Quante tute per Daniel Tani?

Da ieri una serie di domande sulla logistica spaziale mi frullano nella testa:

  • ma quante tute ha a disposizione uno come Daniel Tani?
  • parte con lo Shuttle quindi ha un esemplare della famosa tuta arancione (scusate se non sono pratico con i termini tecnici); la sua tuta Shuttle viene riportata a terra dal Discovery oppure resta con Tani come parte del suo guardaroba spaziale?
  • a bordo della ISS è previsto che possa tornare a terra con la Soyuz in caso di emergenza, quindi ha anche una tuta russa: se l’è portata su con lo shuttle come per il seggiolino? L’hanno mandata i russi con un Progress in precedenza?
  • a bordo della ISS è possibile che Tani sia coinvolto in EVA, ha quindi anche una Orlan?
  • stesso discorso per Andreson?

Penso che in realtà le tute a bordo della stazione siano sempre le stesse…voglio dire che per quanto riguarda la LES (launch entry suit, quella arancione per intenderci) quella usata da Tani, sarà indossata da Anderson che ritorna; per la Sokol, è la stessa sia per Anderson che per Tani, dovrebbero essere come quelle americane che hanno la possibilità di poter essere opportunamente “ridimensionate” per l’astronauta che la deve indossare; per la Orlan è sempre la stessa che si usa, fino a quando non è troppo consumata e quindi viene sostituita con una nuova, e quella vecchia viene rilasciata fuori bordo…datemi conferma comunque perchè non sono un grande esperto di tute spaziali

Si confermo, la tuta lancio/rientro usata da Tani, sarà indossata al ritorno da Anderson.Nel caso ipotetico di due Astronauti con misure incompatibili sarebbero portate due tute,e quella inutilizzata stivata nello Shuttle (ma il casco sarebbe senza dubbio riutilizzato,e forse anche i guanti).Circa la SOKOL credo che anch’essa ,se le misure sono compatibili,possa essere “riciclata”.Nel caso contrario di certo un nuovo scafandro verrebbe stivato nello Shuttle.Per quanto riguarda le tute EVA,la ORLAN ,com’è tradizione dei Russi,viene usata fino a consumazione da vari membri dell’equipaggio e poi abbandonata nello spazio (molti Americani si sono lamentati del fatto che non va esattamente a pennello essendo o stretta o larga) ,mentre la EMU è aggiustabile in varie taglie.

Grazie mille delle interessanti spiegazioni!

In realtà la ORLAN M è progettata per essere impiega al max per 12 missioni - vita operativa di 4 anni. La EMU ha una vita operativa di 20 anni on opportuna mautenzione. Ovviamente le Orlan se impiegate in modo costante esauriscono la propria operatività in breve tempo.
Per le caratteristiche strutturali dei 2 apparati, la EMU risulta molto più “adatabile” per via delle sezioni inseribili nelle gambe e nelle braccia che permettono di “modellare” la taglia della tuta su quella dell’astronauta che la indosserà durante la missione. La Orlan non dispone di queste possibilità dato che è un apparato semirigido ad entrata posteriore. Mentre la EMU (che è cmq un apparato semirigido) viene indossata, nella Orlan ci si infila … :wink:
Come ha già detto Carmelo, per le Sokol è indispensabile che i 2 atronauti non siano molto differenti tra loro sia come altezza che come corporatura, altrimenti a tuta potrebbe diventare un vero supplizio per l’astronauta a cui originariamente non era destinata.