Problema centrale nucleare Fukushima

C’e un altro aspetto relativo alla questione dell’acqua di mare usata come liquido di raffreddamento in extremis: è stata fatta entrare una determinata quantità d’acqua che poi resta in un circolo chiuso o è necessario farla entrare ed uscire dall’impianto? Nella seconda ipotesi avremmo sicuramente una contaminazione grave nel braccio di mare prospicente all’impianto.
Con tutto il rispetto per Buzz poi, il paragone tra la diga e la centrale mi sembra forzato: i disagi e i danni da contaminazione legati ad un incidente nucleare grave possono investire una porzione considerevole del globo terrestre, senza contare il tempo necessario per il dimezzamento della radioattività dei vari elementi sprigionati dalle esplosioni. Il cedimento di una diga, per quanto grave e doloroso, colpisce un territorio molto più circoscritto, in un tempo comunque definito.
E’ un piano di rischio totalmente diverso, e l’incidente giapponese ci costringe a confrontarci con questo problema.

Provo a tradurre il link di Astra molto interessante anche con l’aiuto di google per far prima…:

Aggiornamento sul Terremoto Giapponese (15 Marzo ore 11.25 UTC)

Aggiornamento Centrale nucleare di Fukushima

Tassi di radiazioni osservati al sito

Le autorità giapponesi hanno informato l’AIEA che i seguenti tassi di dose di radiazioni sono stati osservati in loco presso il cancello principale della Daiichi Fukushima Nuclear Power Plant.
Alle 00:00 UTC del 15 marzo una dose di 11,9 millisievert (mSv) per ora è stata osservata. Sei ore dopo, alle 06:00 UTC del 15 marzo è stata misurata una dose di 0,6 millisievert (mSv) per ora.

Queste osservazioni indicano che il livello di radioattività è diminuito nel sito.

Come riportato in precedenza, una dose di radiazioni di 400 millisievert (mSv) per ora è stata rilevata a Fukushima Daiichi tra le unità 3 e 4. Questo è un alto valore di dose, ma è un valore locale in un unico luogo e ad un certo punto nel tempo. L’AIEA continua a confermare l’evoluzione e il valore di questo tasso di dose. Va notato che a causa di questo valore rilevato, il personale non indispensible è stato evacuato dalla centrale, in accordo con il Piano di Emergenza, e che la popolazione circostante l’impianto è già stata evacuata.

Circa 150 persone provenienti dalla popolazione di tutto il sito Daiichi hanno ricevuto il monitoraggio dei livelli di radiazione. I risultati delle misurazioni su alcune di queste persone sono state segnalate e misure per la decontaminazione su 23 di queste sono state prese. L’AIEA continuerà a monitorare questi sviluppi.

L’evacuazione della popolazione dalla zona di 20 chilometri sta proseguendo. I giapponesi hanno chiesto che i residenti fino ad un raggio di 30 km restino in casa come rifugio. Le autorità giapponesi hanno distribuito compresse di iodio ai centri di evacuazione, ma nessuna decisione è ancora stata presa sulla loro amministrazione.

Informazioni di base sulla quantità di radiazioni ammissibile:

La dose per una persona a causa di esposizione alle fonti di radiazioni naturali di tutti i tipi, in media, equivale a circa 2,4 millisievert (mSv) all’anno. Un sievert (Sv) è l’unità di dose efficace di radiazione. A seconda della posizione geografica, questa cifra può variare di alcune cifre percentuali.

Dal momento che uno sievert è una grande quantità, dosi di radiazioni sono generalmente espressi in millisievert (mSv) o microsievert (μSv), che è un millesimo o un milionesimo di Sievert. Per esempio, una radiografia del torace darà circa 0,1 mSv di dose di radiazioni.

Per ulteriori informazioni sulla radiazione: http://www.iaea.org/Publications/Factsheets/English/radlife.html

Segnalo l’intervento molto esaustivo di Amedeo Balbi:
http://www.keplero.org/2011/03/un-po-di-cose-che-so-sulle-centrali.html

Credo, ma potrei sbagliarmi, che l’acqua sia stata immessa in circuito chiuso e quindi non vi sia un continuo ricircolo e scarico di acqua di mare, anche perchè questo ovviamente comporterebbe una continua fonte di contaminazione verso l’esterno in un impianto di questo tipo.

Comunque l’acqua di mare costituisce un problema che dovrà essere risolto in seguito, perchè sicuramente costituisce un elemento corrosivo per l’impianto.

I paragoni con Chernobyl mi sembrano un po’ azzardati, sia per le tecnologie dei reattori sia per la natura profondamente diversa degli incidenti.

