Perdita di liquido refrigerante dalla Sojuz MS-22 (68S)

la cosa mi rimane strana. C’è un residuo abbastanza evidente anche in una zona d’ombra, a destra, dietro quel rivestimento curvo. Non mi torna nemmeno una tensione superficiale o simile dell’ammoniaca che giustifichi questa “adesione”

Ma non è ammoniaca, sono idrocarburi

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A volte una apparente coincidenza e’ solo dovuta ai grandi numeri. Es. supponiamo che ci siano stati numerosissimi eventi passati inosservati/non comunicati, tranne quello che ha colpito in pieno un tubo.

Puo’ essere?

Piccola divagazione pseudo filosofica da bar: Ad esempio questo modo di ragionare lo si puo’ applicare al principio antropico, il nostro universo sembra fatto apposta per noi non per la divina provvidenza ma peche’ tutti gli universi sterili necessariamente non ospitano osservatori che si stupiscono. Ma anche a tantissime apparenti coincidenze e fatti provvidenziali che danno luogo a superstizioni e teorie non scientifiche. Vengono osservati e ricordati solo gli eventi “di successo” questo porta a una distorsione statistica nei ricordi e negli eventi che vengono comunicati e discussi. Agli eventi “non di successo” non facciamo caso o ce ne dimentichiamo.

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Assolutamente. Certo che può essere. Ma da tecnico che si occupa da una vita di debug in senso lato, una coincidenza così precisa fa prudere il naso :wink:
Poi ovviamente c’é la legge di Murphy, e questa è una variante della gravità selettiva: un MMOD in caduta libera colpisce sempre nel punto dove può produrre il massimo danno.

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Il tra parentesi è stima tua o parola di Krikalev?

Mi preva che...

Che non sarebbero riusciti a elaborare tutto il necessario anche solo per tentare l’interessantissimo esperimento di ripare un veicolo in orbita mi pareva scontato (e quasi anche una colpevole mancanza del programma scientifico)

Che non avrebbero fatto un’ EVA intorno al danno era pure indovinabile ma il motivo, imho, sarebbe stato soprattutto un’altro; non rischiare di contaminare le tute con residui tosici che poi avrebbero portato dove quella protezione non l’avrebbero avuta.

(Sia Canadarm2 che ERA che Strela avrebbero potuto mettere un astronauta in posizione utile per far la qualunque intorno alla navetta, no?)

L’esperimento sarà pure interessantissimo, ma totalmente improponibile. Occorrerebbe isolare la tubazione forata e saldare o brasare un bypass; e poi riempire nuovamente il circuito verificando la tenuta. Tutte cose mai fatte, che richiedono addestramento, materiali e una officina.
Solo chiudere il buco non servirebbe a nulla, tanto il circuito è vuoto e quindi inoperativo.

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Non mi ricordo più bene, ma mi sembra proprio che fossero parole di Krikalëv

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In effetti credo che tu abbia ragione, ma solo riguardo agli Strela e solo con la navetta attraccata al modulo Poisk (EDIT e comunque gli Strela sono degli oggetti pensati per agevolare gli spostamenti, non come basi di appoggio per poterci lavorare). In altre condizioni (Rassvet), ERA non riuscirebbe imho servire a dovere allo scopo (un braccio in piena estensione comunque è soggetto a oscillazioni importanti mentre vi opera un astronauta alla sua estremità) e Canadarm2 raggiunge la zona del modulo di servizio solo con il DEXTRE installato (devo controllare, ma non credo che vi si possa montare un foot restraint).

Sui boccaporti di Zvezda e Prichal poi, non arriva niente (almeno fino ad oltre la capsula di discesa)

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O quasi: sono state isolate e riparate le tubature del AMS…

Purtroppo quel sistema non assomiglia molto ai radiatori delle navette russe e nel tempo che servirebbe per riprogettare l’operazione, fare strumenti ad hoc, e preparare gli esecutori al nuovo compito quelle navette avrebbero già da parecchio superato la loro data di scadenza.

Si diceva nel '2017:

Due anni ed un po’ dopo venne riparato laboriosamente…


(In passato sono stati fatti anche prove di saldatura dentro e fuori stazioni spaziali, non so poi che frutti abbiano dato)

Anche se alcune operazioni di smontaggio e riparazione in parte simili sono state fatte in passato, realizzarne in sicurezza una così complessa, nel breve periodo disponibile per ripianificare completamente gli avvicendamenti degli equipaggio e i voli cargo della ISS, avrebbe messo un po’ troppa carne al fuoco.

In teoria si può fare quasi tutto. Uno degli aspetti più importanti e sottovalutati delle operations è decidere quando i rischi e le incognite superano i benefici.

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Non credo che AMS02 possa essere richiamato come esempio. Non tanto per il fatto che ha richiesto almeno (vado a memoria) 2 anni di preparazione per le EVA necessarie, ma soprattutto perché si tratta di uno strumento unico nel suo genere.

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Foss’anche stata una riparazione facile facile

facilissima*...

(tipo incollare una valvola da camera d’aria di bicicletta sulla falla ed usar quella per immettere nel circuito il refrigerante con una bomboletta venuta su con la prossima navetta)

poi come avrebbero potuto mai anche validare il sistema per una missione con equipaggio come la Sojuz?

*: beh, se fosse stata così facile non sarebbe stata neanche interessante da implementare sulla Progress, già inutile perché navetta a perdere,… uhm, forse era facile davvero!
:face_with_hand_over_mouth:

Da prendere con le molle: voci non confermate di un rientro anticipato per la MS-23 per scongiurare possibili problemi simili a MS-22.

SE

fosse così, ci sarà da vedere che impatto potrebbe avere una riduzione a 4 mesi (ipotizzo, alla fine la MS-22 ha avuto il guasto dopo 3 mesi in orbita e la progress dopo 6, vado a memoria eh, quindi una media di 4,5) sulla rotazione degli equipaggi e se NASA si adatterebbe all’accorciamento o meno

Anyway era una elucubrazione, mi autozittisco e la cosa migliore è aspettare che la MS-23 si stacchi

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Sembra davvero molto strano che possano prendere questa decisione dopo aver comunicato che la MS-23 è stata ricontrollata con tutta l’attenzione possibile (e soprattutto dopo averla lanciata :flushed:)

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Occhio che non è una comunicazione ufficiale di Roscosmos.

Prendiamo sempre con 4 o 5 pinze tutte le notizie di questo tipo, i media russi sono sempre in cerca dello scandalo e dei click, proprio come quelli occidentali :wink:

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Cross posting dal mission log di expedition 68.

Leggendo l’articolo, l’aumento di carico termico verrà fatto mettendo dentro alla Soyuz i 3 cosmonauti a bordo della ISS, il che dovrebbe simulare le stesse condizioni durante il rientro :astonished:

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Sì, infatti ho scritto da prendere con le molle.
Ho riportato la notizia solo per rimarcare che il tutto non è ancora chiuso e dato per buono ma si continua a valutare cosa sia avvenuto.

Una zona sauna nella ISS mancava. Se funziona, la Soyuz potrebbe rimanere agganciata permanentemente come zona benessere. :smile:

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Il test si farà oggi.

Tre cosmonauti (2 in tuta Sokol e 1 senza tuta) attiveranno tutti i sistemi e simuleranno la fase di rientro per 5 ore.

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