Il blog del Google Lunar X Prize ha pubblicato un’immagine che include tutti i veicoli proposti dai team e dà un’idea della varietà di soluzioni adottate.
Sarebbe anche molto bello vedere qualche immagine in cui si possano confrontare le dimensioni dei vari veicoli…speriamo ne pubblichino una come confronto
Secondo me è una cosa piuttosto assurda… chi vince, vince un premio che è sufficiente a pagare sì e no metà di quello che ha speso per vincere… e gli altri nada…
Non so quante aziende sono disposte ad imbarcarsi “seriamente” in una gara che in ogni caso, anche vincendo, non ripaga l’investimento fatto…
L’obiettivo non è il concorso fine a se stesso, ma lo start up della commercializzazione del prodotto sviluppato, rivendibile a basso costo come piattaforma standard.
La medesima cosa è valsa per l’Ansari X-Prize, con la vincita non si è pagata che una parte della SpaceShipOne, ma ha dato il via alla produzione commerciale della stessa Società.
Il lancio deve essere autofinanziato. Non sono ammessi contributi di enti come le agenzie spaziali nazionali.
Gli americani, da quello che è dato a sapersi, di Astrobotics. Ma ciò non è certo, in quanto per via del montepremi non si sponsorizzano le attività, nemmeno durante i workshop, dove si cerca di celare i dettagli più importanti.
AMALIA, non AMELIA. Non ho capito se la tua è una domanda o una affermazione. Se fosse la seconda non capisco quanti prototipi pensi possano esistere per un rover… Al massimo un engineering model (EM) e un protoflight model (PFM)…
Non capisco dove hai preso questa informazione e in che data. Il design della “squadra di robottini” non è quello attuale al momento. Per i motivi di riservatezza del team non posso dire altro.
La cosa non è cosi immediata. Diciamo che chi ora sta vivendo la cosa come Alberto la descrive è molto avanti, nel senso che le aziende coinvolte nei vari team che hanno capito il ritorno economico stanno contribuendo fattivamente. Negli altri team questo accade in misura molto minore e tutto viene visto in una logica di normale competizione, con basse risorse e pochi aiuti industriali, che sono fondamentali.
L’entità del premio è intenzionalmente calcolata in modo da coprire circa metà delle spese. Non ne conosco le ragioni ma, visto che la X PRIZE Foundation intende promuovere l’innovazione attraverso la competizione, ipotizzo che un premio che copra solo parzialmente le spese incoraggi i team a realizzare soluzioni sfruttabili economicamente.
Se non ricordo male, per il Google Lunar X PRIZE è previsto anche un secondo premio.