Presentata la proposta di budget NASA per il FY2011

La Casa Bianca ha annunciato che oggi il presidente degli Stati Uniti chiederà al Congresso uno stanziamento aggiuntivo di 33 miliardi di dollari per l'anno fiscale 2010 necessario per finanziare l'aumento di truppe in Afghanistan. I 33 miliardi richiesti andrebbero ad aggiungersi ai circa 130 miliardi di dollari che il Congresso ha gia' approvato per tutti gli interventi militari.

Libero.it

A me sta bene la guerra in Afghanistan,noto però la facilità nel trovare risorse finanziarie in questi settori.

Nel frattempo guardate com’era la nuova tuta per ORION sviluppata in questi mesi.
La prima tuta IEVA in circa quarant’anni.
I ragazzi della Oceaneering International avevano fatto propio un bel lavoro,che ne dite?
Stasera saranno molto contenti.
Certo,sugli “bold and vigourous” taxi per il LEO non credo servirà.
Sarà propio carina negli scaffali della Smithsonian collection.

Ecco il video:

http://www.technologyreview.com/video/?vid=519

Scusate la mia ignoranza, perché non servirebbe sui COTS?

Perchè dovrebbe servire una tuta IEVA laddove basterebbe la ACES?
Non credo siano previste EVA sui COTS,
sulla ISS cì sono le EMU e le ORLAN.
EVA di emergenza?
E per cosa?

Esatto, non è una scelta piuttosto che un’altra, è la Luna piuttosto che niente e non mi pare nemmeno una “scelta di obiettivi” ma un semplice ripiego in un periodo di magra in cui lo spazio è stato considerato “tagliabile” in quanto ad appeal ed obiettivi pianificati sul lungo periodo. Ci si è sempre lamentati che il Constellation era troppo dilazionato nel tempo… bene ora non c’è nulla previsto sul lungo periodo, qualunque presidente futuro, se obama è riuscito a bloccare un programma avviato, potrà far fare qualsiasi cosa gli piaccia con il nulla programmato ricominciando da capo ad ogni elezione.

… o nelle bacheche di qualche privato collezionista …
Concordo con Carmelo, la partnership tra DC e la Oceaneering International ha dato buoni frutti.

Da inguaribile romantico sapere che la Luna se ne và, mette tristezza.

Però se non ho capito male pare che saranno aumentati i fondi alla NASA per portare avanti un programma più di ricerca ed esplorazione automatizzata, che è buono lo stesso.

Il volo umano affidato in toto ai privati, questo sì che è rivoluzionario.

E’ inutile far finta di nulla, ma basare una campagna elettorale sull’esplorazione lunare non porta alla presidenza nè degli USA e nemmeno della Repubblica delle Banane. Gli anni '60 e '70 erano anni di ideologie, oggi solo di economisti, astrologi e mediatici. Senza uno SPIRITO, un’idea coinvolgente, CIAO Luna.

Il Programma Apollo a suo tempo fu una sfida tecnologica innovativa, mentre i recenti programmi spaziali, pur essendo innovativi, non lo sono più come allora. In quest’ottica forse è giusto rinunciare alla Luna se non è in grado di dare una spinta innovativa. La Luna per la Luna, và bene per noi, ma non nell’ottica di uno stato.

Quanto ai Cinesi, avanti di questo passo andrano si sulla Luna, ma quando sarò defunto. In un decennio tre missioni, tutte dimostrative e in concreto poco o nulla.

E’ finita l’era Shuttle, lasciandoci un vuoto che al momento pare incolmabile. Lo sapevamo tutti che questa navetta non poteva volare per sempre e tutti ci si aspettava una sua evoluzione, ma il tempo avrebbe dovuto insegnarci ad essere più razionali ed a capire che senza uno spirito di fondo non vi sarebbe stato un futuro migliore. L’ex Unione sovietica si è seduta sugli allori della sua vetusta ma affidabile Soyuz, la capsula per tutte le stagioni e l’esperienza dei laboratori spaziali, ma anche lì manca lo spirito di fondo. L’astronautica và avanti come businness, semplice businness, fatto di affari e di contratti, asettico e sterile. L’unico lumicino sono questi privati che realizzeranno i veicoli manned del futuro. Ci riusciranno?

