Scoperto nel Sahara un cratere vecchio di decine di milioni di anni

HA un diametro di 31 km e per decine di milioni di anni è rimasto sepolto sotto le sabbie del deserto del Grande Sahara nel nord Africa. Ora Faruk El-Baz dell’Università di Boston lo ha scoperto utilizzando fotografie satellitari. Il cratere ha un doppio anello, simile a molti crateri che si trovano sulla Luna, e certamente si formò decine di milioni di anni fa, anche se al momento la data precisa dell’impatto dell’asteroide con la Terra è sconosciuta.

Il cratere è il più grande mai scoperto in Africa. Prima il record spettava a un avvallamento presente nel Ciad, il quale possiede un diametro di circa 12 km. Stando alle prime analisi, i ricercatori ipotizzano che l’asteroide che colpì la Terra doveva avere un diametro di almeno 1.200 metri, più o meno simile a quello che plasmò il famoso Meteor Crater in Arizona.

Al-Baz ha chiamato il cratere da lui scoperto “Kebira”, perché in arabo significa “grande” ma anche perché si trova nella regione sud-occidentale dell’Egitto nota come Gilf Kebir.

Ciò che meraviglia i ricercatori è il fatto che un cratere di tali dimensioni sia sfuggito fino ad oggi alle osservazioni fatte dai geologi. Spiega El-Baz: “Kebira potrebbe essere sfuggito perché è molto grande e sul terreno le sue caratteristiche sfuggono ai rilevamenti. E’ possibile intravederne le caratteristiche solo se lo si osserva dall’alto”.

El-Baz è riuscito anche a scoprire che il cratere è stato attraversato da due antichi fiumi che lo hanno percorso da est ad ovest ed è stato eroso profondamente anche dal vento. Stando alle prime analisi le rocce che sono presenti all’interno di Kebir sono identiche a quelle che formano gran parte di quella regione del Sahara e avrebbero un’età di circa 100 milioni di anni. Quindi il cratere dovrebbe essere un po’ più vecchio di quelle rocce per poterle avere al suo interno.

Ora El-Baz spera di poter organizzare una spedizione sul posto, così da studiare i particolari e soprattutto l’età del cratere e del correlato impatto.

Fino a oggi sulla Terra sono stati scoperti circa 150 grandi crateri causati dall’impatto di asteroidi ma molti altri sono stati cancellati dall’erosione e dagli eventi geologici che hanno interessato la crosta terrestre.

L’età dei crateri terrestri va da alcune migliaia fino a quasi due miliardi di anni, anche se sono pochi quelli più vecchi di 200 milioni di anni. Si trovano di preferenza nell’interno dei continenti, cioè in regioni relativamente stabili dal punto di vista geologico. Si conoscono alcuni crateri anche sul fondo dell’oceano (uno è stato recentemente scoperto nel Mare del Nord), ma la loro ricerca è complessa e la loro vita è più breve di quelli presenti sui continenti, in quanto gli oceani si consumano nell’arco di poche centinaia di milioni di anni andando ad infilarsi sotto i continenti.

Le stime correnti del numero di crateri sulla Terra suggeriscono che ogni milione di anni si formano fino a tre crateri con un diametro superiore ai 20 chilometri. In base a questo valore, dovrebbero esistere numerosi crateri non ancora scoperti.

tratto da http://www.repubblica.it