaziali” ne hanno per caso sentito parlare, se avete qualche notizia in più…
Per aver ricevuto 300.000$ di finanziamento dall’Agenzia Spaziale Giapponese (se è vero), spero che qualche risultato lo abbia dato… (MA CHE SENSO HA??)
È la prima volta che ne sento parlare, e di sicuro ancora non l’hanno lanciato. Magari sarebbe utile provare a fare qualche ricerca su questo Shinji Suzuki.
Se tu interessa, ci fu qualcuno che mise un bel po’ di aerei di carta in una scatola e la attaccò a un pallone stratosferico. E ogni aereo aveva stampato il nome del progetto e il sito internet (che ovviamente ora non mi ricordo), in modo che chi a terra trovava gli aerei poi andava sul sito e diceva dove era stato trovato l’aereo. E alcuni sono arrivati davvero lontano dal punto di lancio!
Se non sbaglio dovrebbbe esserci un topic sul forum su questa cosa.
Si, c’è del vero, vedi qui: http://www.oriplane.com/en/top.html
Inoltre, qui http://iss.jaxa.jp/library/video/omoshiro_090729.html un filmato del 2009 preso all’interno di Kibo con esperimenti divulgativi riguardo alla microgravità, appare pure il famoso aereo di carta! Purtroppo è in giapponese, non ho mai trovato una versione sottotitolata, ma è godibile anche senza conoscere il giapponese…
Io invece mi chiedo come" volerebbe nel vuoto" Mettiamo che lo lancino durante un eva, cosa cmq non facile con una tuta, ma poi perchè dovrebbe scendere verso la terra e non restare in orbita come un altro pezzo di spazzatura spaziale?
Prima o poi scenderà ma non credo che la spinta “manuale” basterebbe…
Magari dico solo cavolate ma… BAH
Considerando che non c’è abbastanza atmosfera per creare portanza, lanciandolo nel vuoto proseguirebbe sulla sua orbita con un assetto non controllato (ovvero rotolando a caso). Dopodichè con il tempo l’attrito atmosferico lo farebbe rientrare, come succede con tutti i detriti spaziali in orbita bassa. E a quel punto direi che prenderebbe fuoco come ogni altro detrito o meteorite che incontra l’atmosfera… dubito seriamente che riescano a fare un aereoplano di carta che sopporti le temperature e lo sforzo meccanico a cui si è sottoposti durante un rientro in atmosfera.
Cosa diversa è invece l’aeroplanino lanciato dentro kibo. In quel caso per farlo volare dritto bisogna settare le ali in modo da avere portanza nulla… e a quel punto non ha molto senso piegare il foglio di carta a forma di aeroplano, vola dritto anche se lo appallottoli
Isa, scende per forza perchè il vuoto non è vuoto, e l’aeroplanino verrebbe frenato dalle poche molecole d’aria presenti. Avendo un grande rapporto superficie/peso, rallenta prima di una cosa massiccia come la ISS e quindi scende.
Però… diventerebbe un brutto pezzo di space junk, non tracciabile dai radar (salvo mettergli dentro un pezzo di filo conduttore o metallizzare la carta), e con un’energia di 120 kJ (malcontati). Assolutamente distruttivo in caso di impatto. Idea romantica, ma forse poco pratica.
Si volevo dire esattamente quello, ovvio che prima o poi scenderà, tutta la spazzatura che è in orbita prima o poi scenderà, vedi UARS
Volevo dire che se anche lo lanci non procederà planando verso la terra come illustrato in alcuni dei siti precedentemente indicati ad esempio http://www.oriplane.com/en/photo/20080117p/kikann-p.jpg
In effetti parecchi siti ne parlano, uno fra tutti questo http://www.usatoday.com/tech/science/space/2008-03-27-origami-space-shuttle_N.htm
(ma anche altri, sia generalisti che specifici tipo Air & Space) ma tutti riportano la notizia come qualcosa che forse succederà, ma che non è ancora stato fatto. Beh, data la bilancia pro/contro non mi pare proprio il caso.
Mi colpiva questa promessa della Jaxa “The Japan Aerospace Exploration Agency, or JAXA, accepted it Wednesday for three years of feasibility studies and promised up to $300,000 in funding per year” (presa dal link)
Micrometeoroid & Debris Protection System (o qualcosa di simile): sistema di protezione dai micrometeoroidi e detriti spaziali. In prima approssimazione: le pareti e il rivestimento esterno del modulo.
Ciao a tutti! E’ il mio primo messaggio, anche se sono iscritto gia’ da un po’
A naso, mi verrebbe da dire che dovrebbe arrivare fino a terra (a meno che non incontri un temporale). Essendo cosi’ leggero l’atmosfera non dovrebbe rallentarlo tanto nelle fasi iniziali da permettergli di arrivare giu’ senza bruciare?
Se ho scritto una cavolata perdonatemi
Beh, quei fetentoni del Register hanno gia’ lanciato il progetto PARIS (Paper Aircraft Released Into Space), ed adesso stanno studiando per il progetto LOHAN…
Riguardo ad un rientro dall’orbita, ok che pesa veramente poco rispetto alla superficie, ma penso che i primi fili d’aria, presi ad alcuni km/s abbiano lo stesso effetto di una schioppettata… Forse si sgretolerebbe prima di sviluppare grosse temperature, solo per stress meccanico (rosa di pallini da caccia vs. foglio di giornale)…
Quello che mi interessava:
“ad una velocità di mach 7 e ad una temperatura di 240 gradi non ha subito danni.”
Va bene la temperatura, va bene anche che piegando varie volte un giornale si ottengono delle clave niente male o ci si apre il tappo della birra…
Si infatti, ignorante in materia, ma anche a me sembra strano. C’è scritto che è stato rivestito con uno speciale spray (vorrei tanto rivestire un guanto con quello spray e andare a trovare l’ex datore di lavoro), ma un mach 7 per un foglio di carta… boh, mi sembra un po’ fantascientifico