Ciao a tutti,
forse mi sbaglio ma fino ad adesso cosa ha mai costruito la NASA?
Mi spiego capsule, mezzi, navette sono sempre state progettate, costruite e gestite (in parte) da privati (Boeing, Rockwell, Grumman, lockheed ecc ecc) la NASA ha sempre emesso specifiche e bandi per la loro realizzazione e supervisionato tutto ciò che veniva pesato e realizzato e credo che continuerà a farlo. Probabilmente il concetto di privati sarà esteso in maniera più profonda alla gestione del lancio e della missione (fino ad adesso con componente NASA più presente). D’altronde la U.S.A. - United Space Alliance - è da tempo che esiste.

Ciao,
Starline

(O.T.) e gia’… Apollo 18, chi l’avrebbe mai detto quando si leggeva quel libro che ci saremmo trovati in questo topic?. Complimenti Archipeppe (anche dal Thon Taddeo)

Una prima serie di repliche dal Congresso:

"[Rep. Bill] Posey said he fears the plan represents a "slow death" of the space program."

Chairman Gordon Comments on President’s Budget Request

"Turning to NASA, the space agency's budget request represents a radical departure from the bipartisan consensus achieved by Congress in successive authorizations over the past five years. This requires deliberate scrutiny. We will need to hear the Administration's rationale for such a change and assess its impact on U.S. leadership in space before Congress renders its judgment on the proposals."

Congresswoman Kosmas’ Statement on Release of NASA Budget

"The cancellation of Orion is especially troubling and goes against the recommendations of the Augustine Commission. The State of Florida has made significant investments to prepare KSC facilities for Orion, and the Space Coast anticipated, invested in, and planned for the commitment to be fulfilled in order to help preserve jobs."

La vita è strana e sempre piena di soprese. Grazie per i complimenti (fine OT).

Ho unito in questo thread tutti i commenti che erano presenti qui http://www.forumastronautico.it/index.php?topic=12514 usciti dopo la news scritta da Alberto.
La discussione continua quindi in questo topic.

Leggo questa frase di Bolden che trovo centri il punto della questione:

"So as much as we would not like it to be the case . . . the truth is that we were not on a path to get back to the moon's surface, and as we focused so much of our effort and funding on just getting to the moon, we were neglecting investments . . . required to go beyond."

…e mi vengono in mente tutti i progetti tagliati perché i fondi dovevano andare a Constellation, primo tra tutti l´Advanced Life Support.
Io continuo a essere della mia idea: tornare sulla luna entro il 2030 per fare alla fine niente di piú di una sortie mission, e per questo tagliare i fondi a tutte le altre ricerche della NASA per altri 15-20 anni… ne sarebbe valsa la pena? Sembra che la risposta di Obama sia stata “no”…

No. messa giu cosi non ne sarebbe valsa la pena. il problema e’ che di “beyond” non si parla da nessuna parte!
e quando gli ingegneri andranno nelle varie riunioni NASA a chiedere i fondi per fare le ricerche, con che argomenti sosterranno le loro motivazioni quando la risposta sara’ “ma se dobbiamo andare solo in LEO nei prossimi 20 anni che senso ha sviluppare adesso tecnologie per luna o marte”?
Risposta magari stupida, ma fa la differenza tra avere quei soldi e non averli… mah…
E’ quantomeno preoccupante…

Il problema diventa però diverso:se è vero che Constellation ha bloccato lo sviluppo di molte tecnologie,ora che viene tolto l’obiettivo Luna,a che fine verranno sviluppate tecnologie nuove?
Per l’esplorazione robotica?
Certo un settore che ha il suo interesse,ma che non ha presa sull’immaginario.
Io son dell’idea che solo la ricerca per le tecnologie Manned possa avere un forte impatto ed un grande ritorno,sia di interesse,sia in termini di investimenti.