Dopo Chernobyl si diceva (giustamente) che potevamo stare tranquilli perchè i reattori RBMK erano utilizzati solo in URSS e che le altre tecnologie erano molto più sicure, in questi giorni ho letto che i BWR (come Fukushima) sono reattori di vecchia concezione e che tutte le altre tecnologie sono molto più sicure…sono affermazioni condivisibili, ma nascondono la volontà (utopica) di annullare i rischi di una risorsa energetica che tuttora, secondo me, sono tutt’altro che superati.

E’ vero che le dighe possono crollare (e noi in Italia dovremmo saperne qualcosa), ma l’energia nucleare porta con sè sia i rischi e le difficoltà relative allo smaltimento delle scorie (per le quali al momento non esiste una tecnologia di smaltimento migliore dello stoccaggio che, oggettivamente, non possiamo considerare come soluzione definitiva) sia i pericoli di contaminazione ambientale e umana, che può essere anche su larga scala (nei casi peggiori) e prolungata nel tempo - non dimentichiamoci che tuttora le valutazioni statistiche dello stesso incidente di Chernobyl sono complete e definitive solo agli occhi dei più ottimisti, è molto difficile raccogliere nel medio-lungo termine tutte le casistiche riconducibili all’incidente del 1986.

Io non sono contrario a prescindere, ma sono sempre perplesso di fronte alle rassicurazioni infondate: se davvero si vuole sponsorizzare il nucleare come fonte di energia, bisognerebbe fare una campagna informativa seria che ne documenti in modo onesto i rischi e i benefici aiutando a comprendere quali siano i dati in nostro possesso anche rispetto ad altre tecnologie di diverso tipo.

Stamani una nuova esplosione al reattore 2 ha danneggiato il pesante “sarcofago” di cemento armato che dovrebbe proteggere da eventuali fughe, infatti le autorità giapponesi hanno parlato di una piccola perdita: la situazione è innegabilmente grave, ma per ora in Giappone la cosiddetta “emergenza nucleare” è solo una parte del problema: non dimentichiamoci che la catastrofe che stanno affrontando in questo momento i nostri amici nipponici è vastissima, e soffermarsi solo su questo aspetto rischia di diventare pretestuoso.

Mandiamo tutta la solidarietà possibile al Giappone che sta affrontando una tragedia di proporzioni davvero drammatiche :disappointed: :disappointed: :disappointed: :disappointed:

(scusate il lungo post e l’OT)

esagerazioni giornalistiche

Solo per dovere di cronaca: confronto corriere/repubblica - Helsingin Sanomat (il giornale n1 qui in Finlandia) è impietoso.
Non so, ho come l’impressione che informare non faccia parte dell’ “informazione” così come la si intende in Italia.

Seguiamo anche qui con apprensione per amici e parenti l’evolversi della situazione…

scusa non ho capito…

@ blitzed: come scritto da molti commentatori, buttare acqua salata su un reattore incandescente equivale a decidere che l’impianto è definitivamente perso.

Per il resto… anni fa ero favorevole al nucleare, mi sembrava una soluzione brillante. Poi ho letto molto, ed ho parlato con gente che ha lavorato nel nucleare in Italia che mi ha raccontato alcune storie “dietro le quinte”, ed ho cambiato idea. Non è il caso del Giappone, ma anche senza invocare terremoti di grado 8,9 (Dio non voglia) il rischio concreto che una serie di negligenze porti a danni molto gravi per la popolazione è semplicemente inaccettabile.

In mezzo mondo i governi stanno facendo retromarcia sull’energia nucleare. Noi no… :frowning:

Ti commento in grassetto le tue affermazioni :smile:

Io spero dal canto mio che la fusione nucleare fredda funzioni per davvero e che a ottobre come è stato dichiarato venga presentato il primo prototipo funzionante da 1Mw in Grecia.

Sperem…

un prototipo da 1MW???

Confermo è proprio un prototipo da 1 Mw e se questo prototipo funzionasse ci sarebbe da essere contenti per un verso e arrabbiati per un altro. La scoperta e il progetto che consentiranno di realizzare questo prototipo sono, infatti, italiani e, come al solito, quando qualche genio italico scopre qualcosa, di rivoluzionario, poi deve andarlo a realizzare all’estero (vedi Marconi e Fermi che per realizzare le loro invenzioni sono dovuti andare all’estero)!

Beh ne parlano ormai parecchi forum…c’è stata una dimostrazione pubblica all’università di Bologna il 14 gennaio con un prototipo da 10 Kw ed è in fase di accettazione di brevetto.
Quando verrà rilasciato il brevetto verranno rilasciati i dettagli e ci potrà essere la replicabilità anche da parte di altri soggetti.

Comunque si…stando alle dichiarazioni degli inventori che lavorano al dipartimento di fisica di Bologna è in costruzione negli USA un complesso da 1Mw (costituito da 100 celle elementari 10 kw ciascuna analoghe a quella mostrata a Bologna il 14 Gennaio) e poi verrà portato in Grecia e fatto funzionare a ottobre.

