sempre pensando di fare cosa gradita allego tre lavori di una serie più estesa sui motori dello shuttle
Si tratta di una valutazione a 10 anni dal primo uso
Il primo una storia
il secondo difficoltà
il terzo il funzionamento
sempre pensando di fare cosa gradita allego tre lavori di una serie più estesa sui motori dello shuttle
Si tratta di una valutazione a 10 anni dal primo uso
Il primo una storia
il secondo difficoltà
il terzo il funzionamento
altri due pdf sulle turbopompe
Moolto interessante!
ancora tre pdf
primo valvole alta pressione
secondo preburning
terzo valvole principali
Caspita, interessante.
Queste informazioni sarebbero state oltremodo utili quando, a suo tempo, preparai le mia presentazione per l’AstronautiCon 1…
l’ultimo pdf sugli obiettivi
io purtroppo non riesco ad aprirli, me li segnala come corrotti…riuscireste a ri-postarli?
ecco i primi cinque
i rimanenti cinque
Molto, molto gentile Pilgrim!
Grazie!
Per curiosità: tecnicamente sarebbe possibile modificare i post, togliere gli allegati vecchi e mettere quelli nuovi? Perché se fosse possibile sarebbe molto più comodo per i futuri lettori, visto che non credo cambi poi così tanto in termini di fatica.
si è possibile è solo un po’ più lungo.
La prossima volta farò così.
comunque, non hai notato che ho aggiunto un decimo pdf che nella prima tornata avevo dimenticato.
Mi riaggancio qui per una domanda/osservazione sui motori principali della navetta. Nelle riprese ravvicinate o quelle al teleobiettivo, a motori accesi all’interno degli ugelli si notano chiaramente delle zone bianche, sia prima dell’accensione che una volta in volo. Guardando con attenzione mi pare di capire che all’interno degli ugelli si forma uno strato di ghiaccio quando i propulsori sono al minimo. Ritengo che alla partenza il ghiaccio sia dovuto all’umidità atmosferica che ghiaccia a contatto con il cono raffreddato dall’idrogeno e che anche con i motori al minimo si formi ghiaccio dal momento che bruciano idrogeno ed ossigeno formando vapore acqueo, che potrebbe ghiacciare toccando il cono interno. Ovviamente tale ghiaccio sublimerebbe all’istante non appena la potenza dei motori viene aumentata e quindi anche il calore prodotto. Però, se al minimo si formasse questo strato di ghiaccio, questo a sua volta non si comporterebbe come una sorta di protezione termica per l’ugello e forse anche nella camera di combustione? Al minimo della potenza, ovviamente.
Ho ritrovato i files anti perduti, sperando di fare cosa gradita riesumo il post allegandoli nuovamente
SSME3.pdf (300,5 KB)
SSME2.pdf (188,7 KB)
SSME4.pdf (217,4 KB)
SSME1.pdf (629,3 KB)
salvati, grazie
Grazie! Cosa graditissima.