Rimandato il rientro di Samantha Cristoforetti

Dal 79 sono passate varie versioni di Soyuz e di stazioni spaziali…

Non ho mai sentito una proposta russa di lanciare una Soyuz vuota, e nel 2011 siamo arrivati a poche settimane dal lasciare la ISS vuota. Tra l’altro per questa cosa si sono dovuti fare mesi di analisi, e in più l’equipaggio a bordo ha dovuto spendere parecchio tempo per fare alcune riconfigurazioni che poi non sono servite perché sono riusciti a lanciare una Soyuz con astronauti a bordo in tempo.

Mi suonerebbe davvero strano se fosse possibile lanciare e attraccare alla ISS una Soyuz disabitata, non saprei spiegare come mai nel 2011 hanno preferito investire tutto quel tempo e risorse per la soluzione del “decrew” invede di proporre la soluzione apparentemente molto più semplice della Soyuz vuota

Che margine hanno i veicoli cargo attualmente funzionanti? Se ho capito bene Dragon può avere un payload massimo di 3,3t, ma non mi pare che nelle missioni precedenti abbia portato più di un paio di t.

Dragon finora ha sempre volato pieno fino all’orlo :wink:
Tutti i veicoli hanno due limiti, di massa e di volume. Finora Dragon ha sempre volato piuttosto leggero, ma completamente pieno in volume. Questo perché molte cose sono voluminose e relativamente leggere. Ma comunque lo hanno sempre riempito al massimo.
Come per il crew time, anche i veicoli a disposizione sono sempre pochi rispetto a quello che si vorrebbe fare. Quindi c’è la fila per mandare su cose, i veicoli vengono sempre riempiti all’orlo…

Forse è ancora tecnicamente fattibile ma l’eventualità non venne presa in considerazione perché le nuove Soyuz non hanno mai volato vuote, figuriamoci tentare un docking in remoto alla ISS…

Buzz, con la tua pregressa esperienza, quanto sarebbe oneroso oggi approntare un periodo di de-crew? Si tratterebbe ancora di una soluzione estrema, o potrebbe essere fattibile senza conseguenze troppo gravi e senza perdere troppi materiali/dati/soldi etc?

Qualcuno ha mai proposto in passato di “forzare” il periodo di certificazione delle Soyuz? Esistono test di durata superiore che forniscano informazioni sul degrado dei materiali o su altre criticità che i veicoli Soyuz subiscono nel lungo termine?

Si può fare, ma significherebbe interrompere tutta l’utilizzazione per un certo periodo, mentre comunque bisognerebbe mantenere attivo il personale di terra. In sostanza si starebbero spendendo soldi a vuoto…
E in più ci sono alcune anomalie “grosse” che possono essere risolte solo con l’intervento dell’equipaggio. Si tratta di cose molto improbabili, ma ci sarebbe comunque un qualche rischio di fare grossi danni alla stazione, non avendo un equipaggio pronto a intervenire immediatamente.

Staresti “giocando” con la vita degli astronauti che devono rientrare… Per quanto sia oneroso, direi che è molto meglio lasciare la ISS disabitata piuttosto che rischiare la vita di tre astronauti.

Per il limite vita della Soyuz sapevo che era dettato dal deterioramento del H2O2, l’ossidante del sistema propulsivo utilizzato per il rientro, il quale tende con il tempo a separarsi in H2O+O, questo anche con i sistemi di raffreddamento attivi delle ultime versioni limita a circa 210 giorni la permanenza massima in orbita… superato questo limite il propellente non è fisicamente più sufficiente, non è semplicemente “paperwork” certificativo…

Supponevo qualcosa del genere ma nom avevo mai letto nulla in proposito, grazie mille…vincolo quindi assolutamente mandatorio (OT ma esiste “mandatorio” in italiano?)