Questo è un blog ( a cui hanno dato un nome pomposo) a cura degli stessi autori:

http://www.journal-of-nuclear-physics.com/

Comunque è tutto da verificare…

Ah! Viene costruito negli USA e poi montato in Grecia! Mi sembrava strano che facessero tutto in Grecia!

Comunque speriamo che funzioni e che dopo che abbia dimostrato di funzionare in Grecia si passi alla realizzazione delle prime centrali funzionanti (ovviamente anche qui da noi in Italia).

Spero anche che l’ufficio brevetti internazionale non la tiri per le lunghe…

Davvero chiaro e conciso, e ricalca in maniera molto più competente quello che ho scritto sopra. Grazie per averlo postato

Ma questo dove sta scritto? La Germania nel 2010 ha avuto un +4% nella produzione di energia nucleare… La Merkel ha sì chiuso sette centrali, ma il motivo è perchè ne vuole costruire di nuove, più efficienti e più sicure. In sostanza per come la vedo io ha colto la palla al balzo per investire sul nucleare, non mi sembra proprio una retromarcia…

Credo che il “noi” sia da intendere come “noi italiani” e non come “noi europei”…

Sorry, forse ho intesto male la parola “retromarcia”, pensando che si dicesse che tutti stanno riducendo l’ammontare della produzione dal nucleare…

Linko qui un bell’articolo del washginton post:Fear is potent risk of Japanese nuclear crisis

The average amount of radiation that victims in Hiroshima and Nagasaki were exposed to would increase the risk of dying from lung cancer by about 40 percent, Boice said. Smoking a pack of cigarettes a day increases the risk of dying of lung cancer by about 400 percent.

Beh questa affermazione non mi sembra inoppugnabile: le neoplasie polmonari sono fortemente associate al fumo di sigaretta, mentre non costituiscono una delle più significative manifestazioni di avvelenamento da radiazioni.

Allora anche il consumo di caffè caldo espone a un rischio di ustionarsi la lingua molto maggiore rispetto all’esposizione alle radiazioni ionizzanti, ma non è un buon motivo per affermare il le radiazioni ionizzanti siano più sicure del caffè caldo.

Una piccola nota, sfuggita ai più, in merito all’ “evacquazione medica” di marinai USA, dalla portaerei che stazionava al largo di Tokyo… La portaerei si è allontanata dalle coste in fretta e furia dopo che i dosimetri di alcuni marinai si sono saturati e i suddetti sono stati ricoverati in ospedale per precauzione. La domanda è, perchè quei marinai portavano dosimetri? Perche le portaerei USA sono tutte a propulsione nucleare e come sui sommergibili il personale li deve portare…ora la radiazione “di fondo” di una nave nucleare è già molto alta rispetto a terra…basta poco, pochissimo per far superare la dose consentita ed è quello che è successo… se volete sapere l’andamento delle radiazioni in centro a tokyo qui c’è un link:

http://park18.wakwak.com/%7Eweather/geiger_index.html

ricordo che sull’asse verticale i CPM sono: 1 CPM = 1 microsievert/ora circa
il “Fondo” naturale di tokyo di solito si assesta a 20…

Come sempre le notizie dei mass media, vanno verso la parte piu’ sensazionalistica degli eventi. Come giustamente detto da Buzz, sta quasi passando in secondo piano quanto e’ veramente successo in Giappone, quanti morti ci sono stati, quante abitazioni spazzate via, quante strade distrutte, ecc. ecc.
Che c’e’ di meglio per tenere incollati i telespettatori ed i lettori, del far nascere in loro la paura per un evento che potrebbe accadere e che potrebbe essere potenzialmente pericoloso?
Detto questo, veniamo agli aspetti che piu’ ci interessano e ci accomunano su questo forum.

Partirei con un dato di fatto (imho, naturalmente): che siate favorevoli o contrari al nucleare, state pure tranquilli. In Italia non vedremo mai una sola centrale nucleare costruita o rimessa in funzione. Ne sono abbastanza convinto (gia’ da prima dell’incidente in Giappone).

Fondamentalmente poi, credo che le centrali nucleari si possono considerare molto sicure. Pensateci bene: quella giapponese, e’ un impianto costruito ben 40 anni fa (nulla a che fare dunque con quelle di piu’ moderna costruzione), che nel bene o nel male, ha sopportato una scossa di terremoto del 9° grado, e relativo tsunami successivo, senza subire danni considerevoli (salvo poi essere smentito dalla successione dei fatti, naturalmente…). Detto questo pero’, vi confesso che se dovessero propormi di costruirne una vicino a casa, sarei il primo ad oppormi. Ma credo che lo stesso ragionamento lo farei se dovessero costruire una diga tipo Vajont sopra al mio paesello.
Insomma, se c’e’ un potenziale pericolo, meglio cercare di tenerselo il piu’ lontano possibile…