Ho appena letto una cosa che non avevo mai letto prima, e a cui sinceramente non avrei mai pensato:
Sulla terra, un razzo che decollasse sulla sabbia farebbe un enorme nuvolone, largo centinaia di metri, che pero’, prima o poi, si poserebbe.
Sulla luna no: non c’e’ aria, e la gravità è bassissima, per cui ogni singolo granello di sabbia è spinto dai gas di scarico a una velocità tale da poter FARE IL GIRO DELLA LUNA!!!
E lo dimostra il fatto che l’apollo 12, atterrando vicino a una vecchia sonda, causò un “effetto sabbiante” che scrosto’ tutta la vernice della vecchia sonda “esposta” al modulo di allunaggio.
Niente di troppo strano… se non fosse che la sonda era lontana DUECENTO METRI dal LEM!!!
Ora non ho tempo di cercare, ma avevo già letto qualcosa a riguardo in un’altra discussione!
E’ un serio problema, sopratutto nel momento in cui si vorrà costruire una base permanente lunare che andrà schermata, magari con lo stesso regolite, da questi proiettili.
Mi pare sufficente come schermatura la posa di conglomerato cementizio tutto intorno ad una rampa di lancio fissa. Bisogna portare dalla Luna il solo cemento, come sabbia si usa la regolite e l’acqua dal probabile ghiaccio rimasto sul fondo dei crateri polari.
Ricordo di aver visto disegni NASA, in cui più semplicemente, i moduli delle ipotetiche basi lunari venivano ricoperti di regolite, fornendo così protezione sia dai raggi cosmici, sia dai micrometeoriti. A questo punto ritengo la protezione ancora più efficace, in quanto basterebbe orientare i portelli di accesso ed eventuali oblò panoramici nella direzione opposta alla zona di atterraggio.
Sono stati condotti dei test dalla NASA i quali dimostrano che la sabbia lunare produce un’ottima malta cementizia, che posta in opera si dimostra resistente. Basta semplicemente predisporre il terreno ed “annaffiare” il gioco è fatto.
Data la scarsa gravità lunare non è necessario nemmeno “armare” il cemento, così come avviene nella comune edilizia terrestre, dato che il conglomerato cementizio lunare (cioé sabbia, sassi ed acqua) dovrebbe dimostrarsi solido abbastanza per costituire un ottimo rivestimento alle strutture pressurizzate (che sono staticamente indipendenti per loro propria natura).
Vedo un po’ complicato l’annaffiare… bisognerebbe svolgere i lavori in ambienti pressurizzati e poi una volta indurito portare all’esterno o depressurizzare?
Se si portasse “cemento” fresco al’esterno… comincerebbe a “bollire” credo… diventando spugnoso e ben poco solido…
Credo che anche questo non sia un passo immediato almeno nell’immediato futuro… credo siano molto più vantaggiosi i classici sacchetti che sembrano la strada cui si stia pensando…
Quoto… i sacchetti, anche se ritengo che richiedano un lavoro troppo dispendioso e/o laborioso…
Non è più semplice spostare regolite con qualche mezzo dotato di pala meccanica tipo ruspa, semplicemente ammucchiando materiale a copertura moduli lunari?
Penso sia più facile spostare ma più difficile da sistemare su un modulo con una pala meccanica, mentre credo che un secchetto anche in maniera automatica sia più facile da riempire e poi posizionare… vedremo…
mmmh… “Annaffiare” sulla luna la vedo dura: troppo freddo, troppo poca gravità. Al freddo si rimedierebbe stando dentro una struttura gonfiabile riscaldata, ma alla gravità? Se l’aqcua non vuol saperne di scendere in profondità nella polvere, che je fai? :?
Bisognerà impastare, non innaffiare.
E per rimediare l’acqua? Chi ci va a prenderla al polo nord? La base non si puo’ fare li, c’e’ troppo poco sole per i pannelli ci vorrebbe l’energia atomica… ma chi mai autorizzerà l’invio di un grosso reattore nucleare sulla luna?!?
Le ruspe? Altro bel problema: progettare una ruspa che non… salti via quando abbassi la pala per scavare!
L’unico vero problema per ora è il vuoto, ovvero certi procedimenti bisogna farli per forza in ambiente pressurizzato, una volta che hai questo tutti gli altri problemi sono risolti…
E per rimediare l'acqua? Chi ci va a prenderla al polo nord? La base non si puo' fare li, c'e' troppo poco sole per i pannelli ci vorrebbe l'energia atomica....
Ehmm… la base lunare sarà fatta proprio al Polo… Sud per la precisione, cratere Shackleton… e non si utilizzeranno RTG ma solo pannelli solari (almeno per ora).
Al polo è molto più conveniente per la durata minima della notte, in più non c’è atmosfera per cui che il sole sia allo zenit o all’orizzonte la quantità di energia ricevuta è sempre la stessa, l’unico “problema” sarà quello di avere l’orizzonte il più possibile sgombro da colline e montagne che farebbero tramontare presto il sole… ma in questo la curvatura lunare aiuta.
E comunque, mancando l’atmosfera, i pannelli solari hanno esattamente la stessa efficienza che all’equatore: basta solo metterli in verticale anzichè in orizzontale. Inoltre, se al polo ci sono crateri perennemente in ombra, alcuni punti del loro bordo potrebbero essere perennemente illuminati, e questo fornirebbe il sito ideale per piazzare una “centrale elettrica” solare attiva 24 ore su 24 (ma sulla Luna sarebbe meglio dire “708 ore su 708” :-D). Per quanto riguarda i mezzi da lavoro lunari, la bassa gravità dovrebbe essere un enorme vantaggio: gru con strutture relativamente esili potranno sollevare pesi 6 volte maggiori che sulla Terra, e non dovranno fronteggiare il vento. Se proprio vorranno impastare il cemento, andrà fatto in ambiente ovviamente pressurizzato, ma si potrà ottenere un mix perfetto con l’uso di una banalissima betoniera (neanche quì sulla Terra si impasta per gravità), ma l’uso di sacchi di regolite sembra di gran lunga il più pratico, semplice e conveniente. In fin dei conti, non c’e pericolo che una tempesta te li faccia cadere
e’ per questo che dicevo che serviranno strutture piu’ pesanti (=piu’ costi per portarle sulla luna) che non facendo dei classici pannelli orizzontali.
Pensavo anche che si dovrebbe costruire una grossa struttura verticale per sorreggere i pannelli… ma mi viene in mente ora che invece nulla impedirebbe di usare tanti singoli pannelli verticali, ma sistemati in fila uno accanto all’altro, tipo staccionata! Tanto, se il sole non tramonta mai! (o quasi).