Prossime missioni lunari e raggi cosmici

http://www.blueplanetheart.it/2018/03/raggi-cosmici-sempre-piu-intensi-rischio-le-prossime-missioni-umane-nello-spazio/

...Lo strumento CRaTER (Cosmic Ray Telescope for the Effects of Radiation) a bordo della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter ha potuto captare i raggi cosmici nello spazio aperto. La sua posizione privilegiata in orbita attorno alla Luna gli permette di guardare al cosmo da fuori dei nostri due scudi più interni: l’atmosfera e la magnetosfera terrestre, che si estende tra 60.000 km (lato diurno della Terra) e 250.000 km (lato notturno), che sono le ultime difese che abbiamo prima che la radiazione arrivi al suolo. I dati ricevuti dalla sonda indicano al momento un incremento di raggi cosmici del 10% rispetto alle previsioni. Non è tutto: i ricercatori ritengono che quando il ciclo dell’attività solare ricomincerà, il Sole non tornerà comunque al suo vecchio splendore. La progressiva inattività farà registrare circa il 20% di raggi cosmici in più nel prossimo ciclo...

Ricordo un ottimo articolo qua sul forum (se lo recupero poi lo linko) che spiegava come l’attività solare proteggesse dai raggi cosmici limitando il livello di radiazioni subite dagli astronauti (problema secondo me controintuitivo, avendo una stella a poca distanza, uno potrebbe supporre che sia proprio la stella la principale fonte di radiazioni nocive ma non è così)

Le prossime ‘imminenti’ esplorazioni lunari troveranno condizioni di esposizione alle radizioni cosmiche sensibilmente peggiori rispetto a quelle del ciclio di missioni Apollo.

E’ una problematica che dovrà sicuramente essere presa in considerazione e mitigata in qualche maniera…

Nell’ultima trasmissione TV su Sky TV 24 , “destinazione Marte”, appena andata in onda, Paolo Nespoli parlava di un esperimento fatto sulla ISS. Uno scafandro indossabile con intercapedine di acqua. Parlavano poi di come l’acqua sia una soluzione interessante (lo scafandro ha avuto Delle prestazioni interessanti). Ma non hanno fatto menzione della efficacia in relazione alla potenza energetica Delle particelle. C’è stato anche qui sul forum , una spiegazione della diversità delle quantità di energia di diverse particelle, e di come riesca a fermarle bene o meno bene , lo schermo d’acqua.

PS. Mi ricordo anche io l’articolo del forum sulla controintuitività del problema radiazioni solari (infatti non capivo. :stuck_out_tongue_winking_eye:).

Peccato però. Una rogna.

Ve lo ri-spiego in due parole. Il Sole genera un plasma tenue che chiamiamo vento solare, che essendo conduttivo trasporta campi magnetici. Questa struttura si estende fino a quello che chiamiamo il confine dell’eliopausa, quello incontrato da Voyager 1, per intenderci, ove poi prevalgono i campi magnetici della Galassia. Lì si forma un’onda d’urto, rivedetevi la mia confernza sui Voyagers di due anni fa. Il plasma ed i campi magnetici del vento solare (l’eliosfera) rallentano e deviano i raggi cosmici, che sono essenzialmente protoni, quindi elettricamente carichi. Infatti Voyager 1 ha trovato che oltre l’eliopausa le particelle ad alta energia (galattiche) aumentano, mentre i protoni a bassa energia (solari) diminuiscono. Voyager 2 ha conteggi opposti, perchè è ancora all’interno dell’eliosfera.
Ora, un Sole quieto implica anche una minore densità e velocità del vento solare, e campi meno intensi. Diminuisce quindi il vento di protoni solari (poco energetici) ed aumenta la penetrazione dei raggi cosmici. Ecco perchè con Sole quieto aumenta l’esposizione alle radiazioni.
La stessa cosa vale per la LEO e le fasce di Van Allen. La LEO è relativamente schermata perchè le fasce di Van Allen, piene di elettroni e protoni, rallentano i raggi cosmici. Oltre la LEO l’ambiente radiativo cambia (vedere mia conferenza ad Astronauticon di 4 anni fa sull’esposizione ai raggi cosmici).
E spero anche di aver spiegato perchè è utile venire alle Astronauticon… :stuck_out_tongue_winking_eye:

Volevo linkare le letture dei contatori di radiazioni dei Voyagers, ma in questo momento i dati non sono disponibili. La pagina comunque è https://voyager.jpl.nasa.gov/mission/status/ , vedere cosmic ray data