Pilota collaudatore e pilota sperimentatore: sinonimi?

Il nuovo astronauta ESA Luca Parmitano ha descritto la sua attività nell’aeronautica militare come “pilota sperimentatore”. Che differenza c’è con un “pilota collaudatore”? Sono espressioni diverse per lo stesso ruolo?

Paolo Amoroso

Credo siano espressioni diverse che identificano lo stesso ruolo, anzi ne sono certo.

Credo sia così.

Non proprio, nel senso che era come dite voi ma poi nel tempo le figure si sono distinte, almeno in ambito militare.
Infatti le sempre crescenti esigenze delle forze aeree, sempre alla ricerca di ottimizzazioni varie per velivoli ed armamenti, ha fatto si che si separassero e distinguessero i ruoli.
Quindi abbiamo come qualifica più alta quella dello sperimentatore, ovvero quello a cui si chiede di “esplorare” nuovi ambiti come inviluppi di volo e/o nuove tecniche di volo, di tiro etcetc.
peculiarità dello sperimentatore è quella di volare su più macchine diverse e per tipologia e per ruolo.
Al collaudatore invece, un gradino sotto, nel tempo si è dato il ruolo di collaudare in un ambito ben preciso e quasi mai di fare qualcosa di mai provato prima. Ovvero di certificare l’omogeneità dei prodotti, magari dopo una manutenzione, magari appena usciti dalla catena di montaggio.
In genere il collaudatore lavora su una specifica macchina.
Rimane per entrambi l’altissima preparazione e specializzazione.

Scott Crossfield ricoprì egregiamente entrambe le figure.

In pratica quindi, per dirla con le parole di Tom Wolfe, la differenza è che il pilota sperimentatore si cimenta “pushing the outside of the envelope”, mentre il pilota collaudatore no…

Ho chiesto conferma ad un amico che ha il padre ex collaudatore ed è proprio così.