Programma spaziale cinese

Emergono nuovi dettagli sulla corsa tecnologica che porterà i taikonauti a camminare sul suolo lunare. L’anno chiave sarà il 2017

16 dicembre 2005 - Pechino - (Punto Informatico) La Cina accelera sul programma lunare, pensato per rinforzare la propria immagine di potenza scientifica e tecnologica nonché per esplorare possibilità di sfruttamento minerario del satellite della Terra. Un alto funzionario dell’agenzia spaziale ha fornito qualche dettaglio in più sulla roadmap che dovrebbe portare sulla Luna gli astronauti cinesi, chiamati “taikonauti”.

In una dichiarazione rilasciata all’agenzia di stampa di stato cinese Xinhua, il capo degli scienziati cinesi impegnati nel progetto lunare, Ouyang Ziyuan, ha fatto sapere che da qui al 2017 aumenteranno esponenzialmente le missioni scientifiche: con satelliti esplorativi e sonde lunari senza equipaggio, di cui già molto si è parlato, Pechino intende raccogliere una quantità di dati che serviranno a selezionare aree e metodologie di intervento. Per il 2007 dovrebbe essere reso operativo il primo satellite orbitante lunare.

Al centro delle analisi di sfruttamento è l’elio-3, un elemento che viene considerato alla stregua di un carburante non inquinante di cui si ipotizza la Luna possa essere ricca.

Dal 2017, la missione cinese sulla Luna vedrà la diretta partecipazione dei taikonauti che, forti delle esperienze e dei dati accumulati, si daranno da fare per dare corpo alle mire lunari del regime. Un primo assaggio delle capacità astronautiche cinesi è stato già fornito al mondo lo scorso ottobre, con il successo della prima missione in orbita di un equipaggio cinese.

A portare gli astronauti cinesi sulla Luna saranno le navicelle Shenzhou di nuova generazione, sulle quali il regime già sta lavorando: sono essenziali per sostenere l’ambizioso progetto che potrebbe portare alla realizzazione di una base permanente sul suolo lunare.

A tutto questo sembrano voler rispondere gli Stati Uniti che, come noto, hanno annunciato la ripresa delle missioni lunari entro il 2018.

Monitoraggio dallo spazio

Pechino - 16 Novembre 2004 - Shao Liqin, funzionario governativo del ministero della Scienza e della Tecnologia, ha reso noto alla China Central Television che entro il 2020 verranno messi in orbita più 100 satelliti per monitorare ogni punto della Cina: riserve d’acqua, foreste, terreni agricoli, città in costruzione e varie attività della società. La
decisione è stata presa per poter aver accesso in qualsiasi momeno ad informazioni su qualunque evento si svolga nel paese. Lo scorso ottobre la Cina si è piazzata in terza posizione tra le nazioni che hanno inviato un uomo nello spazio, poiché un suo astronauta ha fatto ben14 volte con successo il giro della Terra.

La Cina punta a rimanere cinque giorni in orbita

Pechino - 2 novembre 2004 - Scienziati cinesi annunciano che la navicella Shenzhou VI porterà nello spazio due astronauti e rimarrà in orbita per almeno cinque giorni. La Cina aveva compiuto la sua prima missione con un uomo a bordo, Yang Liwei, nell’ottobre del 2003. La missione rimase in orbita per ventuno ore. L’ultimo modello della serie Shenzhou rispetto alle versione precedenti sarà più leggero e monterà una tecnologia più sofisticata, per garantire un sufficiente approvigionamento di energia e un ottimale controllo delle condizioni ambientali all’interno della navicella. Durante il volo verranno compiuti per la prima volta degli esperimenti scientifici, la cui natura però non è stata specificata.
La navicella verrà traghettata in orbita dal razzo Lunga Marcia 2f.

La Cina alla ricerca di una astronauta donna

Pechino - 29 luglio 2004 - Fonte: Xinhua. Continuano i progetti di conquista spaziale da parte del governo cinese. Durante i prossimi anni assisteremo ad una escalation della Cina: nel 2005 ci sarà il secondo lancio nello spazio con delle persone a bordo, nel 2010 dovrebbe essere operativo un laboratorio spaziale, e cinque anni più tardi sarà la volta di una più ambiziosa stazione spaziale. Intanto, per la missione dell’anno venturo, la Cina è alla ricerca di una copilota donna, che dovrebbe essere impegnata in esperimenti scientifici, mentre lo shuttle dovrebbe essere guidato da un pilota di sesso maschile.

Donne cinesi nello spazio

PECHINO - 14 giugno 2004 - L’agenzia spaziale cinese starebbe pianificando la possibilità di arruolare donne fra gli astronauti, e spererebbe di mandare la sua prima donna nello spazio entro il 2010, con lo scopo di condurre ricerche nella nuova stazione spaziale, la cui costruzione è prevista per i prossimi anni; i piloti delle navette spaziali invece rimarrebbero uomini. Ricordiamo che la Cina ha compiuto il suo primo volo spaziale con persone a bordo lo scorso ottobre. La prossima missione è prevista per l’anno venturo.

Entro un paio di anni due cosmonauti nello spazio

5 novembre 2003 - Wang Yongzhi, ingegnere progettista cinesi, ha annunciato ieri all’agenzia di stampa Nuova Cina, che nei prossimi due anni, la Cina sarà in grado di mandare una coppia di astronauti in orbita. L’ultima missione effettuata dal colonnello Yang Liwei, era durata 21 ore. Per la prossima, l’agenzia spaziale cinese mira ai 6 giorni.

Satellite cinese nello spazio

4 ottobre 2003 - La Cina lancerà un satellite (Long March 2) per monitorare il nostro pianeta entro la fine del 2003. L’annuncio è stato dato attraverso la TV di stato. Il lancio fa parte di un progetto Sino Europeo. Non è stata fatta menzione però dell’imminente spedizione che vedrebbe la Cina lanciare nello spazio un astronauta.

La Cina vuole Marte

Pechino - 22 giugno 2003 - Gli specialisti cinesi prevedono entro due o tre anni l’allunaggio di una navetta, senza passeggeri, che dopo essere stata messa in orbita, atterrata e ritornata, darà modo di farsi le ossa ed esperienza per tentare in futuro un lancio verso Marte. Quest’anno la Cina spera di mandare un uomo nello spazio, poiché la missione per Marte è ancora lontana.

Terzo satellite per la Cina

Pechino 28 maggio 2003 - Pochi giorni fa nella provincia sud occidentale cinese dello Sichuan, dal centro di lancio Xichang è stato trasportato da un razzo il terzo satellite cinese che darà servizi di navigazione, di posizionamento a settori come trasporti, servizi meteorologici, produzione petrolifera, prevenzione di incendi, previsione di disastri, telecomunicazioni e sicurezza pubblica. I primi due satelliti hanno funzionato bene.

La Cina alla conquista dello spazio

PECHINO - 2 marzo 2003 - Pechino è decisa ad andare avanti nei suoi progetti di conquista spaziale. Entro tre anni il governo cinese vorrebbe riuscire a mandare sulla luna una missione. Il primo passo sarà quello di inviare un satellite con lo scopo di mappare la superficie lunare. Gli scienziati cinesi intanto fanno pressioni sul governo per un accelerazione dei tempi. Sembrerebbe esserci molto entusiasmo tra gli addetti del settore. Intanto i prossimi mesi dovrebbero vedere il primo lancio di un vettore con a bordo un essere umano. Questo farebbe della Cina la terza potenza in grado di mandare in orbita un essere umano in maniera autonoma

La navicella Shenzhou IV rientra
5 gennaio 2003 - PECHINO - La navicella spaziale Shenzhou IV è rientrata domenica secondo fonti ufficiali. Il modulo spaziale è atterrato nella provincia autonoma della Mongolia interna, dopo un viaggio durato 6 giorni.

La Cina nello spazio tra le polemiche
30 dicembre 2002 - JIUQUAN - La Cina ha compiuto l’ ultimo volo preparatorio prima dell’ invio nello spazio di astronauti, andando così ad affiancarsi agli Stati Uniti e alla Russia che sono già riuscite nell’ impresa. Il razzo “Lunga Marcia II” è decollato il 30 dicembre alle ore 17:40 ed ha rilasciato nel cosmo la capsula spaziale Shenzhou IV. La capsula orbiterà attorno alla Terra per un paio di giorni prima di rientrare. Il primo Shenzhou è stato lanciato vuoto nel 1999, il secondo invece h stato lanciato e poi recuperato nella provincia della Mongolia Interna e il terzo invece trasportava manichini come quelli che vengono usati nei test di sicurezza delle auto. Il razzo è partito dalla stazione aerospaziale di Jiuquan, nel Gansu. Se la Cina dovesse essere in grado di riuscire a mandare degli uomini nello spazio (e a farli rientrare) il prossimo probabile passo sarà la Luna. La Cina, a differenza di altre volte, ha rinunciato a rendere pubbliche l’ identità degli astronauti e l’ ammontare dei fondi destinati all’ impresa. Ma negli Stati Uniti contemporaneamente all’ annuncio dei successi della tecnologia aerospaziale cinese, si apre un processo contro la Hughes Electronics e la Boeing Satellite System, accusando i due giganti americani di aver violato 123 leggi sull’ esportazione connesse al trasferimento di informazioni su satelliti e razzi a Pechino. Se i risultati delle indagini dovessero indicarli colpevoli La Boeing e la Hughes (controllata Boeing) potrebbero essere pesantemente sanzionate. Le due compagnie ovviamente negano ogni dettaglio. Un portavoce del governo americano ha fatto poi notare quante similitudini possano sussistere tra una testata balistica intercontinentale e un lancio spaziale.

da http://www.cinaoggi.it