Produzione energetica, fotovoltaico e nucleare a confronto

solo un eventuale serio inizio di esaurimento del petrolio potrebbe economicamente convincere gli “umani” ad energie alternative.
va tenuto presente che non si è compreso ancora se esso sia una risorsa finita o meno. già dal 1973 si prevedeva un esaurimento dei giacimenti da lì al 2000 ma poi si è constatato che col tempo la data della fine del petrolio veniva spostata sempre più in là.

sbagli, le multinazionali dell’enegia non ci permetteranno ai di avere governi orientati al rinnovabile!

piuttosto bruceranno pure le madri, ma spingeranno sempre per le risorse esauribili ( e sopratutto controllabili solo da chi ha potere)

se davvero si avesse la certezza scientifica che sia una risorsa finita i governi avrebbero poca scelta a meno che non riuscissero ad inventare un surreale pertrolio artificiale più economico delle energie rinnovabili.

sono riusciti a farti accertare dei pezzi di carta chiamati moneta come valore sostitutivo all’oro… domani, cambiano valuta e ti ritrovi senza niente (stile argentina).

già oggi potremmo esser indipendenti dalle fonti fossili! ed con vantaggi economici evidenti! ( l’olanda che è fessa a installare tutto quell’eolico? )
e quante volte ci hanno fatto vedere prototipi di auto che fanno 100 km con un litro… ,mai messe in produzione!
l’idrogeno come carburante alternativo per le auto gia oggi è conveniente con un prezzo litro di 1,3€ risulta esser più economico della benzina (1,4€/l)!

hanno troppo potere aimè :frowning:

Unknown, a parte il fatto che stiamo andando abbondantemente , non voglio scatenare un flame ma io non sarei così categorico riguardo alcune fonti di energia. Ad esempio l’idrogeno NON è una fonte di energia, ma un vettore (l’idrogeno non si trova in natura, ma viene ricavato) quindi stento a credere che costi meno di un litro di benzina. Le auto prototipo che consumavano così poco erano in realtà tutte appunto dei prototipi fatti apposta per consumare poco, ma per nulla utili dal punto di vista pratico, perchè prive di bagagliaio, per sole una o due persone o di forma talmente aerodinamica da non poterci caricare nemmeno una borsa della spesa. Gli olandesi sì, non sono stupidi con l’eolico, ma anche per produrre l’eolico quanto carburante si spende per creare un’elica con tutti i suoi macchinari, e di conseguenza quanto dovrà funzionare per poter ammortizzare le spese della sua produzione?
Personalmente (e poi finiamola con ) penso che sicuramente i petrolieri spingono affinchè si usi solo petrolio e tutto il mondo sia dipendente da esso, ma se realmente esistesse una alternativa a basso costo non credi sarebbe già in uso? Anche i petrolieri stessi virerebbero sull’alternativa, se non altro perchè alla lunga permetterebbe gli stessi guadagni per molto più tempo.

Mi piacerebbe di più tappezzare di fotovoltaici ad alto rendimento il fondo di qualche cratere equatoriale, sfruttando la perfetta insolazione garantita sulla superficie lunare (nessuna attenuazione dovuta a foschie, umidità, cattivo meteo). Il fotovoltaico migliorerà sempre di più il suo rendimento in futuro; la sonda Juno che verrà lanciata verso Giove utilizzerà per la prima volta i pannelli solari a quella distanza, prima appannaggio esclusivo degli RTG, grazie ai miglioramenti della tecnologia.

Guardo sempre con un po’ di diffidenza il nucleare attuale (a fissione); l’unica applicazione che mi piacerebbe vedere è di tipo propulsivo (destinazione: Marte). E punterei tutti gli sforzi per cercare di padroneggiare la fusione nucleare, che farebbe fare il salto di qualità (IMHO).

Moderatori,
che ne dite di raccogliere tutto l’offtopic in un altro thread?
è un oragomento interessante anche se ad alto rischio…, che se tenuto a livelli di flame basso magari puo’ essere utile a chi ha davvero voglia di ascoltare, a meno che non lo riteniate a livello di moon hoax… quindi di sordi che non vogliono senire…

avrei molto da dire ma cerco di dire solo due cose veloci:

Per le case il solare magari funzionicchia, ma per una fabbrica che ha bisogno di qualche megawatt come fare?

lo sapete poi che un pannello solare, dal punto di vista energetico e non economico, per i primi 5 anni lavora esclusivamente per ripagare l’energia spesa per prodursi? è per questo che cercano di certificarli per 25 anni… senno sarebbero in passivo anche dal punto di vista puramente energetico.

ciao

Raffaele

Hai qualche fonte per questa affermazione? Mi sembra un tantino esagerata come stima… non credo che uno stabilimento per la produzione di pannelli solari, con una produzione di migliaia di elementi, abbia bisogno di una centrale nucleare a fianco per la fornitura di energia alla produzione se tale dovesse essere il fabbisogno…

Uno stabilimento per la produzione di pannelli non ha bisogno di altiforni per la fusione del vetro e dell’alluminio dell’intelaiatura, e neanche degli apparecchi per la prodizione di silicio cristallino: fa meramente un lavoro di montaggio di pezzi prodotti altrove. Chi ha bisogno della centrale vicino sono la vetreria e la fonderia :angry:

