Orologio Mercury e Tute pressurizzate misteriose

Forse ho un’idea di chi possa aver realizzato il modello.
Ai primi degli anni '60, immediatamente a cavallo del volo di Glenn, la Mc Donnell (produttrice della capsula) produsse una serie di mock-up rappresentanti in maniera fedele la Mercury.

Evidentemente il Mock-up di Ciampino deve essere stato prodotto dalla casa madre (salvo prove contrarie). Consultando l’autorevole sito “A Field Guide to American Spacecraft” non ho trovato prove di un modello dato all’Italia, ne di un modello “mancante”.

In ogni caso le somiglianze con quelli in possesso degli americani sono notevoli. Giusto come termine di paragone posto la foto di uno dei modelli in esposizione negli USA (presso il “Pate Museum of Transportation”).

Giudicate voi stessi le somiglianze…

Benvenuto anche da parte mia!!!

A te risulta che gli italiani abbiano testato una tuta pressurizzata di produzione nazionale??? Spacewalker aiuto!! :scream:
Ricordo di aver letto su di un "Volare" di una ventina di anni fa un articolo in cui si diceva che tra la metà e la fine degli anni 60 a Guidonia dei piloti collaudatori dell'AMI effettuarono dei test con "combinazioni pressurizzate".Ignoro se fossero tute di origine USA (la cosa più probabile) o qualche prototipo di produzione nazionale.Non dimentichiamo che negli stessi anni sia i Francesi che gli Inglesi produssero modelli di tute full pressure suit IVA.Tra l'altro ai tempi,a quanto mi risulta,l'Italia era piuttosto all'avanguardia in fatto di medicina spaziale.P.S. A me il casco delle tuta del manichino che si infila nella Mercury non sembra Francese.Somiglia più a certi caschi simil bolla in uso per i prototipi delle tute Apollo e MOL.
Anch'io ho trovato riferimenti (ma non foto purtroppo) di una capsula Mercury esposta in una mostra itinerante nel 1962.Deve senz'altro trattarsi del nostro mock-up.Ma la tuta indosso al manichino che sporge dal portello della capsula,che modello è? non certo una tuta Mercury,nè Gemini.Si tratta forse di una combinazione pressurizzata Francese,o è addirittura una pressure suit Italiana sperimentale testata a Guidonia negli anni 60?

Mah … la mancanza di informazioni a riguardo è palese la cosa mi irrita alquanto…
Per quanto detto, non ho elementi per poter dare un giudizio, qui si entra nella storia dell’Astronautica Italiana che come sappiamo sembra ricoperta da un alone di mistero.
Come ha già detto Carmelo, è più probabile che quella tuta possa essere di costruzione francese, inglese oppure un modello italiano in fase di sperimentazione. Del resto, nel 1935 il Col. Pezzi battè il record mondiale d’altezza proprio con una “tuta pressurizza” realizzata per lo scopo convertendo uno scafandro da palombaro… La tecnologia e l’ingegno italiano potrebbero senza dubbio aver messo in campo delle combinazioni pressurizzate per impieghi militari.
Gli inglesi per esempio produssero prorio nel ‘62 la Windak di cui postai alcune foto qui: http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=6170.08
ma le somiglianze con quella del manichino che si infila nelle Mercury sono nulle. E’ presumibile quindi ipotizzare che le tute fossero di provenienza USA, visto che il casco si avvicina per somiglianza a quei prototipi simil bolla a cui accennava Carmelo. La tuta vestita dal manichino però mi sembra più una tuta tipo nomex da IVA tipo quelle impiegate nelle missioni Apollo … mi sembra di scorgere una chiusura sulla schiena (zip?) in oltre è troppo “floscia” per avere una sacca interna pressurizzable. Direi che sono necessarie maggiori info a riguardo e, sicuramente, il nostro “indagatore” potrebbe reperirle. Tempo fa cercai di contattare direttamente il Cap. Medico Landolfi che si addestrò alla Città delle Stelle con le tute Sokol e che studiò apparati ORLAN per avere info riguardo le tute prodotte in Italia ma non ho avuto risposta.

Credo che questo topic abbia assunto connotazioni un pò OT :smiley: Occorrerebbe “sezionarlo” e trasmigrarlo nella sezione apposita …

Mi associo a Spacewalker la tuta bianca del manichino pare fatta in Nomex, ed è sicuramente di derivazione aeronautica (anche se le due cerniere diagonali ai lati del collo non le ho mai viste in una tuta da pilota).

Per quanto riguarda il casco potrebbe (e dico potrebbe) appartenere ad una combinazione di volo Mark IV della US Navy (da cui dervò a suo tempo la tuta pressurizzata usata nei voli Mercury).

In ogni caso il mock-up è molto fedele e di ottima fattura, tanto che è possibile distinguere il cruscotto della Mercury.

:wink: Nel repertorio fotografico del vostro “indagatore” sono presenti anche queste immagini che mostrano (o meglio, che cercano di mostrare…) il dettaglio dei quadri strumenti nell’abitacolo del simulacro della Mercury presente nell’esposizione AAA di Pescara:

Altra immagine:

Ottima foto, Luigi.

Come avevo scritto il dettaglio della capsula è impressionante, considerando anche la replica fedele del cruscotto. :scream:

L’unico appunto è che la capsula pare sia stata ridipinta (in sede di restauro) con un “indigo blue” o un “blu mezzanotte US NAVY”, piuttosto che in nero…

:grinning: …La capsula è stata riverniciata da una carrozzeria di Pescara… :grinning: :grinning: :grinning: :grinning: :grinning: :grinning:

Infatti la capsula è un pò troppo blu.P.S. Il casco non è Americano.Sinceramente non mi pare neanche francese (quelli francesi erano molto più simili a quelli delle tute a pressione USA anni 50 tipo U2).Produzione made in Italy? P.P.S. La tuta bianca non è una pressure suit,ma nemmeno una tenuta nomex modello Apollo.Secondo me deve essere l’overgarnment di una tuta pressurizzata (questo spiega le cerniere laterali fatte per accomodare il collo dell’overgarnment sotto l’anello del collare di aggancio della IVA suit).Anche quì non mi pare roba nè Americana nè Francese.

