Problemi al paracadute di ExoMars

continuano i problemi dei paracadute di ExoMars

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Qualcuno sa nel dettaglio come mai la ESA e’ cosi indietro su questo fronte?
Al di la’ che ha chiaramente meno esperienza, ma sono 60 anni (dai tempi delle mercury) che progettiamo sistemi di rientro orbitale, non sono ormai tecnologie consolidate?

Questo è il più grande paracadute mai costruito per scopi fuori dalla Terra e i problemi dell’articolo non hanno impedito una discesa nominale. Quindi bene ma non benissimo, al momento questo non sembra un blocker della missione.

Edit: rileggendo la mia risposta sembra polemica, invece volevo solo affermare un po’ di fatti relativi alla missione

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per il sito ESA in italiano si è trattato comunque di un passo avanti

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Per aggiungere a quello che ha detto @Vespiacic, i paracadute che devono rallentare gli oggetti su Marte devono essere progettati in maniera diversa da quelli sulla Terra, per cui l’esperienza aiuta ma non troppo.

L’atmosfera su Marte è talmente rarefatta che non riesce a rallentare la capsula al di sotto della velocità del suono, come avviene qui sulla Terra. Quindi i paracadute vengono aperti quando la capsula è ancora a velocità supersoniche. L’unica esperienza che aiuta, qui, è quella di NASA con i (pochi) lander/rover che ha adagiato su Marte e quella (credo ormai perduta) sovietica, che comunque non è che abbiano riscontrato tutti questi successi.

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Grazie mille! Pensavo che l’esperienza accumulata dalla NASA con i rover fosse maggiormente consolidata, evidentemente cosi non e’.
Tra l’altro non sapevo fosse di dimensioni cosi grosse.

Nuovo articolo di Marco Zambianchi pubblicato su AstronautiNEWS.it

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Atterrare su un pianeta dove col paracadute APERTO raggiungi una velocità tetminale di 200 km/h è una gran seccatura.

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