"Polemica" sul CdA ASI

Non so se sia la sezione giusta.
Vorrei segnalare agli altri utenti del forum, visto che non mi sembra che se ne sia discusso, un articolo del Blog “Me ne vado nello Spazio”, di Roberto Giovannini sulla composizione del nuovo CdA ASI:
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=249&ID_articolo=238&ID_sezione=548&sezione=

In sintesi il giornalista rileva che alcuni membri del CdA ASI abbiano un curriculum non adeguato alla carica che ricoprono, in particolare ci sarebbe un medico, professore universitario e specializzato in medicina dello sport e un dirigente ENAV che, benché c’entri con l’aeronautica, mi sembra che con lo spazio c’entri relativamente.

Lungi da me voler fare ALCUNA considerazione politica, vorrei discuterne per sentire magari l’opinione di qualcun altro, per farmi una migliore idea personale della cosa.

Beh, l’articolo in alcuni punti pone giusti interrogativi, in altri è un po’ forzato e preconcetto, cercando per ogni nome un punto debole. I curriculum, tra l’altro sono quasi tutti pubblicati sul sito ASI, qui http://www.asi.it/it/agenzia/organi_asi .

Nel caso del Prof. Fabio Pigozzi, da CV pubblicato sul sito, si nota come campo di interesse anche la medicina aerospaziale, con citazione della partecipazione a gruppi/sperimentazioni specifici (si cita STS-107). Quindi non abbiamo di fronte un ingegnere, ma un medico che, per lo meno, ha (anche) questa specificità.

Sul Prof. Bussoletti, il giornalista asserisce che è un’affiliato dei partiti di governo. Ammesso e non concesso che collabori con l’occidentale, i suoi titoli non mi sembrano così scollegati alla tematica spaziale (Leggere per avere una idea obiettiva).

Corrado Ruggieri, sempre da CV, pare essere preparato più sulla parte gestionale (ha un MBA). Lavorando in ENAV traspare che è stato responsabile, nell’ente statale, per le tecnologie satellitari e collegamento con ASI per le tecnologie spaziali.

I CV di Airaghi e Truini sono in corso di pubblicazione, da ciò che si apprende dal sito dell’Agenzia. Quindi per ora mi astengo.

La mia impressione generale è che una scelta migliore sia comunque e sempre possibile. Ci sono decine di professori universitari in gamba. Tuttavia non vedo, per ora, uno scandalo, in quanto i CV sono quasi tutti pubblicati (forse a posteriori dell’articolo, questo non lo so) e da questi sono diversi i collegamenti all’attività spaziale.