Progetto ARIES - Presentazione

Davvero bello il progetto ARIES, strutturalmente, comunque, mi ricorda tanto un vechio programma NASA, chiamato appunto SHUTTLE II, che strutturalmente era identico.
Questo , almeno sulla carta e teoricamente , è migliore però questo si potrà dire solo dopo aver iniziato le fasi di prova con dei modelli ridotti.
Certo che pensare che è tutto Italianoci fa tanto onore.

Come italiano sono orgoglioso di vedere la nostra bandiera sulla fusoliera.

:grinning: E’ quello che ho detto a Peppe poco fa al telefono … :wink:
Per il resto sapevo che le domande sarebbero arrivate a fiumi … :grinning:
Ora Peppe avrai un bel da fare nel rispondere … Dai avanti! Ti aspettiamo!!! :grinning:

Marco, propongo di aprire una sezione dedicata proprio all’ARIES come per il CEV ed il Kliper che ne dici ? Ne parliamo stasera quando ci vediamo.

Ciaus!

Marco, propongo di aprire una sezione dedicata proprio all'ARIES come per il CEV ed il Kliper che ne dici ? Ne parliamo stasera quando ci vediamo. Ciaus!

Dario,
non ho alcun problema a farlo.
Mi auguro solo di non far passare a Peppe un guaio, o di metterlo troppo sotto pressione, o ancora non vorrei che il forum dedicato ad ARIES restasse un “ramo secco” per troppo tempo.
Insomma, io sono disponibilissimo. Aspetto una parola in merito da Peppe.
Vabbuò?

Devo preumere, che io è cristiano non abbiamo le stesse idee a riguardo dei sistemi di salvataggio.
Sarebbe, senza dubbio, migliore il sistema per l’espulsione della cabina, ma addirittuara fare aprire le due sezioni che contengono il “guscio” pressurizzato, mi sembra poco fattibile.
Come idea di concetto potrebbe pure andare bene, ma sono più che sicuro che il guscio stesso non sarebbe in grado di resistere allo stress a cui sarebbe sottoposto.
Sia per quanto riguarda uno stress strutturale aerodinamico, sia ad un eventuale rientro in atmosfera, anche se protetto da delle sostanze ablative.
Forse, se ancora pressurizzato, potrebbe resistere, ma a riguardo, possono parlare solo dei veri esperti nel settore.

X quanto riguarda l?ARIES, mi sembra tanto un sistema modulare tipo Spyuz, ma risulterà davvero funzionale , come sistema?
Se il progetto dovesse venire realizzato dall’Italia , il paese sarà in grado di sostenere una spesa così grossa e prolungarla per anni?
Bisogna infatti ricordarsi che ci sono pure le spese di gestione.

Devo preumere, che io è cristiano non abbiamo le stesse idee a riguardo dei sistemi di salvataggio.

R.:
Ovviamente, il mondo è bello perchè è vario… inoltre non sono certo un progettista di veicoli spaziali. Al massimo di razzomodelli con motori montati su sospensioni cardaniche.

Sarebbe, senza dubbio, migliore il sistema per l'espulsione della cabina, ma addirittuara fare aprire le due sezioni che contengono il "guscio" pressurizzato, mi sembra poco fattibile.

R.:
Verissimo, non è certo roba da poco e comunque rimane un arrabattamento di quanto esiste, progettato trenta anni fa in regime di scelte economiche piuttosto… economiche.

Come idea di concetto potrebbe pure andare bene, ma sono più che sicuro che il guscio stesso non sarebbe in grado di resistere allo stress a cui sarebbe sottoposto.

