Patch missione primo astronauta UAE

Come succede per gli astronauti europei anche Hazza Al Mansouri, il primo astronauta degli Emirati Arabi Uniti (UAE), avrà cucito sulla sua tuta pressurizzata Sokol una patch dedicata alla sua storica missione nello spazio. Partirà il 25 settembre dal Cosmodromo di Bajkonur insieme al Comandante della Sojuz MS-15 il cosmonauta Oleg Skripochka ed all’astronauta della NASA Jessica Meir; raggiungendo la Stazione Spaziale Internazionale dopo un viaggio di 6 ore. La sua missione si concluderà 8 giorni più tardi quando ritornerà sulla Terra insieme ad Alexey Ovchinin e Nick Hague a bordo della Sojuz MS-12.

Dopo una lunga parentesi “storica” andiamo alla patch, presentata ufficialmente lo scorso 24 giugno a Doha. E’ stata disegnata dall’Agenzia spaziale degli Emirati con la collaborazione del Federal Youth Authority. Al centro in un cielo stellato e contornato da due bandiere del paese, è raffigurato il volto del fondatore e primo presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Zayed Al Nahya, a rappresentare l’ambizione del defunto sultano che ha invitato i giovani del paese a esplorare lo spazio. A rafforzare questo aspetto nella parte bassa c’è la dicitura UAE Astronaut Mission 1 infatti Hazza Al Mansoori sarà solo il primo di tanti altri astronauti del paese che in futuro andranno nello spazio.

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Andando a curiosare sul background dell’astronauta, la sua formazione, la durata e il tipo di selezione e addestramento, la sua missione mi sembra molto più simbolica che altro…

E’ corretto definire la sua missione “simbolica” per diversi motivi, a prescindere dalla durata effettiva di 8 giorni, perché:

  • L’agenzia spaziale degli Emirati Arabi Uniti è relativamente giovane, fondata nel 2006 e con qualche progetto realizzato;
  • Come descritto nella patch, Hazzaa AlMansoori fungerà da ispirazione (non mi azzardo a fare paragoni) per i giovani emiratini che in futuro esploreranno lo spazio;
  • Il suo programma scientifico ha proprio questo scopo, far “avvicinare” e conoscere ai giovani lo spazio e tutte le sue potenzialità. A proposito molti esperimenti sono stati proposti da loro.
  • Se questa prima storica missione andrà bene, nulla toglierà che in futuro ci potrebbero essere nuovi accordi/partnership internazionali anche per progetti più grandi e duraturi.
  • Da sottovalutare i “potenziali” risvolti positivi che avrà questa missione nel paese sotto il punto di vista socio-culturale.

Non era mia intenzione…

Comunque, qualcuno sa spiegarmi questa ‘rotazione’ particolare degli equipaggi ISS? Con solamente 2 astronauti che salgono e 2 che scendono?

Per far tornare sulla Terra il flight participant (Hazzaa AlMansoori) si cambia la composizione al rientro di tre equipaggi Sojuz, nello specifico:

  • MS-12 (Alexey Ovchinin, Nick Hague e Christina Koch);
  • MS-13 (Alexander Skvortsov, Luca Parmitano ed Andrew Morgan)
  • MS-15 (Oleg Skripochka, Jessica Meir e Hazzaa AlMansoori).

Questa qui sopra è la situazione al lancio e per lasciare libero il seggiolino ad un’altra persona Christina Koch e Andrew Morgan rimarranno sulla Stazione per più tempo in modo da avere comunque le Expedition composte da 6 persone.

Christina Koch prenderà a Febbraio il posto di Andrew Morgan sulla Sojuz MS-13 mentre lui ritornerà con la Sojuz MS-15 (indicativamente ad Aprile) prendendo quello di Hazza AlMansoori già tornato sulla Terra ad Ottobre con il posto lasciato da Christina Koch sulla Sojuz MS-12. Ricapitolando con uno schema che rende più chiare le idee:

  • MS-12 (Alexey Ovchinin, Nick Hague e Hazzaa AlMansoor);
  • MS-13 (Alexander Skvortsov, Luca Parmitano e Christina Koch)
  • MS-15 (Oleg Skripochka, Jessica Meir ed Andrew Morgan).
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Grazie, quindi Koch e Morgan rimarranno 9 mesi anziché i ‘soliti’ 6?

Orientativamente 11 mesi per Christina Koch e 9 per Andrew Morgan; sai poi è questione di giorni nel calcolo definitivo.

Sarà interessante vedere gli effetti di 11 mesi di microgravità sul corpo di una giovane donna…

È legato al fatto che i Russi hanno ridotto gli investimenti per la ISS, il che porta ad avere le expeditions con 4 astronauti e 2 cosmonauti, invece del 3&3 come era in passato.

Con questa situazione, si rimescolano gli equipaggi delle Soyuz e ci sono delle Soyuz con dei posti vuoti, che i Russi usano per i “turisti”.
In questo caso è un astronauta pagato da uno stato, non un privato, ma per i Russi è a tutti gli effetti come un turista.

Tornando agli UAE, per guadagnare esperienza su come si supporta una missione, ingegneri degli UAE visiteranno COL-CC nelle prossime settimane e faranno on the job training con i controllori di volo di Columbus.

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