E’ stato presentato un rapporto riassuntivo delle investigazioni seguite al “rumore metallico” che si è prodotto all’interno dell’ET-129, nel VAB, dopo il suo arrivo in Agosto, quando è stato ruotato in posizione verticale per le operazioni di messa a punto.
Il rapporto è frutto di un lavoro congiunto tra NASA, United Space Alliance e Lockeed Martin, e riassume quanto constatato in diversi giorni di analisi, prima di dare il consenso all’integrazione del tank con lo shuttle Endeavour, allora previsto per la missione STS-400.
All’atto della movimentazione del tank erano presenti quindici tecnici, solo cinque di loro hanno sentiti il rumore, essi si trovavano tutti a livello del pavimento, il rumore si è prodotto quando il tank si trovava inclinato tra i 30° ed i 45°, rispetto all’orizzontale.
Lo scopo principale degli investigatori era quello di escludere la presenza di un oggetto estraneo all’interno dei serbatoi, onde evitare qualsiasi tipo di problema durante l’ascesa.
Sono state esaminati tutti i processi produttivi attuati al Michoud Assembly Facility e la documentazione relativa, nonchè tutte le operazioni si controllo effettuate al KSC, constatando l’impossibilita’ di lasciare corpi estranei dentro le varie parti del Tank, date le protezioni e le rigide procedure di controllo.
Sono stati effettuati esami ai raggi X e boroscopici, senza rilevare nulla.
L’eventuale presenza di un corpo estraneo, puo’ dar luogo a tre distinti problemi:
1 - Caduta dell’oggetto nel canale di uscita dell’ Idrogeno Liquido, sfuggendo agli schermi di protezione, con conseguente restringimento del flusso del propellente, gli investigatori hanno concluso che il rumore sentito non era compatibile con questa ipotesi.
2 - Ingresso dell’oggetto in uno degli SSME (Space Shuttle Main Engine), con conseguente blocco del motore, ipotesi giudicata impossibile data la configurazione e la robustezza degli schermi filtranti.
3 - Forte impatto dell’oggetto contro le parti inferiori del tank, capaci di provocare una scintilla con conseguenze esplosive catastrofiche.
Questa ipotesi è stata giudicata non realistica.
Gli investigatori hanno ammesso la impossibilita’ di capire esattamente la fonte del rumore, ma giudicato l’ET-129 idoneo al volo, per cui esso sara’ utilizzato per la prossima missione dello shuttle, la STS-126 prevista per meta’ Novembre, verso la ISS.
Non era possibile entrare nel serbatoio, perlomeno in quello dell’idrogeno che si trova nella parte inferiore, per dare un’occhiata?
Riassumendo: ho sentito un rumoraccio; poiche’ e’ assolutamente impossibile che qualcosa lo abbia causato, concludo che non ho sentito nulla.
Son strano io o son strani loro?
Non è proprio così, se vuoi un paragone in questi termini, “ho sentito un rumoraccio; poiche’ e’ improbabile che qualche cosa possa averlo provocato dall’interno e quello che lo può aver provocato possa creare gravi problemi, concludo che il serbatoio è pronto al volo”.
Che è un po’ diverso…
Anche a me non piace questa faciloneria…
“E’ impossibile aver lasciato dentro qualcosa…se è rimasto qualcosa verrà bloccato dagli schermi…se passa gli schermi restringerà il flusso e basta, non può andare nei motori ne fare scintille…”
Mah mi lascia molto perplesso…
Spero solo che non succeda nulla!
Era possibile, con parecchi giorni di lavoro, rimuovere il rivestimento termico, aprire il portello sottostane, entrare, esaminare, richiudere e rimette il rivestimento termico, lavoro molto laborioso.
Sono sicuro che l’avrebbero fatto se sto’ rumore l’avessero sentito tutti in maniera inequivocabile, almeno penso e spero.
Consideriamo che a meta’ Novembre sette persone ci si siedono sopra, quando il tank è pieno di di LOX e LH2.
Non è mai stata utilizzata la parola impossibile, non ci sono termini categorici in queste analisi… ovviamente…
Anche all’epoca della STS 107 “qualcosa” aveva colpito lo scudo termico durante il lancio ma sicuramente non tale da provocare danni seri, come si disse all’epoca, con la missione era ancora in corso. Poi sappiamo tutti come è andata. Se avessero dato un’occhiata allo scudo (tramite una EVA) si sarebbero accorti dello squarcio!
Se il rumore lo avesse sentito una persona sola ci sarebbe il beneficio del dubbio, ma 5 testimoni “auricolari” sono tanti. Memore di quanto successo al Columbia, io avrei ordinato un’ispezione interna, a costo di ritardare i lanci (che poi alla fine sono stati ritardati lo stesso per altri motivi).
quoto al 100%
Secondo me la questione è stata presa in esame con la dovuta serietà e non superficialmente.
In particolare ritengo che l’indagine ai Raggi-X/boroscopica sia stata determinante per a dichiarare che l’ET è sicura.
diametro e/o materiale eventualmente staccatosi.
Oso sperare che non ricadano i tecnici nella politica del risk management usato sino al Columbia…
Da quello che ho capito leggendo da varie fonti:
- Ruotano l’ET, alcuni sentono il rumore (molti altri no). Investigazione…
- Indagine Raggi-X/boroscopica di tutti i sistemi maggiori. Non hanno trovato niente. L’investigazione continua lo stesso…
- Hanno valutato cosa può succedere se per caso il pezzo c’è e non lo hanno trovato. Tutte le ipotesi sono state giudicate “a basso rischio”
Personalmente non vedo nulla di criticabile in questo approccio
Questo problema del rumore all’interno del serbatoio ET-129 non mi piace…
Capisco benissimo che alla NASA non siano così stupidi da dare l’ok senza essere “ragionevolmente” sicuri che non ci sia niente di pericoloso (e l’indagine boroscopica dovrebbe aver eliminato i dubbi) ma… si c’è un grosso ma…
allora che cosa hanno sentito i cinque tecnici?
E’ possibile che il rumore metallico sia provenuto dall’esterno del serbatoio e non dall’interno? In fondo il VAB è un’enorme edificio che sicuramente provoca degli echi da “cattedrale”…
Sarei stato comunque più tranquillo se qualche tecnico al lavoro nel VAB fosse uscito fuori ed avesse ammesso candidamente… si, mi è caduta la chiave inglese…
La cpenso così anch’io…
Nel senso: non hanno trovato nulla di anomalo, ma allora il rumore?
O se lo sono inventato o qualcosa è successo!
Quindi dare il via libera senza aver capito cosa, mi sembra un po’ superficiale!
Mi sembra un po’ facilone dire: io ho guardato e non ho trovato nulla, quindi mettiamo pure 7 persone su una bomba che mi ha dato un segnale ma non ho capito di cosa…
Spesso, parlo per esperienza diretta, i “rumori” vengono riflessi, a volte in modo amplificato, da direzioni diverse dall’origine!
Potrebbe essere un rumore proveniente da altra zona, non scordiamoci l’oggetto dimenticato dai tecnici nel vano di carico dello Shuttle in tempi recenti, che provocò un tonfo, non ricordo la missione e che oggetto fosse, mi sembra una maschera…
Si certo, probabilmente è una cavolata! Sono d’accordo con te!
Quello che non mi va giù è questa linea di pensiero: non abbiamo capito cos’è, ma andiamo avanti!
Come dici tu, probabimente è una sciocchezza, ma resta il fatto che alla NASA non hanno capito la causa e vanno avanti tranquilli!
Mi sembra insensato visto che ci sono delle vite umane in ballo!
In altre occasioni non ho esitato a lodare la NASA e i tecnici tutti per la meticolosità del loro operato, in questo caso però mi deludono un po’!
No calma, andare avanti tranquilli significa non aver mai fatto un’indagine e un’ispezione al serbatoio, questo è invece stato fatto proprio per eliminare i dubbi e le criticità. Non è un problema che può comunque avere una spiegazione, se fosse una chiave o un pezzo di ferro caduto a qualcuno o da qualche cosa oggi sarebbe praticamente impossibile da rintracciare e la spiegazione non arriverebbe mai, anche con 100 ispezioni diverse, quindi cosa si dovrebbe fare? buttare via l’ET?!
Sono d’accordo anch’io,oltretutto penso che dopo il disastro del Columbia i metodi di indagine e ispezione si siano fatti più scrupolosi. Non credo prendano le cose alla leggera, lo spero,soprattutto per quegli astronauti coinvolti nella missione
Buttare via l’ET no di certo, ma sostituirlo si (visto che ce ne è già uno pronto e disponibile) e fare le verifiche del caso (apertura, ispezione e chiusura)!
Certamente si avrebbero dei ritardi, ma in questo modo si avrebbe la sicurezza assoluta!
Pronto dove?
e fare le verifiche del caso (apertura, ispezione e chiusura)!
Le ispezioni sono state fatte, utilizzare ispezioni boroscopiche e raggi X non significa che si veda meno di quello che si vedrebbe ad occhio… per cui se come probabile non si trovasse nulla? La spiegazione non si avrebbe comunque e cosa si sarebbe guadagnato?
Il punto che a mio parere si sta sottovalutando (o sopravvalutando a seconda dei punti) è che un’ispezione visuale non è la panacea che può portare alla sicurezza oltre ogni dubbio, anzi, molto spesso, o forse è meglio dire, nella stragrande maggioranza dei casi, è il metodo meno potente per rilevare difetti o problemi, per cui anche aprendo non è detto che si riesca a vedere nulla, o nulla più di quello che si vede con altri metodi di ispezione. Per cui la massima certezza potrebbe essere raggiungibile con i metodi messi in atto e non con l’apertura e ispezione visuale del serbatoio.
Certamente si avrebbero dei ritardi, ma in questo modo si avrebbe la sicurezza assoluta! :ok_hand:
Come ho scritto non è matematico che un’ispezione visuale sia meglio di una boroscopica o a raggi-x… anzi…