Cristian, se posso aggiungere un punto di vista che credo interessante: come detto dagli altri, bisogna distinguere la massa dal peso. La massa è quella che causa l’inerzia di un corpo (ovvero quanto è “facile” fargli cambiare velocità e direzione, quanta forza devi imprimere per dare al corpo un’accelerazione). Il peso invece è quella forza di attrazione causata dalla massa in relazione con la massa del pianeta (ovvero quanto è “facile” sollevare il corpo).
Come hanno scritto sopra, la massa è sempre uguale, ovunque sei nell’universo, mentre invece il peso cambia a seconda di dove sei. Questo significa che se sei sulla Luna, è molto più facile sollevare quel corpo rispetto a quando sei sulla Terra, ma la forza che devi imprimergli per spostarlo è sempre uguale.
Se ora portiamo questo all’estremo, ovvero nelle condizioni di microgravità che ci sono sulla ISS, avrai che per sollevare un qualsiasi corpo basta una forza minuscola (il peso è pari a zero), ma una volta che quel corpo è in moto, per fermarlo ci vuole tutta la forza che ci vorrebbe sulla terra, perché la massa non è cambiata. Questo comporta grossi rischi di infortunio per gli astronauti sulla ISS, perché un astronauta da solo sarebbe in grado di spostare ad esempio un intero ISPR, ma poi quando si tratta di cambiargli direzione per non farlo andare a sbattere o per non schiacciarsi una mano o qualche altra parte del corpo ci vuole tutta la forza che ci vuole per fermare qualcosa con una massa di più di 500 kg: come dire che con la tua forza dovresti fermare una Smart che si muove a 10 km/h e che ti sta tirando sotto.
Per questo motivo, per evitare che rompano qualcosa o che si facciano seriamente male, ci sono delle regole che impongono agli astronauti (e a chi gli pianifica le attività da terra) di essere sempre in due o più quando spostano qualcosa di pesante (o per essere più corretti, “massivo”).