SCUOLA DI INGEGNERIA AEROSPAZIALE DI ROMA

Ripercorrere momenti storici della conquista dello spazio, ma anche fare il punto sul presente e il futuro dell’attività umana in questo ambiente: questo lo scopo dell’incontro che si terrà a Roma con il cosmonauta russo Alexey Leonov, primo uomo al mondo ad aver effettuato una passeggiata spaziale nel 1965 ed attualmente responsabile dei rapporti internazionali dell’Agenzia spaziale russa Roskosmos, oltre che deputato della Duma e numero due di “Russia Unita”, partito del presidente russo Valdimir Putin.

All’incontro, organizzato dalla Scuola di ingegneria aerospaziale dell’Università La Sapienza, parteciperà tra gli altri anche il colonnello pilota Roberto Vittori. “E’ per me un piacere ed un onore poter partecipare a questo incontro - ha affermato Vittori - Leonov, rappresenta una istituzione nel panorama del settore spaziale e non, è stato infatti il primo cosmonauta a compiere una missione extraveicolare nello spazio, uscendo nel vuoto all’esterno della navicella spaziale. La presenza di Leonov in Italia conferma gli ottimi rapporti di collaborazione che si sono instaurati tra la Russia e l’Italia nel settore della ricerca aerospaziale Una collaborazione che nasce anche a seguito delle due missioni nello spazio che hanno visto proprio un pilota dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea ai comandi della navicella Soyuz”.

Sono in programma, oltre l’intervento di Leonov (“Riflessioni di un pioniere dello spazio”), quello di Vittori (“Il presente dell’astronautica”), dell’esperto in scienze cognitive Lorenzo Mezzadri (“Gestione del fattore umano nello spazio”). Al termine, le domande dei giornalisti a Leonov.

Il convegno sarà occasione per ricordare il passato, per parlare del futuro dello spazio - nei suoi risvolti economici, politici, industriali e scientifici -, e per approfondire il tema dei rapporti tra Italia, Europa e Russia in questo settore. Tra l’altro, l’Italia e l’Europa stanno stringendo rapporti crescenti con la Russia in questo settore, con accordi politici, come quello tra la regione Lazio e la regione di Mosca, e industriali.

“Negli anni sessanta lo spazio rappresentò, per Stati Uniti ed Unione Sovietica, l’arena in cui dimostrare la superiorità del proprio sistema politico-economico. Oggi è l’ambito in cui si giocherà la supremazia e forse la sopravvivenza dell’industria tecnologicamente avanza dell’occidente, di fronte all’impetuoso emergere di potenze come Cina e India”, spiega il giornalista scientifico di Dedalonews Giorgio Di Bernardo, che presso la Scuola terrà un corso di “Storia dell’astronautica e metodologia della comunicazione scintifica”. La storia, ricorda, non ha solo questa lezione da insegnarci, ma anche «quella del ritorno economico degli investimenti in un settore che sembra così lontano dal quotidiano e che invece è tra i più redditizi, come dimostrano le missioni statunitense sulla Luna, che fruttarono tre volte il denaro investito e 160.000 brevetti entrati nella vita di tutti i giorni».

«La ricerca spaziale è fondamentale, nell’ambito della ricerca avanzata, per mantenere posizioni rispetto a paesi emergenti come Cina ed India. Ma per rimanere in testa alla corsa servono non solo finanziamenti, ma anche strutture universitarie come la Scuola di ingegneria aerospaziale, in grado di raccogliere intorno a sé le competenze trasversali necessarie per passare dall’esplorazione allo sfruttamento di questo ambiente estremo», spiega il preside Filippo Graziani. Infatti, aggiunge, «vivere e lavorare nello spazio, comporta conoscenze che vanno dalla medicina, per capire a quali ritmi, tempi e sforzi si può sottoporre il corpo umano, alla meccanica, alla fisica, alla navigazione spaziale». A queste competenze di base, il futuro “lavoratore dello spazio” dovrà aggiungere quelle legate all’effettuazione di esperimenti nei settori interessati alla sperimentazione in assenza di peso: metallurgia, biologia, chimica, farmacologia, meccanica dei fluidi, solo per citarne alcuni".

L’astronauta del futuro dovrà inoltre essere preparato dal punto di vista della comunicazione, perché gli equipaggi saranno sempre più caratterizzati dalla compresenza di lingue e culture diverse, che renderanno, spiega l’esperto in scienze cognitive Lorenzo Mezzadri, titolare presso la Scuola di Ingegneria Aerospaziale del Corso “Psicologia della comunicazione Aerospaziale: la gestione del fattore umano nello spazio e nei voli civili” «più problematica la convivenza e la comunicazione efficace, aumentando il rischio di fraintendimenti e incomprensioni e, di conseguenza, di errori, che possono essere fatali in un ambiente estremo come lo spazio».

E’ proprio il dr.Mezzadri che accompagnerà giovedì sera da Mosca a Roma il generale Leonov, che terrà la sua conferenza come ospite all’interno del corso del dr. Mezzadri. Il Dott. Mezzadri, infatti, svolge ricerca anche presso l’Istituto di Psicologia dell’Estremo dell’Università Statale di Mosca MGU diretto dallo stesso Generale Leonov e collabora al training dei cosmonauti di Rosaviakosmos al Gagarin Cosmonaut Training Center di Star City, vicino a Mosca. Da qui l’amicizia col pioniere dello spazio, eroe dell’Urss, unico uomo decorato per ben due volte con la medaglia di Lenin al valor militare.

“E’ un grande onore avere la possibilità di presentare ai nostri studenti un esempio vivente di eroismo, un pezzo della nostra Storia. Una delle persone al cui coraggio dobbiamo i progressi della scienza in ambito aerospaziale e l’inizio cooperazione internazionale tra diversi Stati in quest’ambito”. Il dr. Mezzadri ha commentato anche l’andamento del suo corso, nato in contemporanea con quello del cosmonauta ed amico Roberto Vittori : “Parecchi studenti stanno seguendo il mio corso, con grande interesse anche per la novità delle materie trattate, vicina alla psicologia, ma anche ad argomenti molto vicini al mondo aziendale come la leadership, il team building, la gestione del rischio e dello stress, la capacità di prendere decisioni in situazioni estreme e la comunicazione efficace. Il tutto arricchito con le testimonianze di piloti istruttori di aerei civili (come il comandante Daniele Grassini di Lauda Air), di piloti militari e, come in questo caso, di un grande personaggio della cosmonautica mondiale. Una delle soddisfazioni più grandi - conclude Lorenzo Mezzadri, laurea e dottorato di ricerca in USA - e’ la costante presenza al corso in veste di osservatori di diversi professori non solo della nostra facoltà, ma anche di Scienze della Comunicazione e di Scienze della Formazione sempre de La Sapienza”.

tratto da http://www.aeronautica.difesa.it