R.:
Mah, quello che dico deriva solo dall’osservazione che in entrambi i disastri dello shuttle, entrambi pesantemente distruttivi causati dalla disintegrazione del veicolo dall’esterno, la cabina è rimasta sostanzialmente intera fino a terra. Questo è da tenere presente e teniamo presente che la parte della fusoliera anteriore dello shuttle è veramente atipica per un veicolo spaziale, vale a dire un doppio guscio con totale isolamento meccanico. Questo lo rende passibile di implementazione di simili sistemi, il problema è che è tutto il resto del veicolo che non lo permetterebbe. Inoltre la capacità di carico della navetta sarebbe molto ridotta, cosa che a seguito degli interventi di sicurezza è già ridotta. Insomma, l’intervento sullo shuttle odierno è in effetti antieconomico dal punto di vista del trasporto e io faccio questi discorsi SOLO in chiave della sicurezza dell’equipaggio.

Tanto vale smettere di fare volare lo shuttle (e mi dispiace perchè centododici missioni riuscite NON sono certo opera del caso) e pensare a un SSTO. Oppure a una nuova navetta meglio pensata. Certo, bisogna che qualcuno si sbrighi. Il CEV non mi piace e per me non rappresenta nè una novità spaziale (anzi, è un passo indietro) nè una cosa più versatile.

Sia per quanto riguarda uno stress strutturale aerodinamico, sia ad un eventuale rientro in atmosfera, anche se protetto da delle sostanze ablative.

R.:
Dico solo che il sistema che ti ho detto, che credo di avere sentito dire anni fa in una lista di appassionati americana, avrebbe salvato l’equipaggio del Challenger e quasi sicuramente anche quello del Columbia. Nel primo caso sarebbe bastato SOLO un paracadute per l’intera sezione, sappiamo che alcuni astronauti erano vivi fino all’impatto con la superficie dell’oceano.

Ciò non significa dire che realizzare questo sistema salverebbe le vite in un terzo incidente, nè sarebbe consigliabile data l’architettura del veicolo esistente.

Forse, se ancora pressurizzato, potrebbe resistere, ma a riguardo, possono parlare solo dei veri esperti nel settore.

R.:
Pare che non sia necessario… almeno stando a quanto visto con i due incidenti. Tieni conto che in entrambi i casi la cabina ha perso la pressione, per via della separazione con i sistemi di controllo ambientali, e le miriadi di tubi e cavi che passano attraverso dei bulkheads. Però la funzione della struttura è sostanzialmente quella di contenere l’equipaggio e gli astronauti devono indossare e chiudere le tute. Insomma, non dico che sarebbe stato un successo, però ci sarebbero state alcune chanches.

ciao

Cristiano

Allora vorrei inannzitutto esprimere la mia soddisfazione per l’entusiasmo con cui è stato accolto l’ARIES. Naturalmente sarei onorato di avere addirittura una intera sezione dedicata all’argomento.
E’ ovvio che gli update non saranno regolari (o meglio dipende da “quanto” posso far vedere, al momento quasi tutto ma non è escluso che rilasci altro materiale in futuro), ma sono molto contento di poterne discutere con tutti voi anche per poter disporre del punto di vista di chi, pur capendone, non è strettamente coinvolto nel progetto, e quindi ne ha una visione più critica.

Vorrei rispondere alle domande di Carmelo, che mi sembrano quelle più “stringenti”, naturalmente cercherò di rispondere sempre e comunque alle domande di tutti.

  1. E’ possibile far girare i disegni purché restino limitati ai forum di appassionati, tenete presente che il programma è “in corso”, quindi fino alla presentazione ufficiale (speriamo bene…) non è possibile rilasciare dati più approfonditi.

  2. Per quanto riguarda le dimensioni, in tutti i disegni è presente una scala graduata comunque l’ARIES AB (versione winged) è lungo 21,8 mt, con un’apertura alare di 11,3 mt ed un’altezza di 5,4 mt.
    Quindi più piccolo di uno Shuttle, ma decisamente più grande di Hermes.
    La sola sezione ARIES A (la parte biconica anteriore) ha pesi e dimensioni compatibili con il Kliper.

  3. Le finalità di questo progetto (al momento) non prevedono un utilizzo “turistico” degli ARIES, che nascono nell’ambito del programma Exploration.

  4. No comment.

  5. L’ARIES non nasce come sostituto dello Shuttle ma grazie alla sua configurazione modulare può essere modificato in maniera da assumerne alcune (ma non tutte) delle sue funzioni.

