Scelto il materiale per lo scudo termico di Orion [0904-CON]

Secondo me non c’è molto da polemizzare sullo scudo termico, si è scelto un materiale perchè ritenuto migliore per il suo compito. Punto e basta.
Per quanto riguarda la solita, strasentita e ripetuta storia di Orion che non è innovativo non sono d’accordissimo. Vero è che il tipo di veicolo è uguale (capsula), si userà uno scudo termico quasi uguale ad Apollo e che tutto è “un pò più grande”; ma evidentemente è così perchè questo tipo di mezzo è il più ADATTO per gli scopi che si vuole raggiungere. Cioè la NASA ha un tot di soldi da poter spendere e con questi realizza il mezzo migliore per arrivare al fine, mi sembra ovvio. Anche se Orion sarà la versione “un pò più grande” di Apollo, penso che la tecnologia che vi sarà applicata sarà molto diversa. State tranquilli che le scelte non sono fatte solo per politica.

Quindi ASPETTIAMO!

Ed alla fine ricadiamo nel solito conflitto Shuttle-Orion. Non sapevo che Orion era regredita al monouso e da quanto capisco lo scudo termico non è sganciabile. Prendo atto.
Anche i primi progetti della navetta prevedevano il lancio con un missile alato e recuperabile…
Io spero solo che Orion funzioni.

ma non si era previsto lo sgangio dello scudo prima di atterare?

in tal caso, il resto della capsula potrebbe esser riutilizzato, montando un nuovo scudo…


p.s. quel che più mi da da pensare è il modello di missione con roundevouz in orbita terrestre, la scelta di dare al modulo altair il compito di frenare il treno lunare (rendendolo più imgombrante e pesante di quanto necessario) e la scarsa portata di ares I (si poteva prevedere fin dall’inizio un maggior payload per far fronte a sviluppi della capsula e sopratutto del service module (apparati scientifici, cargo, ecc…).

a mio avviso tre grandi scelte che possono limitare il numero di “percorsi” attuabili da questo nuovo hardware.

-ma con un scudo ablativo la capsula non può essere riutilizzata lo stesso, togliendo lo scudo usurato e mettendone uno nuovo?
-è ormai sicuro al 100% che ci sarà l’ammaraggio e non l’atterragio?
-quanti riutilizzi della capsula sono previsti?

Penso che il rendezvous in orbita terrestre lo facciano perche’ vogliono usare Orion anche (e forse soprattutto, specie nel breve periodo) per la LEO e non solo per la Luna. Quindi sviluppare un lanciatore piu capace (visto anche i problemi che sta avendo Ares I e le voci di un Orion piu’ piccola in grado di essere portata su con lanciatori esistenti) per la sola Luna considerando che gia’ prevedevano di svilupparne uno enorme proprio per quello non era cosi una buona idea. In teoria nelle previsioni (disattese al momento) Ares I doveva essere un semplice riutilizzo di tecnologia Shuttle…

Vero che Altair sara’ piu ingombrante ma di quanto? (soprattutto in peso che e’ quello che conta, di volume ne hanno da vendere stando alle dimensioni del fairing dichiarate di Ares 5 (versione da 8.8 m. per non parlare di quella da 10))

Aumenti i serbatoi (che per la parte che serve all’aumento di volume hanno una dry mass ratio relativa bassissima) per farci stare il propellente per un DV di circa 1000-1100 m/s da quello che han dichiarato (14 ton circa) (peso di serbatoi che poi dovrai portare giu per altri 1900-2000 m/s mal contati) ma ti risparmi circa 7 tonnellate (ad essere ottimisti. ma son di piu) del modulo dry del EDS durante la LLO injection.

Cmq parliamo di cose che per ora sono fantascienza… ancora non hanno un sostituto credibile a shuttle… :cry: :cry: :cry: :cry:

Non sono d’accordo Peppe. Se tre anni di prove (non tre giorni) ti dimostrano che un materiale è migliore si sceglie quello, anche se è un materiale di 1000 anni fa contro l’ultimo ritrovato tecnologico. La nostra storia industriale è piena di meteriali e/o componenti che rimangono in uso molto di più di quello che ci si aspettava, e altri ritrovati high-tech che promettono miracoli ma che alla fine si dimostrano solo delle “ciofeche” piene di difetti.
Sicuramente un’agenzia spaziale deve osare, ma quando hai una parte della politica che ti aspetta al varco per tagliarti i fondi e dirottarli da un’altra parte (magari su un nuovo costosissimo bombardiere stealth) il discorso cambia. Vale la pena mettere a repentaglio un programma spaziale per lo sfizio di voler fare innovazione a tutti i costi?
Nel mio campo, quello della ricerca industriale, leggerezze sui componenti fondamentali si pagano a caro prezzo (e non abbiamo gli occhi dell’opinione pubblica addosso a chiederci come spendiamo i soldi); di conseguenza a volte si fa innovazione tecnologica con componenti che in altri campi sono ridicolmente obsoleti. Perchè alla Nasa le cose dovrebbero andare diversamente?

Concludo con un pensiero: per me non è il Constellation ad essere un passo indietro, era l’Apollo ad essere molto più avanti della sua epoca :grin:

:clap:

Concordo pienamente con Spock e aggiungo: stiamo parlando di una capsula che è modulare praticamente per definizione. Cosa mi impedisce un domani di sviluppare un altro scudo e di montarcelo? Non è mica lo Shuttle che nasce e muore sempre uguale a se stesso, secondo me le possibilità di upgrade sono più importanti delle capacità iniziali.

Perché ragioni con logica industriale, e per l’industria la ricerca in proprio è sempre un grosso rischio. L’industria preferisce comprare brevetti da altri per poi applicarli oppure, meglio ancora, soluzioni tecnologiche già bell’e pronte. La NASA in quanto agenzia governativa, ossia pagata con i soldi dei contribuenti, ha nel suo mandato quello di far progredire la tecnologia spaziale, “conditio sine qua non” per un settore come quello astronautico. Il rischio è quello di perdere know-how tecnologico e farsi “scavalcare” da qualcun’altro.

Come si vede il problema è anche geopolitico e strategico, chiedersi “perché alla NASA dovrebbe andare diversamente?” significa non aver compreso appieno la portata delle sue azioni. Quella del volo “manned” è solo la punta dell’iceberg delle attività della NASA che sono essenzialmente di ricerca ed esplorazione, pensiamo alle sonde automatiche verso i pianeti e pensiamo al silenzioso contributo scientifico che la NASA ha fornito, e fornisce tuttora, in campo aeronautico.

Questo è un pensiero caro ai “complottisti”, l’Apollo sia come veicolo che come programma era perfettamente adeguato per i suoi tempi. Ha richiesto un notevole sforzo economico e tecnologico ma ciò che si è visto alla fine degli anni '60 non era “molto più avanti della sua epoca”, anzi l’Apollo era davvero il “frutto” della sua epoca.

Nemmeno lo Shuttle, alla sua entrata in servizio (per quanto rivoluzionario potesse essere) era più avanti della sua epoca…

Precisazione per la cronaca (nonchè un po’ OT, ma forse chiarisce meglio il significato del mio post precedente) è la mia azienda a produrre brevetti e a venderli su licenza. Quando devi vendere però devi essere sicuro che la tecnologia sia affidabile al 100%, pena cause multimiliardarie (in euro) coi clienti. La Nasa non deve vendere niente a nessuno, ma il suo rapporto col pubblico (governo, mass media e contribuenti) la mette in una situazione non troppo dissimile dalla nostra: se “toppi” chiudi bottega. Non sto dicendo che è bello (tutt’altro, le cose dovrebbero invece andare come dici tu), ma il mondo moderno è questo.
Purtroppo la tendenza globale è proprio quella di far funzionare gli enti pubblici come delle aziende, e i risultati molte volte non sono buoni.

:fearful: AAAARGHHHHH!!! Mi sto giacobizzando! :stuck_out_tongue_winking_eye:

Seriamente, non intendevo dire che lo era in senso tecnologico (altrimenti non sarebbero riusciti a farlo), ma era avanti in senso concettuale. Sicuramente, coi materiali e l’elettronica di oggi, di qui a qualche anno verranno ricavate applicazioni che oggi non immaginiamo neanche.
Negli anni '60 con l’Apollo sono semplicemente riusciti (in qualche caso, non in tutto) a estrarre il massimo dalla tecnologia dell’epoca, anticipando le applicazioni future di qualche anno, o trovando soluzioni valide ancora oggi.
Io per lo meno l’ho sempre vista così, ma all’epoca non c’ero, quindi non ne ho la certezza.

Su…su…una bella birra con il buon Astroteo e ti faccio vedere che torna tutto a posto!! :wink:

Mi spiace di dissentire da te Spock, ma l’Apollo non era nemmeno così avanzato da un punto di vista concettuale. Anzi era tremendamente “ortodosso”, modulo di comando conico su modulo di servizio cilindrico (più di così…), praticamente un derivato delle tecnologie e metodologie messe a punto durante il programma Mercury, a sua volta derivato dalla tecnologia degli ICBM di metà anni '50.

Il che è perfettamente comprensibile se si considera che lo sviluppo dell’Apollo è iniziato alla fine del 1960 (quindi ben prima del discorso di Kennedy del 1961). Paradossalmente la Soyuz, con la sua logica estremamente modulare e la sua forma “funzionale” (ossia non integrata aerodinamicamente col suo vettore), era ed è decisamente più avanzata dell’Apollo CSM, tanto che proprio a questo deve la sua longevità e, in buona sostanza, il suo successo.

Piuttosto proprio la Gemini, il cui iter progettuale era iniziato dopo quello dell’Apollo (come spinoff della Mercury) era alquanto più avanzata dell’Apollo tanto che i suoi derivati, come la Big Gemini (progettata nel 1967-69), sono spesso citati anche nel nostro Forum come esempi di progettazione “avanzata”.

Il problema dell’Apollo CSM non stava tanto nelle tecnologie utilizzate, quelle si allo stato dell’arte (dal momento che si sono evolute durante tutto l’arco del progetto), quanto nella sua forma così poco modulare dovuta per lo più alla tendenza (io lo definisco vizio) degli americani di considerare la capsula come parte integrante del vettore (ossia la sua sommità), il che ti farà pure risparmiare qualche centinaio di kg di fairing ma ti “blocca” la forma che diviene, invariabilmente, conica o al massimo tronco-conica.

Questa particolare “forma” accoppiata al fatto che gli americani, altro brutto vizio, non segmentano i volumi pressurizzati (allo scopo di ridurre al minimo possibile il volume/massa/TPS durante il rientro) rende poco adattabile la capsula ad eventuali utilizzi successivi diversi da quelli previsti. Ed è questo uno dei “mali” principali che ha afflitto l’Apollo CSM come veicolo spaziale soprattutto nell’utilizzo in LEO (Skylab e ASTP) tanto da renderlo decisamente antieconomico (oltre a tutto il resto).

Gli stessi “mali” li ritroviamo tutti nella configurazione di Orion, ed è proprio questo particolare aspetto a tirarsi appresso tutte le critiche di chi, come il sottoscritto (ma non sono l’unico), vede in questo programma un “rifugio peccatorum” piuttosto che un’opportunità di progresso ed innovazione (cosa che aveva contraddistinto TUTTI i precedenti programmi spaziali americani siano essi riusciti o meno).

Io non mi scandalizzo per la decisione presa che sta privilegiando l’AVOCAT. Se i test effettuati portano alla conclusione di sceglierlo come materiale migliore, per vari motivi, non vedo perchè scartarlo solo perchè di vecchia concezione e collaudata applicazione.

Cioè, se scegliamo qualcosa di collaudato diciamo che è vecchio, se scegliamo qualcosa di nuovo diciamo che non si utilizza nulla dai programmi precedenti… Il punto è che noi possiamo commentare davanti ai nostri pc, chi con grandi conoscenze del settore, chi meno… però nessuno con conoscenze dirette dei test effettuati o dei trade off operati, che dubito siano durati un pomeriggio davanti ad una birra.

Certo, anche io avrei preferito la scelta del binomio atterraggio/ammaraggio, con lo sviluppo di uno scudo termico completamente riutilizzabile… Ma a quanto pare la scelta dello splashdown ha consigliato optare per l’ablativo, per i motivi che Archipeppe ha evidenziato. Appurato quindi l’utilizzo dell’ablativo, si è fatto un trade off. Nulla più.

Non voglio ricadere sulle logiche pro/contro il programma Constellation perchè abbiamo già fatto mille volte questi discorsi e non vale la pena, per quanto mi riguarda, ritornare al riepilogo delle discussioni storiche ogni volta che nello sviluppo di Orion si fanno scelte o sottoscelte che portano i nostri giudizi ad arroccarci, anche giustamente, sulle nostre opinioni :slight_smile:

Io sono sostanzialmente d’accordo con AJ. Quello che ho scritto inizialmente era più che altro perchè ero stupito che alla fin fine i materiali di Apollo si sono rivelati migliori di quelli di Stardust… pero’ credo che se dopo anni di test hanno fatto questa scelta si saranno basati su risultati migliori di un materiale rispetto all’altro…

In effetti sembra più un “dove eravamo rimasti”?

L'unico vero elemento di innovazione, come scrive giustamente Maloso, è costituito proprio dal discorso dei rover pressurizzati semi-autonomi, molto aldilà da venire per gli scenari degli anni '60. Speriamo che la NASA non tagli via anche questo elemento perché sinceramente non so cosa rimarrebbe di "innovativo" per il Constellation.

Beh,speriamo di no.
Sarebbe un guaio.

Per il resto? Eccezion fatta per gli SRB a 5 segmenti il Constellation butta via tutto, modulo di comando dell'Orion incluso (nonostante alla NASA avessero giurato e spergiurato di farlo riutilizzabile, ma tra ammaraggio e TPS ablativi vorrei davvero vedere come) il che mal si concilia con le esigenze di supporto logistico di una base semi-permanente, non parliamo poi di una vera base permanente.

Non mi si venga a fare il discorso che un’architettura di missione basata su sistemi quasi del tutto “a perdere” sia davvero in grado di sostenere lo sviluppo di un avamposto semi-permanente umano sulla Luna (o su qualsiasi altro posto, eccetto LEO, se è per questo) perché non ci credo.
Anzi proprio questa è stata una delle ragioni fondamentali per cui il programma Apollo non ha avuto alcun seguito, eppure le premesse c’erano ed erano anche migliori di quelle odierne.


Se si parla di un ciclo più o meno lungo di missioni,bisogna vedere se buttare tutto ,piuttosto che manutenzionare non convenga economicamente.
Se parliamo di avamposti permanenti,il problema c’è.
Ma mi sembra che fino ad ora anche i piani lunari delle altre nazioni siano basati su l’“usa e getta”.

Francamente sono stufo di veder strombazzare ogni elemento del programma Constellation, giusto o sbagliato che sia, come chissà quale innovazione tecnologica e concettuale quando, al momento, mi sembra di vedere un piano ultraconservativo mirante ad una permanenza di breve periodo (scusatemi ma 2 settimane sulla Luna non sono il mio concetto di base "semi-permanente") al minor costo ed al minor rischio, umano e politico.

Il che può anche andare benissimo, non fraintendetemi, basta solo essere onesti ed accettare le cose per quello che sono senza doverle “giustificare” a tutti i costi per indorare una pillola che, almeno a me, sembra davvero amarissima.

Io ho una teoria in merito.
A mio giudizio il fallimento di programmi estremamente innovativi come il Venture star deve aver profondamente scioccato la NASA.
Da quì un approccio molto conservatore.
Insomma forse si potrebbe essere passati da un eccesso ad un altro.

Una cosa è certa Bush, il documento ESAS ed il programma Constellation avevano promesso ben altre cose agli inizi del 2004, da allora sono passati ben 5 anni, che fine hanno fatto quelle promesse?????

Si sono scontrate contro la realtà di un budget e di un sostegno popolare non certo da Apollo.

Ma per piacere…

dopo il praticamente certo abbandono di strutture innovative per la vessel pressurizzata di Orion ora anche l'ablativo dell'Apollo... :cry:

Scusa?
Stai per caso confondendo gli studi sulla struttura in compositi con il programma operativo?

Dialettica da 4 soldi… probabilmente non hai mai letto nulla sul programma Constellation…

Personalmente mi spiace parecchio. E mentre per l'architettura vedevo poche possibilita' di modifica, per i materiali ci speravo parecchio... invece... :cry: :cry: :cry: :cry:

Invece di criticare e basta sei mai andato a vedere in quale lega è costruto orion? e quella utilizzata per i lanciatori? potresti anche andare a vedere come è costruito il Common Bulckhead di Ares I… Se sei interessato ai materiali ti consiglio anche il “case” in compositi dei SRB, gli ugelli dei J-2X, il fairing di Ares V, i serbatoi dell’elio di Ares I e la struttura pressurizzata di Altair…
Credo tu ne abbia per qualche settimana da leggere… poi ne riparliamo…

Falso, o meglio queste saranno missioni sortie in parallelo al costruzione e mantenimento della base.

ed il sempre maggiore interesse degli americani (e non solo) per i rover pressurizzati, uniti ai requisiti di navigatione autonoma e capacita' di controllo da terra (nei periodi senza astronauti) che stanno assumendo sempre maggiore importanza, mi fanno sempre piu' pensare che l'idea di una "base" sia allo stato attuale molto poco perseguita. L'idea di poter muovere un rover per farlo andare da un sito di atterraggio all'altro e che permetta di sostenere l'uomo sulla luna per il tempo necessario mi sembra la strada seguita al momento. Anche se stiamo ancora parlando di architetture basate su un lanciatore che non esiste nemmeno... sono sempre pronto a cambiare idea.

Tue idee personali senza alcuna base…

Visto come cambiano velocemente, se hai notizie piu' aggiornate....

Ti consiglio la sezione del forum ad esso dedicata.

Fonti? Guarda che lo scudo è sempre stato “usa e getta” viene sganciato ben prima del contatto con il suolo e/o mare…

Francamente sono stufo di veder strombazzare ogni elemento del programma Constellation, giusto o sbagliato che sia, come chissà quale innovazione tecnologica e concettuale quando, al momento, mi sembra di vedere un piano ultraconservativo mirante ad una permanenza di breve periodo (scusatemi ma 2 settimane sulla Luna non sono il mio concetto di base "semi-permanente") al minor costo ed al minor rischio, umano e politico.

Nessuno ha mai parlato di 2 settimane di permanenza su una base… consiglio una rilettura delle news a riguardo, Altair e Orion sono dimensionati per 180 giorni di missione!

Potrei comunque altrettanto dire di essere stufo anche io di critiche ad ogni notizia sul programma, basate su concetti e/o idee errate (come si sta dimostrando) su un programma che non si dimostra di conoscere…

Per questo motivo si era previsto un sistema di airbag che potesse dispiegarsi aldisopra dello scudo termico in modo da "avvolgerlo" tutto proprio per risparmiargli, almeno in parte, quelle sollecitazioni cui facevi giustamente rifermento.

Falso, gli airbag sarebbero stati gonfiati dopo che lo scudo si fosse sganciato da una certa quota, MAI è stato previsto uno scudo riutilizzabile.

Resta da capire se effettivamente l'Orion impiegherà un sistema di airbag per ridurre l'impatto con l'acqua, ad esempio la Mercury aveva una sacca dispiegabile assimilabile ad un airbag, ma la Gemini e l'Apollo non ricorrevano ad alcun sistema per attutire l'impatto.

La sacca serve per attutire eventuali atterraggi “contingency”.

Vero esattamente il contrario… una delle ultime ipotesi è di saltare la fase LEO… vedi tu…

Quindi sviluppare un lanciatore piu capace (visto anche i problemi che sta avendo Ares I e le voci di un Orion piu' piccola in grado di essere portata su con lanciatori esistenti) per la sola Luna considerando che gia' prevedevano di svilupparne uno enorme proprio per quello non era cosi una buona idea.

NESSUNO sta pensando di ridimensionare Orion…

Vero che Altair sara' piu ingombrante ma di quanto? (soprattutto in peso che e' quello che conta, di volume ne hanno da vendere stando alle dimensioni del fairing dichiarate di Ares 5 (versione da 8.8 m. per non parlare di quella da 10))

La versione che si realizzerà di Ares V è quella da 10m…

Aumenti i serbatoi (che per la parte che serve all'aumento di volume hanno una dry mass ratio relativa bassissima) per farci stare il propellente per un DV di circa 1000-1100 m/s da quello che han dichiarato (14 ton circa) (peso di serbatoi che poi dovrai portare giu per altri 1900-2000 m/s mal contati) ma ti risparmi circa 7 tonnellate (ad essere ottimisti. ma son di piu) del modulo dry del EDS durante la LLO injection.

Conti della casalinga di Voghera…

Cmq parliamo di cose che per ora sono fantascienza.. ancora non hanno un sostituto credibile a shuttle.. :cry: :cry: :cry: :cry:

Ma per piacere…

Dopo aver risposto alle numerose imprecisioni che vengono usate (come al solito), volontariamente o no, per spacciare verità assolute, certezze matematiche e convinzioni personali per fare critiche gratuite (su quali basi poi?) mi permetto un piccolo giudizio personale, da utente stufo di discussioni come questa tutte uguali e senza alcun senso.

Vogliamo dire che Orion è una pataccata? Diciamolo… vogliamo dire che alla NASA, visto che secondo alcuni non ne hanno ancora azzeccata una sono una manica di incompetenti? Diciamolo… vogliamo continuare a basare le proprie obiezzioni su fantastiche conoscenze personali in ogni settore coinvolto nel programma come nessuno al mondo saprebbe fare? Facciamolo… ma per favore non facciamo finta di essere umili… io non sto difendendo a priori ogni scelta… solo che se parto dal presupposto che là c’è gente in gamba (e già qui secondo alcuni ci sarebbe da discutere) e che fa questo di mestiere, mi sentirei tremendamente timoroso nel provare a controbattere studi di anni di professionisti per una qualsiasi decisione sul programma, dal bullone ad Ares V… Ma chi sono io dal basso delle mie conoscenze per poter ribattere ad una sola di queste scelte (e qui c’è gente che le ribatte categoricamente tutte)?!
evidentemente qui c’è gente che di pelo ne ha molto e non guarda in faccia a nessuno quando comincia a sparare a zero, forse più per demagogia o per onore della parte, autoinnalzandosi a livelli tali di conoscenza totale da proclamare le proprie idee allo stesso livello di chi queste cose le ha progettate e sono anni che le testa… non so…
E’ come andare dal dottore e ribattere ogni cosa che dice… tanto io so tutto… qui è la stessa cosa, che elementi posso mai avere io in mano più di “loro” per poter avere una qualche briciola di credibilità?! Ovvio che “mi fido”… ma mi fido di numeri reali sfornati da chi lavora su questo… non da “numeri reali” sfornati dal “bar astronautico” dietro l’angolo… e per non saper ne leggere ne scrivere se su un piatto ho dei numeri dati dai responsabili del progetto e dall’altro idee (e solo queste perchè di numeri non si parla mai) proposti da persone comuni… beh permettete che dia priorità ai primi e solo se scientificamente smentiti dai secondi appoggi questi ultimi? è forse chiedere troppo?
forse sono io troppo timoroso… ma mai riuscirei a scrivere una parola contro lo studio o il progetto di qualcuno che ha impiegato anni della propria vita a realizzarlo e io sono qui a discuterne a tavolino, dopo aver mangiato una pizza, in 5 min di tempo che avevo liberi e mi sono messo a leggere una notizia… non so, siamo forse persone diverse… il mondo è bello perchè è vario… meglio così… ma a volte rimpiango l’assenza totale di informazioni tipica dell’altra parte del mondo astronautico… se poi i risultati sono questi… che si tengano i dati se poi li si commenta così…

Alla luce di tutto ciò faccio una sola domanda a tutti e ognuno sarà in grado di rispondersi da se e trarne le conclusioni che crede, qui è stata pubblicata una notizia come la potete leggere tutti, si è scatenato l’inferno perchè qualcuno ha cominciato ad esternare le proprie idee sull’argomento sbeffeggiando chi ha scritto la notizia (non parlo di me ma della NASA visto che io non ho inventato nulla), bene, dopo due pagine di thread qualcuno ha capito perchè l’AVCOAT è (ovviamente) stata la scelta sbagliata e il PICA sarebbe stata (guarda caso) quella giusta? Cercate di trovare nel thread il dato tecnico e le motivazione scientifiche portate da queste persone e che permetta di dire con certezza che anche questa volta alla NASA hanno sbagliato…

Albyz lo sfogo ci voleva :ok_hand:
Io e tanti altri la pensiamo come te, noi non siamo nessuno per giudicare le scelte dei progettisti di tali macchine (soprattutto io che sono un semplice apposionato :stuck_out_tongue_winking_eye:)

In questo forum ci vuole una sezione intitolata POLEMICHE VARIE :ok_hand: :face_with_symbols_over_mouth:

al di là di problemi di budget e di interferenze politiche personalmente anche io penso che alla Nasa operino professionisti competenti.

legittime le analisi critiche ed i molti dubbi specialmente da parte di persone che lavorano anch’ esse nel settore spaziale ma io dal mio piccolissimo punto di vista preferisco esprimere qualche parere solo al momento in cui questo progetto comincerà effettivamente ad operare ritornando sulla Luna per almeno 4/5 volte.