Ieri la missione STS-120 si è ufficialmente conclusa con l’arrivo del Discovery al Kennedy Space Center.
Un atterraggio senza imprevisti per terminare una missione veramente perfetta sotto ogni punto di vista!
Ma una volta scesi dall’orbiter, per il walk around c’erano solo i 5 astronauti americani, mentre il nostro Paolo Nespoli e l’astronauta americano che è stato riportato dalla stazione non sono scesi.
Per quest’ultimo credo sia normale per il fatto che essendo stato per un periodo lungo in orbita avrà avuto bisogno di più tempo e visite mediche per riadattarsi alla gravità terrestre. Ma Nespoli?
Stamattina ho sentito il notiziario e a quanto pare, Nespoli si è trattenuto nell’orbiter per l’esecuzione di alcuni test medici per l’ASI …
Questa info però va verificata …
Mi pare una notizia non veritiera.
Innanzitutto Nespoli non può essere rimasto nell’orbiter in quanto durante la diretta della NASA TV hanno detto chiaramente che nel Discovery non era rimasto più nessun membro dell’equipaggio.
Inoltre non penso che il programma ASI abbia potuto essere strutturato in modo da far mancare Paolo da entrambe le crew press conference, quella velocissima sulla pista e quella più ufficiale che c’è stata al KSC verso la nostra mezzanotte.
AGGIUNGO IN SEGUITO:
Se fosse vero (e potrebbe essere possibile anche se improbabile) mi sembrerebbe un po’ crudele farlo lavorare mentre gli altri festeggiano e hanno il loro momento di “gloria” con tutta la stampa che gli tratta (giustamente) da eroi…
No, nessuna nuova.
Bisognerebbe chiedere a Bumbo che è suo amico ma anche lui è un po’ che non si fa vedere da queste parti.
Che sia andato al KSC per il ritorno di Paolo? /
Ho appena guardato il replay della conferenza stampa dell’equipaggio al KSC ed anche li la Melroy ha detto nuovamente che Paolo non era presente perchè aveva una lunga serie di esperimenti medici da compiere da parte di ESA\ASI…
Mi ripeterò ma se fosse vero è stata una piccola cattiveria non fargli godere il suo “momento di gloria”…
ROMA - ‘‘Tutto bene, quello che mi e’ successo e’ relativamente semplice: ho dovuto fare qualche esame aggiuntivo a causa degli esperimenti e poi non mi sono sentito benissimo’’: cosi’ l’astronauta Paolo Nespoli ha spiegato perche’ ieri sera, dopo l’atterraggio dello shuttle Discovery, non ha potuto essere insieme ai suoi compagni di equipaggio nei tradizionali saluti sulla pista e poi nella conferenza stampa. Nella sua prima conferenza stampa telefonica dopo la missione Esperia (Esa e Asi), Nespoli ha una voce serena e un tono che rivela una grandissima soddisfazione. Solo un pizzico di dispiacere per non essere potuto uscire dallo shuttle insieme ai colleghi, ma la causa e’ stata banale: un ritardo negli esami clinici e un po’ di disorientamento, assolutamente normale in fase di rientro.’‘Avere trascorso molto tempo in orbita e poi tornare a Terra e’ molto bello, ma si fa fatica a muoversi. Dicono tutti che sia una reazione normale quando si torna a Terra’’, ha detto ancora Nespoli. ‘‘E’ normale - ha aggiunto l’astronauta italiano dell’Esa - che nelle persone alte e snelle come sono io il cuore faccia un po’ piu’ fatica a pompare sangue, ma va davvero tutto bene. Mi e’ dispiaciuto non essere con gli altri, ma sicuramente gia’ adesso sto bene e nel pomeriggio partiro’ per Houston’’.