Perdonatemi ma resto scettico: l’elevato costo delle infrastrutture, rischi ignoti in caso di incidente e non ultimo elevatissime accelerazioni al lancio possono giusto servire, come dice @indaco per applicazioni di lancio di carichi minerari in ambienti tipo lunare (bassa gravità e zero atmosfera).
Sono davvero pochi i carichi utili (scientifici e non) che potrebbero sopravvivere ai 550g indicati da Manley.
Per il resto lo vedo poco utile anche in campo militare dove alle infrastrutture fisse (ritenute intrinsecamente vulnerabili) si preferiscono quelle mobili per ovvi motivi.
Visto che sono stati tirati in ballo i cannoni, quelli famosi (ovvero i tedeschi prodotti dalla Krupp) come il Paris-Geschütz della I Guerra Mondiale, scagliava proiettili a 130 km di distanza con una quota massima di 42,3 km .
Durante la II Guerra Mondiale sempre la Krupp realizzò due mostruosi cannoni ferroviari 28 cm K5 E (Leopold e Robert) i quali potevano scagliare proiettili a razzo da 250 kg alla sbalorditiva distanza di 150 km dal sito di sparo, con un’altitudine massima intorno ai 50 km.
Durante la Guerra Fredda i controversi progetti di Gerald Bull, come lo HARP, hanno raggiunto altitudini ragguardevoli (fino a 180 km):