  6. Ehi…ragazzi parlare con voi è un piacere!!
    Ovviamente la concezione modulare che è alla base del concetto di famiglia ARIES è utilizzata anche da una serie di veicoli lunari che prendono il nome di C2S2 (ed al momento non aggiungo altro, ma non escludo di rilasciare del materiale anche su questo argomento).
    Giusto per riassumere da un punto di vista tecnologico la famiglia ARIES rappresenta “la punta dell’iceberg” di tutta una serie di veicoli altamente specializzati che sono previsti nello scenario Exploration (non quello minimalista della NASA ovviamente…).

A valle dello scambio di vedute, in merito di sicurezza, tra Cristiano e Topopesto vorrei chiarire (come termine di paragone) qual’è il criterio di sicurezza che è alla base della famiglia ARIES.

La sezione anteriore ARIES A è un veicolo spaziale completamente indipendente, tanto che è in grado di volare da solo (lanciato da un Ariane 5). Quando vola in configurazione ARIES AB mantiene dunque tutte le sue prerogative.

E’ inutile dire che questa scelta è molto onerosa, sia in termini di peso sia in termini economici, ma ritengo che di fronte alla sicurezza dell’equipaggio non debbano esistere altre considerazioni che tengano!!

Durante il lancio (sia quando vola con l’ARIES B/LIRA sia quando è lanciato con l’Ariane 5 in un’apposita carenatura) l’ARIES A dispone di una torre di salvataggio (così come Mercury, Apollo e Soyuz) in grado di separarla dal resto del vettore conducendola ad un ammaraggio appesa al proprio parasail.

Per quanto riguarda il rientro, in caso di assoluta emergenza, la sezione ARIES A è sempre (attraverso dei pirotecnici) in grado di separarsi dal corpo winged (ARIES B) ed effettuare un rientro semiportante (sia pure con una traiettoria diversa) atterrando poi con il proprio parasail ed i propri carrelli di atterraggio.

MA CHE SUCCEDE!!!
Mi assento soltanto un giorno e qui scoppia la RIVOLUZIONE SPAZIALE!!!
Altro che CEV o Kliper!!
Ora abbiamo l’ARIES!!!
Archipeppe sei MITICO…
Appena mi riprendo dal colpo partiranno le domande…

Si,ci troviamo di fronte al veicolo spziale del XXI secolo,altro che Klipper o CEV.ARIES riunisce le migliori caratteristiche di alcuni tra i migliori progetti per il volo spaziale umano degli ultimi quarant’anni.Può volare come uno Shuttle trasportando payload,ma in caso di emergenza la sezione equipaggio ha un “escape tower” come l’Apollo,inoltre sempre in emergenza può rientrare nell’atmosfera come un “winged body”.Il sistema di lancio ricorda una delle prima (e più sensate) proposte per lo Space Shuttle:un booster alato che dopo aver svolto il suo compito atterra su una pista come un aereo.Ma la cosa geniale del LIRA è che TOTALMENTE “unmanned” ed automatizzato.Tra l’altro non vedo perchè LIRA non possa essere utilizzato anche in versione Shuttle-C per lanciare larghi Payload in orbita.Inoltre ARIES può assumere la configurazione di un “winged body” stile Klipper e lanciato da un Arianne-5 fungere da Orbital Space Plane per la stazione.Infine,pensate di utilizzare ARIES-A come modulo di comando per un ferry lunare (stile “Aquila” di “Spazio 1999”,per capirci).Il Ferry può essere assemblato dalla Stazione,lanciando le varie componenti con il LIRA-C (l’unico dubbio è se ARIES-A è costruito per affrontare il rientro ad alta velocità dalla luna,ma questo potrebbe non essere necessario se invece di rientrare direttamente facesse tappa alla stazione).P.S. Da dove verrà lanciato? Nord Africa o Kouroù?

Alcuni questiti per Archipeppe in merito al “nostro” ARIES.

