Vorrei invitarti a considerare che i “corpi portanti” previsti negli ultimi anni atterrano sempre con paracadute “a vela” che riducono la velocità di contatto con il suolo a pochi metri al secondo. Quindi niente velocità “folli” o piste chilometriche. Un ARIES A sarebbe in grado di fermarsi in meno di 100 m.
chiedo: A che punto sono gli studi e gli esperimenti circa i paracadute a vela,ala di Rogallo,Paraglider e simili nei veicoli spaziali? I problemi di ripiegamento-dispiegamento,ecc possono dirsi risolti? Esistono ancora nodi irrisolti ,e se si,quali?
Vorrei invitarti a considerare che i "corpi portanti" previsti negli ultimi anni atterrano sempre con paracadute "a vela" che riducono la velocità di contatto con il suolo a pochi metri al secondo. Quindi niente velocità "folli" o piste chilometriche. Un ARIES A sarebbe in grado di fermarsi in meno di 100 m.
chiedo: A che punto sono gli studi e gli esperimenti circa i paracadute a vela,ala di Rogallo,Paraglider e simili nei veicoli spaziali? I problemi di ripiegamento-dispiegamento,ecc possono dirsi risolti? Esistono ancora nodi irrisolti ,e se si,quali?
Mi viene in mente la capsula del Genesis col suo paracadute a vela. Mai apertosi…
chiedo: A che punto sono gli studi e gli esperimenti circa i paracadute a vela,ala di Rogallo,Paraglider e simili nei veicoli spaziali? I problemi di ripiegamento-dispiegamento,ecc possono dirsi risolti? Esistono ancora nodi irrisolti ,e se si,quali?
Nel corso degli anni sono condotti numerosissimi test, tutti (più o meno coronati da successo) tra gli ultimi quelli relativi all’X 38.
Naturalmente, data la configurazione dell’Orion, non si può ricorrere ad un parasail quanto ad un paracadute normale…
Credo che nel caso di un veicolo dotato di ala di rogallo, un paracadute di emergenza sia assolutamente indispensabile.Immagino anche che nel caso di sedili eiettabili per problemi in fase di rientro lo sganciamento dell’ala sia contemporaneo all’eiezione degli Astronauti,altrimenti sai che botta!