Progetto Red Sun

Per me “sci-fi” farà sempre rima con “schifezza-fiction”.
SF, ora e sempre solo SF, pronunciata esseff. Il fascino del vintage.

ehhh ho 26 anni pur essendo Trekker come padre della roma e figlio della roma, il vintage non l ho vissuto e di letteratura non tanta visto che sono il tipo che legge a periodi

A questo link qui
http://lnx.nonsoloufo.eu/wordpress/tag/astronauti/
sull’argomento ci sono due affermazioni in stile x-files, del tipo “sentito dire da tizio che l’ha sentito da caio che l’ha udito da sempronio”:

“Contattato prima da un conoscente di Scantamburlo – che non era al corrente delle confidenze della sua gola profonda – e poi dallo stesso ricercatore, il comandante di Apollo 19 ha confermato l’esistenza di queste missioni congiunte sovietico-americane su Marte, indicando lo stesso nome: Progetto Sole Rosso. Ma c’è di più! Come racconta sul suo blog Sabrina Pieragostini, giornalista televisiva e conduttrice della rubrica “Extremamente” all’interno del programma di Italia 1 Tabloid, l’anno scorso si è imbattuta in una trasmissione televisiva su un canale americano nel quale era ospite l’ex astronauta Eugene Cernan. Argomento del dibattito: “Il futuro dell’esplorazione spaziale. Davvero gli Stati Uniti avrebbero dovuto – nonostante la crisi – investire miliardi di dollari per raggiungere Marte entro il 2035 come sosteneva Buzz Aldrin?” E Cernan, alla domanda, rispondeva così: “Buzz wants to come BACK TO MARS”, ovvero “Buzz vuole RITORNARE SU MARTE”. Un semplice “lapsus linguae” oppore un errore che svelava involontariamente un segreto?”

“Altrettanto significative sono le affermazioni di Robert O. (Bob) Dean, – ex Sergente Maggiore dell’Esercito americano e rivelatore in campo ufologico – il quale fu invitato come relatore all’Exopolitics Summmit 2009, a Barcellona, organizzato a luglio 2009. A Dean venne chiesto di commentare la notizia di base segrete sulla Luna, durante il dibattito del simposio. Bob Dean rispose parlando di un occulto programma spaziale, separato dalla NASA, attivo da tempo. Dean accennò anche al cosiddetto “Black budget” del DoD, cioè ai cosiddetti bilanci e fondi segreti del Dipartimento della Difesa americano; egli parlò pure di lanci spaziali segreti che sarebbero avvenuti negli ultimi 30 anni, dal territorio americano. In particolare egli disse che: “Yes we are in space! Yes we are on the Moon! And yes – God help us – we have gone to Mars!” L’ultima affermazione è perentoria: siamo andati su Marte, intendendo implicitamente che vi siamo andati con equipaggio umano.”

Siamo a posto, Bob Dean è un incrocio tra Paolo Villaggio e Fox Mulder, con la differenza che Paolo Villaggio ci ha lasciato qualche film divertente e Fox Mulder era il personaggio di una fiction, mentre “Bob” è vero e temo anche tristemente convinto delle mirabolanti teorie che va predicando da anni circa Nibiru, le razze aliene etc…roba davvero di bassa qualità.
Comunque è un classico del complottismo: quadrupli rimandi a fonti incrociate per dare l’idea che ci siano molte conferme quando in realtà non viene citato nessun documento o nessuna testimonianza attendibile. Eh va beh, d’altronde gli strumenti per comprendere cosa è plausibile e cosa non lo è sono dati a tutti, chi non vuole ragionare lo fa per scelta.

Si chiama “autoreferenzialismo”: io dico una cosa, tu la citi, poi io cito tu che citi me, poi tu citi di nuovo la mia ultima citazione. Automaticamente la notizia, inventata di sana pianta, diventa verificata.
Evito ogni ulteriore commento su questo bel “giro di valzer”.