Perchè verniciare il Saturn V?

Salve, spero di non aver sbagliato sezione :smiley:

Come mai il Saturn veniva verniciato? Lasciando il metallo nudo non si risparmia qualche quintale di vernice? In effetti la domanda si può estendere a qualsiasi vettore ma ne ho una più specifica: :smiley: perchè il saturn era bianco e nero a scacchi? Ricorda le V2 questo particolare, era forse un vezzo di VonBraun?

Grazie :smiley:

Non so per quale motivo il Sat V era verniciato, ma in generale la vernice serve per ridurre l’energia solare assorbita dal veicolo. L’alluminio assorbe moltissimo l’energia radiata dal sole e le temperature all’interno salgono in maniera incredibile. Anche sulla terra dove hai la possibilita’ di dissipare l’energia per via convettiva, l’energia assorbita per via radiante e’ enormemente superiore. Se hai un pezzo di alluminio non verniciato per casa, prova a lasciarlo per mezz’ora sotto il sole e prova a vedere cosa succede. Prova a verniciarlo di bianco e vedrai quanto si ridurra’ la temperatura.

Riguardo l’alternarsi di nero e bianco, credo che quello fosse per poter individuare e rintracciare il vettore durante l’ascesa.

Paolo

Per la verniciatura concordo, forse era anche isolante?

Molto probabilmente non era la vernice che puoi comperare all’OBI, ed avra’ avuto qualche proprieta’ speciale in cui il coefficiente di riflessione per la radiazione solare era massima e con un peso specifico molto basso. Ma e’ ancora piu’ probabile che costasse una montagna di soldi.

Paolo

Posso dire che una verniciatura ben fatta aumenta l’aerodinamicita’ del razzo, il che equivale ad un risparmio di combustibile. Poi il fatto che sia bianco, per renderlo piu’ visibile, mentre gli scacchi neri per controllare la rotazione del razzo intorno al suo asse.

I miei razzi di solito li dipingo (male) di bianco, con una pinna nera, proprio per controllare la stabilita’ nella rotazione.

La verniciatura è una cosa fondamentale per l’economia e la distribuzione del calore in una nave spaziale come in un vettore e credo sia qualcosa dietro cui c’è uno studio non indifferente.

Ricordo che, uno dei tanti problemi che nacquero durante lo studio della missione Apollo /Soyuz riguardò proprio la verniciatura della navicella sovietica.

Gli americani necessitavano un colore diverso per motivi ottici e i sovietici non potevano cambiarlo secondo le loro direttive proprio per motivi di surriscaldamento.

Credo che comunque per le V2 la verniciatura a scacchi fosse qualcosa di maggiormente legato al fatto che dovesse essere filmato e fotografato… Immagino…

Ricordate il terzo stadio dell’Apollo 12 che fu “scoperto” nel 2002 in orbita intorno alla terra? (http://en.wikipedia.org/wiki/J002E3).
L’elemento-chiave per la sua identificazione fu proprio la vernice esterna al titanio…

Diossido di titanio!

“Titanium dioxide white paint was used to paint the Saturn V rocket, which is so far the only rocket that has sent astronauts to the moon. In 2002, a spectral analysis of J002E3, a celestial object, showed that it had titanium dioxide on it, giving evidence it may be a Saturn V S-IVB”

da http://en.wikipedia.org/wiki/Titanium_dioxide

Ahem…

per cui tra qualche tempo ci sara’ un’altra raffica di missili per disintegrarlo… 30 metri di terzo stadio fanno male…

Tranquillo: è tornato in orbita eliocentrica nel giugno 2003 e tornerà intorno alla Terra nel 2032… :wink:

Ad ogni modo, giusto per completezza, va detto che una buona parte delle vernici e dei pigmenti bianchi sono a base di biossido di titanio, per via del suo elevato indice di bianco.

Stupefacente :scream:, io sono talmente ignorante che fino ad ora ho pensato che il colore di un razzo aveva solo ragioni estestiche #-o.
Se è per dissipare calore allora come mai altri razzi per esempio il delta oppure l’atlas hanno un colore rosso, che al contrario del bianco assorbe maggiore radiazione?

