Paleoinformatica e Pentagono

Come diversi di voi sanno, un altro dei miei hobby è il collezionismo informatico. Recentemente ho rimesso in funzione qualche vecchia macchina, fra cui un calculator HP 9821A del 1971, che ora funziona bene (a parte la stampante, le gomme se ne sono andate) e penso di essere l’unico possessore di una memoria magnetostrittiva Olivetti funzionante, quella della Programma 101, per intenderci.
Negli anni '80 ho lavorato su alcuni mini IBM S/1, e ora… scopro che il Pentagono li usa ancora. Per cui, specialmente per chi ha letto Command and Control, questa è la notizia, con buona pace del GAO:

Chissà se in ambito spaziale c’è ancora qualcosa del genere in servizio? Nel blocco occidentale, voglio dire, perchè in Russia credo non ci siano problemi a trovarne :slight_smile:

vecchio degli anni 80 no ma lessi nel libro di Nespoli che un computer sulla iss tempo che viene certificato per lo spazio e calcolando il tempo che sta in orbita ormai avrà hardware vecchio di 15 anni

Allora com’è possibile che abbia i requisiti hardware per eseguire Windows 7? :astonished:

Casualmente proprio due giorni fa ho dovuto rimettere in funzione un programmatore di plc risalente agli anni '80 per un collega.

Non penso si riferisse ai laptop, ma ai computer che controllano i sistemi e il data handling.
Siamo ben oltre i 15 anni, per columbus, almeno.

credo che i laptop e altri device glieli mandino con relativa facilità se servono (in media un laptop pesa uno-due chili…) oltretutto mi pare di aver sentito che hanno anche qualche ipad, ma tutti questi computer sono più per uso personale che per gestione della stazione (dove ci sono degli ibm thinkpad ad occhio). Poi quel poco di cultura astronautica me la sono fatta quì dove c è gente molto più competente di me, quindi felice di essere corretto! :smile:

se non ricordo male i Voyager devono ancora essere controllati con dei terminali degli anni 70. e finche’ funzionavano i Pioneer si dovevano usare ancora le schede perforate!
e poi ci sarebbe il discorso delle memorie a nastro Ampex degli anni 60 resuscitate per salvare i dati originali dei Lunar Orbiter

Non so cosa usi il backend, ma in un documentario sulle voyager ho visto usare normali PC.
Non credo che esista hardware di quell’epoca che non sia stato virtualizzato.

Pare anche a me, ricordo un miniVax. Al massimo avranno HW d’epoca come supporto all’engineering model.