La notizia dei tagli di bilancio negli Stati Uniti non ha sorpreso più molti le conseguenza possono essere molto spiacevoli nel futuro dell’esplorazione spaziale.
Bisognerà attendere lunedi per ascoltare C. Bolden e la sua relazione sulla ridistrubuzione delle risorse.
Analisti prospettano che una delle scuri potrebbe cadere sul progetto ExoMars.
Nato come progetto ESA, si è trasformato in un programma congiunto ESA-NASA suddiviso in due lanci nel 2016 (il primo con Trace Gas Orbiter per studiare l’atmosfera marziana) e nel 2018 (col lancio del rover).
Se i rumors saranno confermati non ci sarà più alcun rover marziano e se si escluce Curiosity (per fortuna già in viaggio) l’unca missione marziana del prossimo futuro sarà l’Orbiter Maven per studiare l’atmosfera, la ionosfera, e le loro interazioni con il vento solare (che sarà lanciato nel 2013).
Preventivamente l’ex capo delle missioni scientifiche della NASA Ed Weiler ha dichiarato che fermare il programma di studio marziano è una scelta irrazionale essendo questo “uno dei gioielli della corona” della NASA.