Cape Canaveral, 2 mag. (Ap) - E’ stata rinviata di almeno un mese la missione shuttle di riparazione del telescopio spaziale Hubble: lo ha annunciato ieri la Nasa, precisando che il lancio dell’Atlantis, previsto per la fine di agosto, non potrà aver luogo prima della fine di settembre o di inizio ottobre.
La missione permetterà di prolungare fino al 2013 la vita operativa del telescopio, che recentemente ha sofferto di numerosi guasti meccanici. Il ritardo è dovuto alle modifiche necessarie ai serbatoi esterni della navetta, modifiche non ancora ultimate, e alla necessità di disporre di un secondo shuttle pronto al lancio in caso di problemi: al contrario di quanto accade per le 14 missioni programmate sulla Stazione Spaziale Internazionale ‘Alpha’, l’equipaggio della navetta non avrebbe infatti alcuna base orbitante dove rifugiarsi in caso di emergenza.
Inizialmente la Nasa si era detta perplessa sulla possibilità di un utilizzo dello space shuttle, sia per i persistenti problemi alla navetta - che solo da poco ha ripreso i voli regolari dopo cinque anni di sospensione - che per l’insufficiente aumento dei finanziamenti destinati alla Nasa: era prevista solo la visita di una sonda robot che avrebbe avuto il compito di inserire il telescopio su un’orbita di decadimento tale da farlo precipitare nell’Oceano al termine della sua vita operativa.
Una possibile alternativa era quella di una missione robotizzata che avrebbe dovuto invece rimpiazzare batterie e giroscopi, necessari per mantenere il telescopio su un’orbita stabile e puntato con precisione verso l’obbiettivo, nonché un nuovo spettrografo di massa e una macchina fotografica a grandangolo. Sarebbero rimasti esclusi dalla missione tuttavia un sistema di raffreddamento progettato per mantenere determinati strumenti alla temperatura ottimale di funzionamento e lasostituzione di alcuni sensori; alternativa scartata perché ritenuta tecnologicamente troppo complicata.
La decisione di mettere fine alla missione Hubble aveva suscitato la rabbia della comunità scientifica e di non pochi membri del Congresso. Il nuovo budget della Nasa stanzia 9,6 miliardi di dollari per i progetti scientifici e di esplorazione e altri 6,7 miliardi per le applicazioni fra le quali le missioni shuttle e la Stazione Spaziale Internazionale ‘Alpha’.
La priorità, come annunciato nel 2005 dalla Casa Bianca, rimane quella di un ritorno in grande stile sulla Luna entro il 2020, per poi raggiungere Marte. Lo Hubble viene però considerato dagli astronomi ancora uno strumento di assoluta avanguardia, anzi insostituibile: non vi è nulla di simile in orbita per quanto riguarda l’astronomia nel campo della radiazione visibile; le moderne reti di telescopi sulla Terra possono raggiungere in alcuni casi la stessa risoluzione, ma l’atmosfera terrestre li rende ‘ciechi’ all’infrarosso e all’ultravioletto.
Proprio l’infrarosso dovrebbe essere il punto di forza del “James Webb Space Telescope”, il cui lancio è in programma per il 2013, e che dovrà lavorare fianco a fianco con lo Hubble per poi sostituirlo. Il telescopio era stato così battezzato in onore di Edwin Hubble, l’astronomo americano a cui si deve la costante chedefinisce il tasso di espansione dell’universo.
Fonte: http://notizie.alice.it/