1 - Anche se non lo puoi dire questo progetto Exploration nasce in ambito ESA?
2 - Ha qualche cosa a che fare con l’Ariane 6?
3 - La base di lancio immagino possa rimanere Kourou per la facilità di lancio orbitale?
4 - Avete stimato un costo approssimato del sistema?
5 - I motori impiegati per Lira ed Aries sono del medesimo tipo (o addirittura, per motivi ovvi, gli stessi)?

Scusa ma queste sono le prime cose che mi sono venute in mente dopo aver visto questo stupendo progetto (che per il momento non mi fa vedere nessun punto negativo…)

Scusa ma queste sono le prime cose che mi sono venute in mente dopo aver visto questo stupendo progetto (che per il momento non mi fa vedere nessun punto negativo...)

:roll_eyes: sarà questo il problema??? Spremiamoci! Dobbiamo trovare qualche critica da fare a Peppe sennò mica lo aiutiamo a migliorarlo ancora di più!!!

Giusto Dario!
Visto l’elevato tasso tecnico delle discussioni che ho potuto gustare su questo forum, mi aspetto delle critiche sensate e costruttive…ammesso che ci sia qualcosa da criticare…

Bè forse l’unico punto negativo potrebbe essere il costo…
Se non l’ho ha potuto sopportare la NASA nel 1970 (intendo dire il sistema biconico di lancio completamente riutilizzabile…) forse nemmeno l’europa da sola potrà sostenerlo (a meno che non lo finanzino assieme a noi anche il Gaiappone che si ritrova con il nostro stesso problema di accesso allo spazio).

Come detto da altri su questo forum, una buona parte dei costi legati al sistema Shuttle è dovuta alla sua manutenzione. C’è da pensare che per l’ARIES le cose siano diverse, forse la manutenzione non sarà, in proporzione, così costosa.

Scusa Archipeppe ma nella foga non avevo controllato la tabella che hai postato. LIRA usa motori LOX/Kerosene mentre ARIES LOX/LH2 e quindi sono evidentemente diversi. Motivi di sicurezza per il primo stadio?
Se non erro nella immagine 22 si nota che il portello potrebbe permettere di far rientrare anche i rack del Columbus dalla ISS. Sbaglio?
L’ARIES CL è una versione soltanto per trasporto carichi in LEO?
LIRA è un veicolo di lancio completamente automatico? Abbiamo le capacità tecniche per costruire un LIRA completamente automatico capace di atterrare su una pista (in Africa?).
Scusa ancora Archipeppe ma sono eccitato e commosso che dal genio italico possa ancora venire fuori un’idea così semplice ed innovativa (altro che il CEV-Apollo della NASA!!).
Attendiamo con ansia altre notizie…

LIRA può essere adoperato per lanciare componenti per la stazione? Qualcosa del genere:

Ragazzi, non vorrei rovinare il vostro entusiasmo, ma un progetto molto simile era già allo studio , alla NASA , anni addietro e si chiamava SHUTTLE II.
Io avevo stampato tutte le informazioni e i disegni , ora purtroppo, non è più possibile aprire la pagina web a riguardo.
Stiamo facendo come hanno fatto i Cinesi con la Soyuz.
Comunque sia, dato che in termini di costo la sua realizzazione sarà molto cara, si verrà a tagliare sui sistemi di sicurezza x l’equipaggio, quindi ci ritroveremo come x lo Shuttle.
Per un fatto di deformazione professionale vorrei chiedere:
Come può una ditta rilasciare informazioni riguardo ad un suo progetto, quando il tutto non è stato ancora presentato ufficialmente?
Non voglio accusare nessuno, ma la cosa mi sembra strana!

Ragazzi, non vorrei rovinare il vostro entusiasmo, ma un progetto molto simile era già allo studio , alla NASA , anni addietro e si chiamava SHUTTLE II. Io avevo stampato tutte le informazioni e i disegni , ora purtroppo, non è più possibile aprire la pagina web a riguardo. Stiamo facendo come hanno fatto i Cinesi con la Soyuz. Comunque sia, dato che in termini di costo la sua realizzazione sarà molto cara, si verrà a tagliare sui sistemi di sicurezza x l'equipaggio, quindi ci ritroveremo come x lo Shuttle. Per un fatto di deformazione professionale vorrei chiedere: Come può una ditta rilasciare informazioni riguardo ad un suo progetto, quando il tutto non è stato ancora presentato ufficialmente? Non voglio accusare nessuno, ma la cosa mi sembra strana!