Non ho parlato di energia nucleare scusa, ho solo detto che produrre un pannello solare costa energia, e un pannello solare, una volta in opera produce energia da solo che bilancerà quella usata per la sua produzione dopo 5 anni.
Cerco la fonte e la posto giustamente se la ritrovo.

non capisco, per il pannello ci vuole il vetro e l’intelaiatura, che sia di alluminio di composito o di cioccolato, per produrla si consuma energia ed è giusto inserirla nel bilancio energetico per la produzione dello stesso…

Si , credo infatti che Paolo intendesse proprio questo: non serve per l’assemblaggio vero e proprio ma per la produzione si, quindi va inserita comunque l’energia necessaria a produrre i materiali
Poi però vorrei essere certo che questo bilancio vada in pareggio dopo 5 anni, mi sembra un po’ tanto…
Vorrei anche capire le condizioni base in cui viene calcolata l’energia prodotta

http://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:OLks9aGlcBkJ:www.epia.org/index.php%3FeID%3Dtx_nawsecuredl%26u%3D0%26file%3Dfileadmin/EPIA_docs/documents/SRA/PVPT_Fact_Sheet_PV_Energy_Balance.pdf%26t%3D1278744469%26hash%3D6d43fa3f9e88a97f1acd5f2a88dd4a2a+energetic+balance+for+photovoltaic&hl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiIkLAZVGiF56uiROC86EmHIrGKGMmowWuh1tJD97G57z-FhjiSbPJvv8LYqUq3L4Jyfr3Mpuh0HZIrjQOf0CsZY5yM06AyDcOmRhvugxlfc0pAkdG1ZsUnGd3zejxdR4Y99RNV&sig=AHIEtbT9nuKh4VAZm0lHv6u-s6r-rgf4ng

non so come ridurre il link scusate

questo è un documento trovato googolando
e dichiara un payback da 1 a 3 anni in funzione della tipologia di pannello e dall’esposizione.

Raffaele

L’esperto olandese citato (a lato) dice 2 anni calcolando l’insolazione del sud europa…

Si, era una battuta per dire che la produzione necessiterebbe di una grossa quantità di energia.
2 anni per le nostre latitudini direi che potrebbe essere un dato credibile, se poi si considerano 25-30 anni di vita direi che è ampiamente vantaggioso e con bilancio positivo.

Beh, però dopo 10 anni si parla già di -20% di efficienza, comunque decisamente positivo come bilancio energetico.
Il vero problema adesso sono i costi…

P.S.
La mia azienda sta proprio in questi giorni “fotovoltaicizzando” tutto il tetto dell’edificio…proverò a chiedere un po’ di dati in amministrazione

Dal conteggio va tolto il costo energetico del silicio policristallino.
Esso infatti è il prodotto di scarto delle aziende produttrici di wafer monocristallini per applicazioni informatiche: intorno al cilindro monocristallino si accresce comunque uno strato policristallino, che in questo caso viene utilizzato, altrimenti andrebbe riprocessato o buttato. Fanno eccezione le produzioni dedicate per pannelli solari.

Riguardo all’intervento di prima, volevo solo bacchettare albyz85 per l’imprecisione… :stuck_out_tongue:

Quale?

in realtà il tempo necessario a ripagarsi e più ampio:

per un certo periodo ho lavorato enl settore e quello che viene fuori dall’esperienza e che di tempo ce ne vuole anche il doppio, ovvero 10 anni per ripagare la spesa di un sistema fotovoltaico!

il motivo è semplice:

oltre ai costi di produzione, sia del cristallo che delle strutture di supporto, va aggiunto che il costruttore si prende un buon 40% di margine!

e qui non tengo conto che in caso di impiego spaziale, dobbiamo anche aggiungere il costo di immissione in orbita.

la durata di un pannello che mantiene un efficenza dell’80% reale, difficilmente supera i 20 ani ( ma ciò non vuol dire che il giorno dopo smette di funzionare! )

nel caso di impieghi civili, questi costi sono “drogati” dall’incentivo statale, senza il quale, all’attuale costo delle offerte necessiterebbe attendere 12 anni circa per rivedere entrare l’investimento e nei successivi 8-13 avere un guadagno 8 il problema e che la convenzione di scambio energia sul posto non va oltre i 25 anni, dopo la quale e tutto un mistero cosa accade)

p.s. la produzione dei pannelli solari ha anche un altro costo accessorio che nessuno tiene conto ( come nella produzione di ogni altra fonte energetica o cmq prodotto industriale) : i costi ambientali!

produre il silicio inquina e lo smaltimento dei rifiuti ha alti costi!
( e come nel nucleare dove non vengono tenuti da conto i costi di smaltimento delle scorie ecc…)

semmai, lancio un idea, perchè non produrre in loco?
probabilmente sulla luna, hanno anche un efficenza magiore ( anche se esposti a maggiori pericoli ), ma il primo passo di un insediamento industriale potrebbe esser la produzione di silicio…

Si parlava di costo energetico non monetario :wink: