Dumitru Prunariu, che nel Maggio 1981 aveva partecipato al volo Soyuz-40, verso la Salyut-6 ha fatto domanda di pensione alle Autorità Militari in quanto Ufficiale della Forza Aerea Rumena.
Con sua grande sorpresa le Autorità, competenti al calcolo dell’importo, non gli hanno riconosciuto i tre anni trascorsi in URSS per la selezione, l’addestramento e le attività post-volo.
La motivazione addotta è che mancano i documenti giustificativi comprovanti la sua attività.
Nel clima dei tagli sociali attualmente regnante in Romania, come altrove, lo spazio viene evidentemente considerato con sufficienza.
la storia di Prunariu era una delle piu’ interessanti riportate nel documentario “Comarade Cosmonaute” che ho avuto modo di segnalare tra i programmi TV a dicembre.
in sostanza fu l’unico dei cosmonauti del programma Interkosmos a non ricevere un’accoglienza da eroe al su rientro in patria perche’ Ceausescu non poteva tollerare altri culti della personalita’ (che non fossero della propria personalita’, ovviamente).
In fondo gli e’ andata ancora bene. Il cosmonauta bulgaro ha avuto pochissimi riconoscimenti alla caduta del regime, e’ stato pensionato anticipatamente e oggi dirige il primo golf club di Sofia, mentre il cosmonauta afgano ha lasciato il suo paese poco prima dell’arrivo dei mujahedin a Kabul e oggi vive come rifugiato in Germania
Credo che in fondo sia andata bene a tutti e tre. Hanno vissuto un’esperienza unica che pochi privilegiati potranno ripetere ancora per molto tempo.
questo e’ particolarmente vero per quei paesi come l’Afghanistan, la Mongolia, Cuba, la Siria, che la ricerca spaziale la vivono da lontano…
Che tristezza.