Nonostante il momento congiunturale poco felice continua la ricerca di nuovi propellenti; recentemente l’Air Force Office of Scientific Research (AFOSR), la NASA e la Purdue Pennsylvania State University hanno annunciato il lancio di un razzo alimentato da un propellente solido ibrido costituito da polvere di alluminio, in scala nanomerica, e di ghiaccio d’acqua; denominato ALICE (aluminum powder and water ice).
Il razzo di prova (alto 2,7m) è stato lanciato dalla Purdue University in Indiana ed ha raggiunto altezza massima di 396 m (pari a 1300 Ft).
Il propulsore ha una alta velocità di combustione e nella prova ha raggiunto una spinta massima di 295 kg (650 libre).
Il propellente ALICE, è considerato più sicuro di corrispettivi sistemi solidi, ha la consistenza di dentifricio quando preparato.
Può essere assemblato in stampi e 24 ore prima del lift-off deve essere raffreddato a -30° C.
Fra gli altri parametri, il propellente ALICE è meno inquinante di un convenzionale propellente solido (vedi SRB).
Ho cercato da tutte le parti: tutti glorificano le incredibili potenzialità di ALICE ma di impulso specifico neanche l’ombra. Dato il tipo di propellente, penso che sarà compreso tra i 200 e i 300 secondi, se così fosse, data l’economicità del sistema, potrebbe essere comunque un ottimo primo stadio per uno spazioplano riutilizzabile analogo al Kliper.
Chissà?
Sarebbe molto interessante sapere se si riesce a sostituire parte dell’ acqua con del perossido di idrogeno , cosi’ si sfrutterebbe anche l’ energia in piu’ data dalla decomposizione del perossido e dalla reazione tra l’ossigeno e l’ idrogeno ; anche se tempo che con l’aggiunta del perossido il tutto diventi instabile.
Magari si potrebe fare un cilindro interno di “ghiaccio di perossido” circondato dalla miscela ghiaccio+alluminio , una volta acceso il calore della reazione scioglierebbe il perossido facendo partire la reazione secondaria