Facendo così Obama da si più fondi per la ricerca,ma con quale indirizzo?quale fine?quale scopo?
Sulla carta dai più soldi perchè se ne spendano ancora meno. Senza Shuttle e Constellation/Orion,dove si indirizzerà la ricerca?
Dire “potrebbe aprirsi una nuova strada,una nuova era etc etc.” è bello,pieno di speranza,ma purtroppo non concreto.
Un po’ come dire “nella vita voglio avere successo” mettere da parte i soldi,ma nel contempo non sapere in che settore aver successo…

L’attuale presidente USA si sta rivelando un grosso fuoco di paglia per tanti speranzosi.
In Italia sento in tanti lamentarsi “ah,avessimo Obama” anche se mi chiedo su che basi un presidente che perde la sua popolarità nel suo paese possa essere considerato un uomo da “nuova frontiera” solo perchè ha l’immagine giusta.
Boh,io rimango molto perplesso;esaltato per il nobel per la pace investe massicciamente nelle spese militari.
Che poi i soldi per il settore militare si trovano sempre…

Svesto un attimo i panni dell’appassionato per vestire (spero) dei panni più imparziali: il ritorno sulla Luna tanto per tornarci non è mai stata una buona idea. Molti criticano la mancanza di un progetto oltre LEO per il futuro, ma mi chiedo se attualmente lo sviluppo di un progetto di questo tipo possa essere innovativo e economicamente sostenibile. Rischiamo di spendere tanti soldi per fare qualche missione sulla Luna e poi chiudere tutto perché troppo costoso, perché manca un piano spaziale sostenibile e ben strutturato.

A me sembra, almeno nelle intenzioni, di vedere dietro questa scelta finalmente un tentativo di riforma dello spazio. Si vuole portare la NASA verso un nuovo tipo di ente, orientato verso:

  • ricerca e avanzamento tecnologico: sono fondamentali per lo sviluppo economico ed è fondamentale che la ricerca più “di base”, necessaria per un sostanziale sviluppo tecnologico, venga finanziata dallo stato.
  • missioni robotiche: ormai è chiaro, le missioni robotiche sono quelle che permettono di ottenere i migliori risultati SCIENTIFICI in relazione al costo.

Insomma verso un’architettura più del tipo ESA. In fondo l’ESA ha dimostrato di poter produrre, con un budget inferiore a quello NASA, ottimi risultati scientifici e soprattutto di ricerca e finanziamento delle industrie aerospaziali continentali, che rappresenta di gran lunga il principale motivo per cui la politica finanzia lo spazio (certo in ESA manca un accesso manned indipendente allo spazio, ma in fondo se fosse solo fine a se stesso non servirebbe a molto…).

Nel frattempo si finanziano servizi completamente privati per andare in LEO (ISS), cosa che è estremamente positiva. L’aumento dei finanziamenti dovrebbe consentire di selezionare più aziende, in modo da essere sufficientemente sicuri che almeno una riesca a sviluppare un mezzo adeguatamente performante, soprattutto in termini di sicurezza.
Vedere un americano nello spazio con una capsula privata dovrebbe dare lo stesso prestigio e ritorno di immagine che con una capsula pubblica… Certo rimanere in LEO per chissà quanti anni non è bello e romantico, ma forse è la migliore scelta in tempi difficili, in cui bisogna razionalizzare le spese…

La ISS viene estesa (e su questo non c’erano dubbi), ma in ogni caso il 2020 è dietro l’angolo. Sarebbe bello se si potesse prevedere la sostituzione dei moduli vecchi in orbita con nuovi moduli, in modo da estenderne la vita ulteriormente e “all’infinito” (anche se mi chiedo con che vettore li lancerebbero…).