1 - Se tanto mi da tanto allora spero che avvenga propiro come per i cinesi… scopiazzando a destra e manca hanno un programma spaziale che manderà uomini sulla Luna.
2 - Quello che vedi quì sul forum è solo la punta di un iceberg … sotto c’è molto di più (e quando dico molto è veramente MOLTO)
3 - Postare le slides di una presenzatione con i contenuti che abbiamo visto (soprattutto dopo gli opportuni permessi) non mi sembra una mossa scriteriata. Del resto questo materiale poteva essere benissimo rilasciato in conferenza stampa alle più note riviste del settore e questo sarebbe successo tra non molto tempo.
4 - Perchè ti sembra strana? Sulle slides c’è il copyright quindi … E poi in un ambiente come quello astronautico pensi che siano così sprovveduti al punto da rilasciare informazioni top secret? Come ho detto poc’anzi, quello che vedi è quello che si può vedere al momento, l’unica cosa è noi siamo i primi a vederlo.
5 - Il problema della sicurezza dell’equipaggio è uno dei punti forti del progetto … e noi lo andiamo a tagliare??? :scream:
Attendiamo le risposte di Peppe a tal proposito …

Ragazzi, non vorrei rovinare il vostro entusiasmo, ma un progetto molto simile era già allo studio , alla NASA , anni addietro e si chiamava SHUTTLE II. Io avevo stampato tutte le informazioni e i disegni , ora purtroppo, non è più possibile aprire la pagina web a riguardo. Stiamo facendo come hanno fatto i Cinesi con la Soyuz. Comunque sia, dato che in termini di costo la sua realizzazione sarà molto cara, si verrà a tagliare sui sistemi di sicurezza x l'equipaggio, quindi ci ritroveremo come x lo Shuttle. Per un fatto di deformazione professionale vorrei chiedere: Come può una ditta rilasciare informazioni riguardo ad un suo progetto, quando il tutto non è stato ancora presentato ufficialmente? Non voglio accusare nessuno, ma la cosa mi sembra strana!

Topopesto,
non ti sembra di stare dando dei giudizi un po’ troppo affrettati?
Capita di reinventare la ruota, ma converrai che realizzarla piena, ed in legno, è diverso che averne una a raggi in lega leggera. Stessa funzione di base, prestazioni e sicurezza molto molto differenti.
I design per i veicoli che raggiungono lo spazio non può essere più esotico di tanto, per ovvie ragioni aerodinamiche (in decollo) e termodinamiche (in rientro).
Non è che con ARIES si voglia millantare di avere inventato qualcosa di nuovissimo mai visto prima, per quanto il design modulare mi pare qualcosa di profondamente innovativo, e che personalmente non avevo mai riscontrato in precedenza (quanto meno in questa forma).
Non riesco peraltro a trovare dei parallelismi immediati con con il progetto Shuttle II, forse per mie mancanze di fonti.
In ogni caso qualcosina ho reperito:

  • http://www.astronautix.com/lvs/shutleii.htm
  • http://www.aerospaceguide.net/ShuttleII.html
    Convengo con te che il progetto dovrebbe avere costi molto elevati, così come qualunque progetto astronautico, ma dire già oggi che si finirà con improvvidi tagli alla sicurezza mi sembra prematuro.
    Infine, per quanto concerne la possibilità di archipeppe di pubblicare qui i suoi bozzetti, beh, credo che sia stato debitamente autorizzato, ed inoltre al momento (mio malgrado) sta sotto gli occhi di 35 persone…
    Insomma, godiamoci questa “esclusiva” e discutiamone, questo è un grande valore aggiunto per forumastronautico.it!