Anche io so del limite dei 210 giorni, ma non sapevo quanto fosse pubblico… per questo non ho commentato quando Filippo ha parlato di 228 giorni :wink:

OK, CVD il mio numero non era affidabile. :wink:

Quindi 210 giorni sarebbe il limite di permanenza in orbita, non il limite di giorni di docking sulla ISS?
Comunque c’è il caso della Soyuz TMA-9 che supera i 210 giorni in entrambi i casi: durata missione 215 giorni, 8 ore, 22 minuti; tempo sulla ISS 213 giorni.

Lupin confermi?

La Soyuz TMA-9 detiene il record assoluto (lo avevo già scritto in qualche altro 3d) di permanenza in orbita con i suoi 215 giorni. Al secondo posto c’è la Soyuz TM-27 con 208 giorni. La prima è stata utilizzata sulla ISS, mentre la seconda sulla Mir.

In realtà credo sia una combinazione di giorni in volo autonomo e giorni di docking, se la Soyuz è agganciata alla ISS credo siano continuamente alimentati i sistemi di raffreddamento attivo del propellente, in volo autonomo non saprei.
Con la TMA-9 credo ci fosse ancora l’avvicinamento “lungo”, magari un paio di giorni si possono guadagnare anche con quello se in volo autonomo non fossero attivi…

http://www.agi.it/economia/notizie/spazio_incerta_data_rientro_cristoforetti_forse_11_luglio-201505290944-eco-rt10054
Secondo Voi plausibile un ulteriore slittamento della data del rientro a luglio?

Non escluderei questa possibilità dato che non si è conclusa ancora l’inchiesta sull’incidente della Progress. Sarebbe conveniente rischiare la perdita di una Soyuz? Non penso proprio!

Un ulteriore prolungamento di un mese potrebbe superare la durata certificata di una Soyuz. Se stanno effettivamente valutando l’ipotesi di un rientro l’11 luglio, forse i rislutati dell’inchiesta sulla Progress potrebbero avere conseguenze tali per le Soyuz da rivalutare la certificazione della durata in orbita.

Appunto stavo pensando proprio alla “data di scadenza” della capsula necessaria per il rientro

Saranno in corso le indagini ma anche nuove ispezioni e controlli sui mezzi in corso di fabbricazione.

Questi rinvii cosa potranno significare?

Hanno riscontrato grosse mancanze sui mezzi in costruzione oppure non è ancora ben chiaro cosa sia successo e quindi hanno bisogno di ulteriore tempo…

Un altro problema di un eventuale rinvio sarebbe che la presenza di 3 astronauti per un ulteriore mese diminuirebbe le scorte di bordo, o almeno i margini.

Queste non potrebbero essere reintegrate una volta che la situazione si sia normalizzata?
Di quanto si ridurrebbero i margini?
Non credo sarebbe necessario razionare i viveri.

infatti

Questo non è un problema. Perdere due astronauti USOS ora significherebbe stare più di un mese con un solo astronauta, con un impatto enorme al piano di utilizzazione di questo incremento. In parole povere significa ritardare di qualche mese esperimenti già pianificati, con impatto a cascata sulle missioni successive.
Quindi credo che NASA stia spingendo per ritardare il rientro il più possibile (pur rimanendo in sicurezza). A quanto ho capito la Soyuz comunque è certificata per 220 giorni, quidi almeno potrebbero ritardare fino a fine Giugno, ma non so come sarà la situazione della traiettoria nella seconda metà del mese…

Come ho scritto qualche post più in su, non è così semplice. La ISS sta ancora soffrendo della perdita di Orbital 3, i margini ad ogni lancio sono talmente risicati che quando si perde un intero veicolo ci vogliono 4-5 veicoli successivi per recuperare quello che si è perso.
E lo stesso vale per la progress, la perdita della 59P impatterà le risorse per almeno un annetto, non basta lanciare la 60P per tornare a posto.

Questo mai. La pianificazione è sempre fatta in modo da avere qualche mese di margine. Quello che si sta facendo è andare a intaccare quel margine (violando qualche regola, che però è stata fatta apposta per essere violata in casi come questo :slight_smile: )