In fondo i finanziamenti dovrebbero aumentare, quindi senza constellation dovrebbero aumentare molto i $ disponibili per missioni robotiche e ricerca. In un periodo di crisi economica da “altre parti” si taglia la ricerca, negli USA sembra che si voglia aumentare la ricerca (in tutti i campi, oltre che per lo spazio), cercando però di razionalizzare le risorse che si hanno a disposizione.
Rimane una grossa incognita: così com’è stata messa, si rimanda allo sviluppo FUTURO di nuovi lanciatori e (sottointeso) sistemi di accesso manned più sostenibili, che ci permettano di raggiungere dei veri nuovi traguardi. Nessuno però ci assicura che effettivamente vengano sviluppati, del resto tra 5 o 10 anni chissà come saranno cambiate le cose.

Insomma, dal punto di vista generale di ricerca scientifica e tecnologica (ciò che poi è importante a un paese nella sua globalità) mi sembra un’ottima strada, dal punto di vista di spazio manned o sarà stato un grosso buco nell’acqua o avrà successo permettendo di sviluppare un piano spaziale finalmente organico e ben strutturato.

Ai posteri l’ardua sentenza.

Rivesto un attimo i panni di fan romantico: che tristezza…

Riprendo il commento che ho fatto ieri.
In sostanza obama ha scelto, tra le opzioni delineate dalla Commissione Augustine, lo “Scenario 3 - Focusing on the ISS”.

Ci ho rimuginato su un bel pò e devo dire che resto convinto che nella sostanza sia stata fatta una buona scelta, che vorrei motivare.
Attenzione, anche io vorrei vedere domani stesso un astronauta, magari europeo, saltellare sulla Luna. Ma non mi basta, come hanno già scritto molti, che ci vada per piantare una bandiera con una missione “mordi e fuggi”. Vorrei invece vedere un’architettura di missione che miri a costruire il primo avamposto umano sul nostro satellite, con una base stabile e occupata permanentemente. Vorrei vedere macchinari in grado di lavorare risorse in situ. Vorrei che gli elettori, i cittadini qualunque, percepissero che c’è un serio e meditato piano (no, non la nostra smodata passione per l’argomento, amici, quella non basta e non è onestamente un buon motivo) dietro alle richieste di investimenti che si fanno nello spazio. Se non lo possiamo avere oggi, allora dobbiamo restare a terra per un pò, lavorando ai materialei e alle tecnologie che saranno le fondamenta dei futuri programmi spaziali, facendolo senza “progetti mangiabilancio” come era lo Shuttle e come sarebbe stato Constellation (che ricordo, era AMPLISSIMAMENTE già fuori budget).

Il mio pensiero ieri è andato subito però alle persone che da questa scelta dell’Amministrazione Obamba saranno direttamente coinvolte: è probabile che migliaia di lavoratori perdano, speriamo provvisoriamoente, il posto di lavoro. Ve ne sono molti che alcuni di noi conoscono bene tramite twitter: @flyingjenny (tecnico dell’RCS dello Shuttle, suo marito @apacheman, tecnico criogenico impiegato sulle torri di lancio; @absolutspacegirl, controllore di volo dello Shuttle al JSC; @JasonNASA, del team di ingegneri che lavorava ad Orion. Quando si traducono i “tagli” in “nomi” l’angoscia e il dispiacere si fanno palpabili. Devo dire che i nostri amici, dopo le prime ore di assoluto shock, sono tutti sul “piede di guerra”, tentando fin da subito di capire quali spiragli si possano aprire per un reimpiego in altri ruoli/aziende. Vorrei fare loro e ai loro colleghi un sentitissimo e commosso “in bocca al lupo” per i prossimi mesi.

