Progetto Orione - razzo a propulsione nucleare

Un pò come pretendere di costruire un moderno transatlantico usando come fonte di energia vecchie caldaie a carbone.
Non c’è male.
Poi se anche la carica fosse concentrata, ma il pacchetto carica per qualche motivo và fuori asse, ti molla una spinta asimmetrica che hai voglia a recuperare.

E come sostenuto all’inizio, un esplosione nucleare in orbita manderebbe in tilt tutti satelliti, magari anche l’elettronica di Orion.

Come dice buzz, meglio un propulsore convenzionale (nucleare).

Carica cava! si chiama carica cava!

Si ptorebbe togliere la E dal titolo, che fa rima con Bonolis?

Finalmente sono riuscito a trovare il link della scheda informativa del NASM per l’Hot-Rod di Orion:

http://www.nasm.si.edu/collections/artifact.cfm?id=A19721008000

Si riesce a fare una carica cava per una testata nucleare? Si riesce a fare un contenitore che regga in un’esplosione di quella portata?
E cmq in questo caso va notato che l’obiettivo è propellere un’astronave. Se fai una carica cava e la fai esplodere nel vuoto in assensza di gravità, non è che il propellente sta fermo ed è il “contenitore” a essere sparato nella direzione opposta?

E anche se tutto ciò si riuscisse a fare, comunque avresti un’espansione molto molto meno efficiente dell’espansione isoentropica degli ugelli…

Senz’altro.
Ricordiamoci, però, del fatto che per il progetto Orion (ho tolto la “e” per far contento Smiley…) erano previste decine di esplosioni nucleari temporalmente sequenziate.

Mah, l’unica e’ costruirne una e provare!

Già, il che porta a un altro grosso problema: la precisione nella spinta. I motori pulsanti che si usano hanno spinta minuscola per ogni pulsazione, e quindi consentono aggiustamenti molto precisi. In questo caso invece ogni pulsazione sarebbe un’esplosione atomica. Poniamo che ogni esplosione mi dia un deltaV di 1 km/s, come faccio se me ne servono 5,5? Anche in questo caso un sistema con propulsione “classica” è molto meglio, perchè si può regolare la spinta e la durata della spinta con grande precisione…

Io credo che questo sistema sia stato ideato in un periodo in cui tutti questi problemi ancora non erano stati affrontati, e la meccanica orbitale era ancora agli inizi. Poi è stato abbandonato per altri motivi, ma anche se fosse andato avanti credo sarebbe stato superato da altri sistemi più “normali” e che presentano molteplici vantaggi rispetto a questo…

Questo è vero, sopratutto alla luce degli studi condotti dalla NASA con i vari Rover, Kiwi, ed altri che poi confluirono nel più ampio progetto NERVA.
Peccato che tutte queste esperienze (e qui ci metto anche quelle dei russi con il KBKhA RD-0410) alla fine poi non abbiano portato a nessuna reale applicazione, nonstante il tempo, i soldi e l’hardware realizzato “ad hoc”…

Cionondimeno, a mio modesto avviso, resta un progetto affascinante, tecnicamente fattibile (sia pure al limite) ben lontano dall’essere “ridicolo” oppure una “ca…ta pazzesca”.
Come molte altre idee umane, sia pure “alternative” rispetto al “mainstream”, merita in ogni caso rispetto ed attenzione (per le persone e per gli enti attivamente coinvolti nel progetto e per gli anni spesi).
Eppoi non si può mai dire se in futuro un’idea del genere non diventi attuabile, sia pure in maniera diversa.

Su questo quoto e straquoto al 200% :slight_smile:

Diciamo che ogni esplosione a a distanza “d” da un deltaV di 1km/s, farai 5 esplosioni a distanza d e una a distanza… minore (come diminuisce la spinta con la distanza? Quadrato della distanza? )

O in maniera più efficiente, con una carica meno potente.

Il che significa usare quella bomba a metà di quello che potrebbe dare. Il che significa ancora meno efficienza… Come dire che se vuoi andare a 150 con una Ferrari premi l’acceleratore al massimo ma tiri il freno a mano

La butto lì: RETRORAZZI…ossia il sistema meno efficiente del mondo (anzi del cosmo!), lo so.
Ma in fondo, una volta che assembli un bestione come Orion, la spinta non manca…se con gli impulsi nucleari si fa in modo di ottenere sempre una spinta leggermente eccessiva, si può poi perfezionare con l’accensione di un normale razzo che rallenti il veicolo. D’altronde prima o poi bisognerebbe anche rallentarlo, questo Orion, no?

Possiamo trovare mille soluzioni, o meglio mille WORKAROUND (non trovo un termine adatto in italiano). Ma perché ingegnarsi con dei workaround quando esistono sistemi più efficienti che di questi workaround non ne hanno bisogno? Giusto perchè ci piace sentire il botto che fanno le bombe?

“In space, no one can hear you explode.”

soluzione alternativa / espediente?

Ci avrei giurato che qualcuno lo avrebbe scritto :slight_smile:

Sotto forma di citazione, o semplicemente che l’esplosione non si sente?

Secondo me quelli a bordo la sentono eccome, la spinta a impulsi (= a calcioni nel sedere)
Anche a me piace molto di più l’NPR.

Concordo pienamente… da qui il mio giudizio iniziale che confermo senza timore, quando un progetto ha delle criticità e delle limitazioni così palesemente evidenti anche ad occhi inesperti quale è l’utilità nel cercarne a tutti i costi una improbabile applicazione? prendiamolo per quel che è, un bell’esercizio di pensiero di un periodo che ne era zeppo e non c’erano freni alla fantasia, anche di nomi illustri, ma non confondiamolo con progetti concreti e operativi…

Concordo.