Ragazzi, dobbiamo approfondire questo arcano mistero.
Dalle foto postate da Luigi si definisce meglio la sagoma del casco. Non credo sia di fabbricazione USA ma neanche inglese ne francese. Idem dicasi per la tuta, probabilmente se di IVA non si tratta (la disposizione delle cerniere infatti sembrano appositamente studiate per “fittare” in maniera ottimale), potrebbe essere effettivamente un rivestimesto esterno di qualche apparato pressurizzato.
A questo punto la domanda nasce spontanea … produzione Made in Italy? Attrezzature realmente utilizzate oppure solo ricostruzione scenica??? :roll_eyes:

Io propendo per la tesi dell’overgarnment.Tra l’altro ,a parte le cerniere che sembrano fatte propio per aggiustare il capo sopra una tuta a pressione “nuda”,guardate la stoffa verde che esce dal polsino.Sembra una tuta di volo messa sotto per “riempire”.Anche le generose larghezze della schiena fanno pensare che l’indumento fosse stato creato per essere messo sopra a qualcosa di voluminiso.Non credo che questa stranissima tuta sia un mock-up di fantasia fabbricato per l’esposizione.Che senso avrebbe? tra l’altro non somiglia neanche lontanamente ad una combinazione Mercury.No io credo che sia qualcosa trovata in magazzino ed adattata.Già,ma cosa? Spacewalker,ammettendo sia un prototipo Italiano,quale ditta avrebbe potuto fabbricare una tuta a pressione per l’AMI negli anni 60?

ammettendo sia un prototipo Italiano,quale ditta avrebbe potuto fabbricare una tuta a pressione per l'AMI negli anni 60?

Una sola, la Pirelli.

Ragazzi,non ci crederete ma forse ho risolto il mistero.Cominciamo dall’inizio:allora la nostra tuta non è nè Americana,nè Inglese,nè Francese,anche se l’overgarnment somiglia a quello della tuta Francese.

Non ci crederete ma la nostra tuta è…Svizzera! o per lo meno,ho trovato delle foto di piloti Svizzeri (primi anni 70) con indosso la combinazione "pressurizzata in questione.Resta l’interrogativo:la tuta è di produzione svizzera (e nostri piloti l’hanno adottata per compiere dei test)o è stata ideata e costruita in Italia negli anni 60 e venduta su licenza alla Svizzera?

Del resto guardate un pò la foto originale:a sinistra un altro overgarnment,a destra la tuta “nuda” con il casco.Una “pirelli” anni 60? Forse una versione Italiana “ibrida” di quella Francese?P.S. le altre due combinazioni bianche sullo sfondo sembrano dei “cooling garnment”.Sono relative alla nostra tuta,o si tratta di materiale diverso?

Carmelo … SANTO SUBITO! :smiley:
Allora, con tutta probabilità c’hai azzeccato … :grinning:
Dunque, andiamo con ordine. Le immagini che hai trovato sono più che esplicative, e se rapportate all’immagine orignale ci aiutano a capire meglio.
Nella foto con i 4 aviatori svizzeri la tuta è ben visibile, il casco lo è altrettanto e se raffrontato con l’immagine originale, la somiglianza è pressochè assoluta. Io credo che, facendo rierimento all’immagine originale con la capsula, il primo manichino a destra indossi una sorta di “superpippo” o indumento intimo lungo o “Long John” dato che non vedo dispositivi di raffreddamento, quello subito alla sua destra sembra indossi un’altro tipo di indumento intimo, oppure potrebbe essere un indumento da indossare sopra il “Long John”, il manichino in centro indossa una tuta a pressurizzazione parziale per i voli d’alta quota molto simile alle tute capstan americane tipo (MC-3) o alle VKK sovietiche. Difatti ai piedi del manichino troviamo un contenitore per casco mentre l’altro manichino a sinistra che è rivestito anche dell’overgarment tiene in mano una borsa militare che dovrebbe contenere l’apparato a pressurizzazione parziale. E’ molto simile alla sacca in cui viene conservata la mia VKK-6M. In una foto che hai postato si vede bene fuoriuscire dall’overgarment il tubo di pressurizzazione delle sacche Anti-G e dei tubi laterali.
Resta ora da fare il passo successivo, ovvero scoprire se è “roba” italiana venduta poi agli svizzeri (in Italia solo la Pirelli aveva tecnologia e potenzialità per realizzare apparati simili su larga scala), oppure se sono apparati svizzeri costruiti su licenza in Italia… Oppure è una sorta di ibrido derivato da un apparato francese???

Dite che una mail alle PR dell’aviazione militare Svizzere otterrebbe un qualche riscontro?
E alla nostra AM?
Certo che se LOrlandi riuscisse a reperire i riferimenti di chi organizzò la manifestazione a Pescara saremmo quasi a cavallo!
LOrlandi, ci sei? :smiley:

Da un vecchio articolo in mio possesso “Under Pressure” di Mick Prodger estrapolato dalla rivista Aviation Illustrated (ottobre 1996), ho trovato che il casco indossato dal manichino esposto alla mostra di Pescara somiglia tantissimo all’USAF HGK-13 full pressure helmet prodotto dalla David Clark Co…