Si fara’ lo spazioplano XS-1

Interessante, ma non è un po fantascientifico?
Basta vedere quanti problemi ha la SpaceShipTwo a raggiungere i 100 km, sfruttando una nave madre e senza dover portarsi dietro booster aggiuntivi.

Qui ci sono di mezzo i soldi del DARPA e l’esperienza di Boeing, non Branson e Rutan (con tutto il rispetto!). In più, non è manned, e il concetto non è certo rivoluzionario.

E’ ovvio che tutto questo avrà una grossa ricaduta per le tecnologie manned del futuro.

In che senso, Carmelo?

Vedi,io sono convinto che dopo quella che potremmo definire (e che per altro non è ancora iniziata) “seconda età delle capsule”,tornerà una “seconda età degli spazioplani”.
L’esperienza accumulata in progetti come l’X37-B e l’XS1 verra sicuramente riversata nei futuri studi per i prossimi spazioplani manned,che probabilmente saranno “two stage to orbit”,interamente riutilizzabili,e in grado di tornare in volo dopo una rapida manutenzione; insomma di mantenere tutte le promesse che lo Shuttle a causa dei limiti tecnologici dell’epoca e dei fondi limitati non potè mantenere.
La strada però è ancora lunga,e stiamo probabilmente parlando degli anni 30 e 40 del XXI secolo.

Il Dream Chaser è già nella seconda fase delle navette.
Questo però ci dice che l’idea della navetta spaziale era in sè ottimale, visto che messe a terra lel navette più grandi le FFAA USA continuano ad usarle, vedi X-37, perché la loro tipologia è vincente.

Gli spazioplani manned sono bellissimi, ma come avevamo già detto da qualche parte, e IMHO, l’atterraggio tipo grasshopper li renderà tutti inutili.
A che servono le ali in un mezzo che vola là dove non c’é atmosfera, se non (solo) a planare negli ultimi pochi km di atmosfera? Pagando il prezzo di doversi portare dietro tutto il peso della carlinga con le ali e timoni e carrelli con ruote etc, il dover avere una pista lunghissima per atterrare + un mezzo dedicato enorme per riportarlo a casa da una pista di atterraggio anche dall’altra parte del mondo perché se a terra c’é un ciclone questo dovrà scegliersi un altro spazioporto abilitato, e non ce ne sono tanti.
L’X-37 invece é giustificabile nella sua forma, perché é un mezzo militare che contiene informazioni segretissime che non devono finire paracadutate nell’oceano pacifico, magari vicino ad una nave russa, e perché grazie alla sua conformazione ed al fatto di essere automatico può atterrare sempre con precisione in territorio americano.
Poi voi ne sapete di più di me, ma questa é la mia opinione :flushed:

Concordo, in linea di principio, ma devi riconoscere, come già si era discusso parlando di Dragon, che il sistema di atterraggio verticale a motore non si può applicare a veicoli di qualsiasi dimensione e portata. L’Orbiter, che era tanto costoso quanto forse sottoutilizzato, era di dimensioni monumentali rispetto alle capsule moderne e poteva portare a Terra carichi considerevoli. Si dice “il passo più lungo della gamba” e forse lo fu, cosi come sicuramente il suo cugino sovietico Buran…eppure, per il futuro, ci sarà ancora posto per veicoli simili. Lo spero almeno: per portare su 5 uomini una capsula basta e avanza, specie se può atterrare in un eliporto ed essere riutilizzata, e per i grossi carichi ci sarà sempre, si spera, un vettore unmanned a disposizione. Ma davvero, in prospettiva futura, non avremo niente di meglio per la LEO? A me sembra riduttivo pensare che un sistema grasshopper/Dragon possa rendere futile ogni spazioplano…non avrebbe reso futile nemmeno il vecchio STS, secondo me.

Ok, ma la capsula si deve portare appresso le gambe e il combustibile necessario, più i paracadute in caso di emergenza.

Non è che le cpasule possono atterrare dentro un ciclone…e bisogna comunque portarle sul sito di lancio e non credo che il mezzo per portarle sia molto più piccolo rispetto a quelli usati per gli attuali spazioplani (X-37B e Dream Chaser) lasciando da parte STS…

Non ne capisco più di te, ma in compenso sono un super-fan degli spazioplani :stuck_out_tongue_winking_eye:

Dici? Ma che senso potrebbe avere voler riportare a terra carichi di grandi dimensioni? Tu pensi a riparare uno skylab a terra, che probabilmente fu l’oggetto più grande mai portato in orbita tutto intero? O alla costruzione di una stazione spaziale a forma di ruota? O vogliamo riportare a terra un asteroide tutto di minerali preziosi? Però i minerali li possono sempre paracadutare, se non sono radioattivi si possono far cadere a terra anche maldestramente :thinking:

Secondo me non c’é confronto in termini di peso. A proposito, hai notato che il dream chaser non ha le ruote nel carrello anteriore, per risparmiare peso? Sarebbe interessante capirne di più

No, però possono atterrare qualche diecina / centinaio di km fuori zona ciclonica, basta un terreno aperto come x le soyuz in russia. Io penso al 747 modificato che portava in giro per il mondo lo shuttle, mentre una orion può essere trasportata da un normale camion.

Eh ti capisco benissimo!! Gli spazioplani sono bellissimi!!! Però mi emoziona anche tantissimo, e quando dico tantissimo dico a livello di cuore in gola, veder atterrare un razzo sulle sue gambe…

Certo, infatti ho specificato di lasciar perdere STS… X-37B e Dream Chaser satnno su un camion esattamente come una capsula! Se guardi i video per esempio Dream Chaser durante i test di rullata veloce in pista viene trainata da un semplice pick-up e ti puoi rendere conto delle dimensioni.

Beh,non è improbabile che entrambi i sistemi verranno utilizzati.
In fondo,non esistono soltanto gli aerei,ma anche gli elicotteri.

Concordo,questo è un aspetto importante della questione (anche se ritengo improbabile la riproposizione di spazioplani delle dimensioni dello Shuttle).

Servono nell’ambito di un sistema di trasporto spaziale integrato.
Riportare a terra uno spacetug (o parte di esso) per la manutenzione,mi pare essenziale se si vuole un collegamento stabile terra-luna.
Poi ovviamente è una questione di costi.
Si scoprì che riportare a terra i satelliti con lo Shuttle non era economico,sopratutto a causa dei costi reali di STS che erano stati notevolmente sottostimati (ed anche a causa delle nuove procedure di sicurezza seguite al disastro del Challenger).
I nuovi spazioplani per dare un senso alla loro esistenza dovranno essere in grado di ridurre i costi,e di essere interamente riutilizzabili.

Anche Northrop Grumman (in collaborazione con Scaled Composites e Virgin Galactic) partecipa alla gara per la realizzazione dello spazioplano.

http://m.space.com/26904-xs1-military-space-plane-northrop-grumman.html?cmpid=514648

Il terzo team in gara è rappresentato dalla Masten Space Systems (in collaborazione con XCOR), un’azienda che conta meno di venti dipendenti.

http://m.space.com/26881-xs1-military-spaceplane-masten-space-systems.html?cmpid=514648

Ho conosciuto il signor Masten a S. Diego, e’ un matto :smiley:

Bello che collaborano con XCOR, sono anche vicini di hangar se ricordo bene.

Se non ricordo male l’azienda di Masten aveva partecipato alla Northrop-Grumma Lunar Lander Challenge nell’ambito del GLXP.