Tornando a parlare della vexata quaestio “laicamente”, lasciando cioè in naftalina l’anima dello space enthusiast, non si può non osservare imho che era necessario DA ANNI un drastico cambiamento del ruolo di NASA. Prima di tutto l’agenzia spaziale USA in questi ultimi 20 anni è stata sostanzialmente legata a doppio filo ad un programma manned “fatto in casa” con una macchina assolutamente meravigliosa come lo Space Shuttle, ma che dal punto di vista del bilancio è stata un vero e proprio buco nero. Quante scelte possibilmente strategiche sono state “risucchiate” da questo maelsrom, che giustissimamente ha richiesto ingenti investimenti per il mantenimento dell’hardware e dei suoi lunghi e onerosi processi di manutenzione?
Fin dalla tragedia del Challenger a mio parere si sarebbe dovuto mettere in pista un serio, e soprattutto bipartisan, piano per arrivare ad un veicolo sostitutivo. Invece i vari tentativi di trovare un erede alla navetta spaziale sono stati altrettanti “pozzi gravitazionali finanziari” che non hanno prodotto altro che ottimi concept poi cancellati (X-20 docet, per dirne una), o pezzi da museo. Soprattutto, ad ogni cambio di Presidente e/o amministratore nessuno dei programmi di alternativa allo shuttle ha retto, e si è sempre ricominciato daccapo, cercando semplicemente di rimestare sempre gli stessi ingredienti tecnologici di base.
Inoltre il bilancio NASA è stato costantemente tagliato, anno dopo anno, fino a portare al famoso, famigerato anzi, motto di tale Daniel Goldin “Faster, Better, Cheaper”, con le figure di m… conseguenti (Mars Polar Lander su tutte).
Parlando di tecnologie legate alla fase del raggiungimento della LEO, se togliamo i magnifici lavori sui propulsori al plasma/ioni, purtroppo del tutto inutili in questa fase di volo, è mancata totalmente la scoperta di tecnologie “breakthrough”, che fossero capaci di far fare un salto di qualità (leggi costi, a sicurezza e performance costanti) alla razzotecnica moderna. Constellation a questo proposito ha prevalentemente pescato nelle tecnologie del passato (J2-X). Questione sicuramente di fondi, per cominciare: lo Shuttle costa, ad oggi, 1 miliardo di dollari più di tutto il contributo USA alla ISS, cioè oltre 2.900 milioni di dollari l’anno. Solo il suo pensionamento, seguito da almeno 5-6 anni di “nulla”, avrebbe consentito di pagare i costi di Constellation, o meglio, in questa prima fase, di Orion + Ares 1. Decisamente un piano di basso profilo, dove a fatica riesco a intravedere un nuovo e duraturo (leggi insediamento) sbarco sulla Luna.

Osservando la proposta di bilancio rilasciata ieri, vediamo che la cifra proposta per ricerche di base sulle tecnologie “breakthrough” di cui parlavo ammonterà, quanto meno fino alla fine del primo mandato Obama, ad oltre 4.500 milioni di dollari, quasi la somma spesa nell’anno fiscale attuale per Shuttle + ISS !!! E non riesco a non vederla come una buona notizia, nel contesto di una NASA che cambia, avvicinandosi all’allora concetto di NACA.
Affidare ai privati il lancio degli astronauti e dei cargo in LEO è logico, sensato, e, nell’ottica di voler finalmente creare un mercato dell’accesso manned alla LEO sganciato dall’attore unico NASA, molto condivisibile.
Rincorrere il miraggio della Luna solo per poterne “graffiare” la superficie è qualcosa per cui gli sforzi, la passione, l’impegno di ingegneri, operai, divulgatori, non valevano la pena di essere spesi, non con questo programma.
I soldi per lo sfruttamento della ISS e per le ricerche in nuovi materiali e tecnologie ci sono, e sono TANTI. Non è giusto che si celebri il funerale alla “NASA”, che invece riceve via via un aumento di budget. Si celebri pure il funerale al vecchio modo di fare.

Infine un cenno “politico”. Dare oggi “colpe” solo a Obama è sbagliato: la NASA di oggi è il frutto di tutte le scelte politiche e di bilancio precedenti. Non basta fare annunci roboanti per produrre qualcosa: i due Bush avranno anche entusiasmato tutti con la loro “idea” di tornare sulla Luna, salvo poi non approvare il rilascio di fondi adeguati e una timeline che fosse inferiore ai 15 anni. Oggi Obama cambia rotta. Si può condividere o meno, ma di sicuro non è “colpa” di Obama, cui invece imputerei il torto di averci messo troppo tempo a prendere una posizione sulla questione.
Infine, mi fanno ridere i politici che oggi si stracciano le vesti per “difendere” il ritorno americano sulla Luna. Sono gli stessi che strizzavano i testicoli degli Amministratori NASA degli scorsi anni, intervenendo nel merito anche tecnico dei programmi spaziali, deformandoli, spesso castrandoli, così come fu fatto (peccato originale) per il programma Shuttle negli anni 70. Andassero a quel paese: quanto meno esternalizzando i voli verso la LEO a società private, sarà il mercato e la richiesta di specifiche prestazioni da parte dei clienti (inclusa NASA) a guidare progettazione e sviluppo delle soluzioni, e non le solite manfrine di politici troppo spesso incompetenti

Concludo la spatafiata ribadendo la mia posizione personalissima: credo fortemente che quella tracciata da Obama sia la strada giusta, al momento. Servono, e presto, nuovi “mattoni” tecnologici innovativi sui quali costruire futuri programmi che siano davvero rivoluzionari. E credo che il compito di una moderna NASA sia quello di spendere laddove le industrie private non vogliono o non possono investire, per creare un meccanismo virtuoso di crescita che veda non un solo attore governativo, ma quante più aziende private possibile sul mercato.

Tutto, sempre e comunque, nel rispetto delle opinioni divergenti e imhhho

scusate se m’intrometto anch’io con una domanda forse stupida:

se ho capito bene con questa decisione di Obama gli USA di fatto hanno rinunciato a qualsiasi programma manned.
Una volta finiti i voli STS gli USA non solo non avranno più un accesso autonomo allo spazio, ma non avranno neppure un nuovo programma manned (anche se solo di accesso in LEO) da sviluppare. Non avranno niente di niente.
Gli unici paesi con possibilità si lanciare astronauti rimarranno Russia e Cina.
Ho capito veramente bene ?

Consiglio di leggere il post di @absolutspacegrl sul blog della Space Tweep Society, che rende l’idea dello stato d’animo.

Paolo Amoroso

Sulla figura politica di Obama puoi avere tutte le idee che vuoi, siamo in democrazia e ogni opinione è leggittima.
Da parte mia del resto non mi sembra onesto caricare su Obama tutta la colpa della situazione odierna alla NASA.
Sappiamo tutti che l’agenzia americana si trova in questa situazione anche perchè nel corso degli ultimi vent’anni ha gettato miliardi di dollari in programmi manned che raramente hanno superato lo stadio pre-progettuale, affidandosi intanto allo Shuttle, che aveva dimostrato da tempo i suoi limiti, sopratutto in termini di economicità e sicurezza.
Il programma Constellation, al di là di tutti i dubbi che si possono avere dal punto di vista tecnico, nasceva con un vulnus simile: prevedeva un gettito di finanziamenti enorme, spalmato su un lungo periodo. Ora, come sappiamo tutti, la guerra fredda e il clima da Space Race è finito da tempo. L’aspetto romantico dell’era pionieristica dello spazio ha perso quasi tutto il suo appeal tra i contribuenti, mentre le forze armate USA stanno combattendo due guerre in medio oriente.
Mettici in mezzo una delle crisi economiche più gravi da decenni, che ha messo in ginocchio milioni di famiglie negli States e in giro per il mondo. Finanziare in questo contesto un programma che riproponeva un profilo di missione vecchio di quarant’anni, e che col tempo si era dimostrato sempre meno performante sarebbe stato davvero poco consigliabile.
Come ho già scritto sull’altro topic, magari si sarebbe potuto scommettere sulla versione manned del Dragon, ma probabilmente si vuole aspettare e analizzare quali sono le carte da giocare.