Primo atterraggio verticale per il JSF

Ai comandi del pilota collaudatore Graham Tomlinson, il prototipo del caccia F-35B ha effettuato negli scorsi giorni il suo primo atterraggio verticale.
L’importante traguardo e’ stato raggiunto - annuncia Lockheed Martin - durante il ciclo di prove in corso sulla base sperimentale della US Navy di Patuxent River, nel Maryland. La capacita’ di Short Takeoff, Vertical Landing (decollo corto e atterraggio verticale, STOVL) e’ considerata una delle piu’ importanti per il futuro impiego del Joint Strike Fighter, non solo perche’ l’aereo e’ destinato a sostituire gli AV-8B Harrier dei Marines ma perche’ consentira’ di svincolarsi dai grandi complessi aeroportuali raramente disponibili nelle operazioni reali. Prove sotto osservazione anche per l’Italia, che prevede di dotare di F-35B sia la componente aerea della Marina che quella tattica dell’Aeronautica Militare, a partire dalla sostituzione degli AMX.

Nella missione della scorsa settimana il caccia e’ decollato in modalita’ convenzionale, e’ passato in modalita’ verticale a 200 nodi di velocita’ ed ha rallentato in due fasi, prima a 60 nodi e poi a zero, fermandosi in volo stazionario a circa 50 metri di altezza sulla pista. Raggiunta questa importante tappa - e’ la prima volta, sottolinea il costruttore, che il JSF si ferma in modalita’ libera -, Tomlinson ha verificato la controllabilita’ del velivolo in questa particolare condizione ed e’ quindi atterrato in verticale alla velocita’ di 70 nodi. In un secondo volo, sempre nella giornata di ieri, il BF-1 ha effettuato un decollo corto in modalita’ STOVL, staccando da terra in poco piu’ di 300 metri ad una velocita’ di 100 nodi.

fonte: Thales Alenia


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