Oppure perché quelli russi sono verdi…
Effettivamente verniciare di bianco o nero una superficie esposta alla luce solare porta ad un drastico cambiamento della temperatura. Oltre che per osservare l’orientamento del veicolo, molte zone nere “riscaldavano” strumentazioni vicine ad impianti criogenici. Vi ricordo che ossigeno ed idrogeno liquidi necessitano di temperature molto basse.
In effetti di recente si vedono missili con strisce rosse… probabilmente le vernici impiegate sono composti particolari che hanno nel rosso un loro colore caratteristico, non voluto.
Il verde dei russi è di chiara origine militare, sebbene molti missili avevano anche vaste zone bianche. Ma è anche possibile che a causa del freddo tipico russo, l’uso di vernici particolari non cambiava la situazione più di tanto, pertanto la verniciatura avesse un puro scopo aerodinamico/estetico.

Il “colore” impiegato puo’ avere diversi impieghi ma e’ anche necessario considerare la lunghezza d’onda che si vuole assorbire/schermare. Un “verde” puo’ apparire piu’ o meno assorbente nella regione dell’infrarosso. Ed un nero oltre che assorbire molto, e’ un ottimo colore per dissipare energia termica nel caso all’interno ci siano apparecchiature che riscaldano troppo (nel caso qualcuno si fosse mai chiesto il motivo del colore delle alette di raffreddamento dell’amplificatore del vostro impianto audio, ecco spiegato il mistero). Cambiare l’albedo della superficie di un veicolo e’ un metodo semplice ed economico per controllare la temperatura al suo interno.

Paolo

Per il Saturno, pare che normalmente i serbatoi fossero bianchi e gli intertank neri o bianco/neri, esclusa la base che probabilmente serviva anche per tracciare le rotazioni.

Foto tratta da Wikipedia.

Oggi mi sono imbattuto in questo abstract mentre cercavo dei dati…
C’entra relativamente, ma dimostra che con la vernice si possono fare più cose di quello che sembra! :wink:

[b]20080008344 NASA Langley Research Center, Hampton, VA, USA[/b] [i]Using Pressure- and Temperature-Sensitive Paint for Global Surface Pressure and Temperature Measurements on the Aft-Body of a Capsule Reentry Vehicle[/i] [i]Watkins, A. Neal; Buck, Gregory M.; Leighty, Bradley D.; Lipford, William E.; Oglesby, Donald M.; January 07, 2008; 17 pp.; In English; 46th AIAA Aerospace Sciences Meeting and Exhibit, 7-10 Jan. 2008, Reno, NV, USA; Original contains color illustrations[/i]

Report No.(s): AIAA Paper-2008-1230; Copyright; Avail.: CASI: A03, Hardcopy

Pressure Sensitive Paint (PSP) and Temperature Sensitive Paint (TSP) were used to visualize and quantify the surface
interactions of reaction control system (RCS) jets on the aft body of capsule reentry vehicle shapes. The first model tested was an Apollo-like configuration and was used to focus primarily on the effects of the forward facing roll and yaw jets. The second model tested was an early Orion Crew Module configuration blowing only out of its forward-most yaw jet, which was
expected to have the most intense aerodynamic heating augmentation on the model surface. This paper will present the results from the experiments, which show that with proper system design, both PSP and TSP are effective tools for studying these types of interaction in hypersonic testing environments.

Grazie a tutti delle risposte, davvero tutto molto interessante.
Nei programmi spaziali davvero niente è li per caso, nemmeno la vernice :smiley:

Quoto al 1000%. In effetti, i veicoli spaziali sono talmente al limite che 1 kg in meno di vernice significa 1 kg in più di carico. Quindi se qualcosa c’è significa che serve veramente, anche se apparentemente è insignificante.

Per quell’epoca,rendez vous ed ispezione? :ideona:

Perchè no? :wink:
Mettiamo un piccolo motore di manovra, lo inseriamo in un’orbita stabile e raduniamo diversi reperti come quello in un museo permanente visibile da Terra con un bel telescopio… :stuck_out_tongue_winking_eye:
O visitabile con un semplice biglietto da… qualche milione di dollari… :scream: :wink: