Ricadute spaziali

Volevo segnalare questo articolo del sito NASA relativo ad una ricaduta interessante di tecnologia spaziale.

Al KSC i tecnici USA addetti al processing dello shuttle e degli altri veicoli spaziali, nei tempi morti, hanno messo a punto un generatore solare portatile. L’idea è quella di fornire energia in situazioni post disastro naturale come dopo un uragano, ma senza dover sottostare al costante rabbocco di carburante.
Per far ciò il gruppo ha sfruttato le conoscenze acquisite sui pannelli solari dei vari veicoli, in particolare relativamente al ripiegamento/dispiegamento di questi. Queste operazioni infatti sono normali per un veicolo spaziale che deve ridurre gli spazi. Grazie alla familiarità con queste tecniche sono riusci a produrre un pacco/generatore da 5KW di picco con 4 bracci che aperti misurano circa 21 piedi ciascuno ma richiusi appena 17,5 pollici. Il tutto è dotato di batterie per sopperire a piccoli periodi di mancanza di insolazione. Anche la struttura portante dei pannelli è “foldabile” e deriva dalle passerelle che i tecnici “spiegano” sopra la cargo bay dello shuttle durante i lavori di preparazione al volo.
Grazie a queste caratteristiche risulta estremamente portatile e di facile spedizione all’occorrenza.

Un primo prototipo funzionante verrà posto al KSC presso l’USA generator shop a cui darà energia. Questo prototipo verrà utilizzato per i test che necessariamente devono essere eseguiti prima di poter iniziare quella che si spera sia una produzione massiccia per dotare le organizzazioni che si occupano di emergenze.

Fonte sito web NASA, l’articolo è molto più dettagliato

Una ricaduta decisamente molto interessante e molto utile!

E non solo in situazioni d’emergenza. Con una coppia di questi, uno lavora di giorno, l’altro carica una batteria per la notte.
Se 3 Kw sono la potenza domestica, potremmo mettercene uno in ogni casa… meglio due.
E lo hanno realizzato nel tempo libero…

Beh, a quanto dicono la batteria di cui è dotato, serve solo per brevi periodi di mancanza di insolazione…per lunghi periodi (tipo la notte) prevedono eventualmente un gruppo elettrogeno tradizionale

:slight_smile: magari svilupperanno delle batterie a lunga durata… :slight_smile:

Non dimentichiamo le dimensioni, dalla foto vedi bene quanto è grosso quel coso. Se lo potrebbero permettere forse quelli che vivono fuori dai centri abitati o in villette, ma chi abita in palazzi multipiano dove ce l’ha lo spazio per due di quei cosi?

Tornando in topic: mi sembra una bella idea, ma non capisco una cosa. Se il problema è un terremoto tanto di guadagnato, ma se il problema è un uragano la vedo dura che ci sia abbastanza sole subito dopo…

Beh come sempre in questi casi c’è un certo salto da fare nell’ottimizzazione dei costi prima che un efficientissimo prototipo diventi un ragionevolmente efficiente dispositivo prodotto in serie :wink:
Se tutti i miracoli ingegneristici in esemplare unico potessero arrivare alle nostre case senza compromessi saremmo già nel futuro!

Infatti, per i servizi “domestici” perchè dovrei usare questi e non i classici pannelli? Mi sfugge…
Questo è un prototipo di pannello trasportabile per le emergenze

Anche a ma sembra strano, ma loro dicono invece che dopo un uragano c’è sempre un bel po’ di sereno…o quanto meno sufficiente per far andare i pannelli…